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Fiorentina in crisi: si dimette il ds Pradè, Pioli a rischio nella sfida salvezza col Lecce

Caos Fiorentina: si dimette il direttore sportivo Daniele Pradè alla vigilia della sfida salvezza con il Lecce. Pioli a rischio se non arriva la prima vittoria in campionato.

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Alla vigilia della partita più delicata della stagione, la Fiorentina perde il suo direttore sportivo.
Daniele Pradè ha rassegnato le dimissioni, accettate dal club, aprendo un nuovo fronte di crisi in casa viola. Domani alle 15 al Franchi, contro il Lecce, si giocherà una sfida salvezza inattesa e pesantissima, che rischia di diventare decisiva per il futuro di Stefano Pioli.

L’allenatore emiliano, tornato a Firenze tra grandi aspettative, non ha ancora vinto una gara di campionato e una nuova battuta d’arresto potrebbe costargli la panchina, nonostante la fiducia ufficialmente ribadita da Rocco Commisso e dalla società.


Pradè lascia dopo dieci anni tra successi e contestazioni

Pradè, 58 anni, ha chiamato il presidente Commisso negli Stati Uniti per comunicargli la decisione, poi ha avvisato il dg Ferrari, il dt Goretti, Pioli e i giocatori riuniti al Viola Park.
Una separazione definita “di comune accordo”, ma che arriva dopo settimane di tensioni e critiche.

Il dirigente romano, legato alla Fiorentina dal 2012 al 2016 e poi dal 2019, è il quarto tesserato a dimettersi sotto la gestione Commisso, dopo Prandelli, Gattuso e Palladino.
Da tempo era nel mirino dei tifosi: nella notte, la Curva Fiesole ha esposto striscioni di protesta contro presidente, società, squadra e allenatore, segno di un malcontento ormai diffuso.


Pioli sotto pressione e i nomi per il dopo-Pradè

Il clima a Firenze è incandescente. Mentre si fanno i nomi di Cristiano Giuntoli e Gianluca Petrachi come possibili sostituti di Pradè, resta aperta anche la questione allenatore.
Pioli, finora protetto dalla società, è ora a un passo dal baratro.
In caso di mancata vittoria, la Fiorentina potrebbe valutare alternative come Paolo Vanoli, Thiago Motta o, più lontana, l’ipotesi di un ritorno di Raffaele Palladino.


Una sfida da dentro o fuori contro il Lecce

Domani al Franchi, la Fiorentina non avrà alternative: servono i tre punti.
Dopo nove giornate senza successi — record negativo nella storia quasi centenaria del club — la squadra dovrà reagire davanti al proprio pubblico.

Tra i convocati sono 23, ma mancherà Gosens, fermato da una lesione muscolare.
Rispetto alla trasferta contro l’Inter dovrebbero rientrare Pongracic, Ranieri e Nicolussi Caviglia, mentre in attacco Kean sarà confermato, supportato da uno fra Gudmundsson e Dzeko.

La Fiorentina si gioca tutto: credibilità, fiducia e futuro. E al Franchi, domani, servirà più che una vittoria. Servirà una rinascita.

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Sinner trionfa a Parigi: batte Auger Aliassime e torna numero uno al mondo

Jannik Sinner conquista il titolo al Rolex Paris Masters battendo Felix Auger Aliassime in finale. È il quinto trionfo stagionale per l’azzurro, che torna numero uno al mondo.

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Jannik Sinner è tornato numero uno al mondo. Il campione azzurro ha trionfato nella finale del Rolex Paris Masters, battendo il canadese Felix Auger Aliassime con il punteggio di 6-4 7-6 (4) in un’ora e 43 minuti di gioco. Un successo netto e maturo che regala all’altoatesino il quinto titolo del 2025 e il 23esimo della carriera, su 32 finali disputate.

Alla La Défense Arena di Parigi, Sinner è apparso in condizioni fisiche straordinarie, sempre lucido e dominante nei momenti chiave del match. Il suo tennis, potente ma equilibrato, ha lasciato poco spazio all’avversario, che ha provato a reagire nel secondo set senza però riuscire a ribaltare l’inerzia.


Un trionfo che vale il primato

Con questo successo, Sinner scavalca Carlos Alcaraz e torna in vetta alla classifica ATP, approfittando dell’eliminazione prematura dello spagnolo al debutto nel torneo.
Il 2025 dell’azzurro è stato finora impeccabile: cinque titoli vinti e ben nove finali raggiunte, numeri che confermano la sua continuità e la piena maturità tennistica raggiunta.

Dopo la fatica di Parigi, Sinner si prenderà ora una pausa in vista delle ATP Finals di Torino, dove arriverà da numero uno del mondo e tra i favoriti assoluti per il titolo.


Auger Aliassime e la corsa per Torino

Per Felix Auger Aliassime, finalista sconfitto, sfuma la possibilità di qualificarsi matematicamente per le Finals. Il canadese resta comunque in corsa per l’ottavo e ultimo posto disponibile, con 160 punti di vantaggio su Lorenzo Musetti nella Race to Turin.

La prossima settimana Auger Aliassime sarà impegnato nel torneo di Metz, mentre Musetti cercherà punti preziosi ad Atene.


L’Italia del tennis sogna ancora

Con il trionfo di Parigi, Jannik Sinner scrive un’altra pagina di storia del tennis italiano. Dopo un anno straordinario, l’altoatesino si prepara a guidare il gruppo azzurro alle Finals, dove sarà l’uomo da battere.
Una vittoria che conferma la sua mentalità da campione e la sua capacità di esaltarsi nei momenti decisivi.

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Mimmo Carratelli premiato al Coni con il riconoscimento “Una penna per lo Sport – Giorgio Tosatti”

Il giornalista Mimmo Carratelli, storico capo della redazione sportiva del Mattino, riceverà il 1° dicembre al Coni il premio “Una penna per lo Sport – Giorgio Tosatti”, dedicato all’eccellenza del giornalismo sportivo italiano.

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Prestigioso riconoscimento per Mimmo Carratelli, figura storica del giornalismo sportivo italiano e già capo della redazione sportiva de Il Mattino.
Il prossimo 1° dicembre, nel corso di una cerimonia ufficiale al Salone d’Onore del Coni a Roma, Carratelli riceverà il premio “Una penna per lo Sport – Giorgio Tosatti”, riconoscimento istituito per celebrare l’eccellenza e la dedizione professionale dei giornalisti che hanno contribuito alla crescita culturale e sportiva del Paese.

Il premio, intitolato alla memoria del grande Giorgio Tosatti, rappresenta una delle più alte onorificenze nel panorama del giornalismo sportivo nazionale e viene conferito ogni anno dal Coni a chi, come Carratelli, ha saputo raccontare lo sport con passione, rigore e stile inconfondibile.

Per il giornalista napoletano, autore di numerosi articoli e libri dedicati al calcio e al Napoli, si tratta di un riconoscimento alla carriera, alla sua inconfondibile penna e a un modo di intendere il giornalismo come servizio alla verità e al racconto delle emozioni sportive.

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Lite in panchina tra Conte e Fabregas durante Napoli-Como: scintille al Maradona

Tensione al Maradona tra Antonio Conte e Cesc Fabregas durante Napoli-Como. I due allenatori protagonisti di un duro scontro verbale dopo una serie di episodi in campo.

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La sfida tra Napoli e Como al Diego Armando Maradona si è infiammata non solo in campo ma anche tra le panchine. Un duro scontro verbale ha infatti coinvolto i due allenatori, Antonio Conte e Cesc Fabregas, protagonisti di un acceso battibecco durante il primo tempo.

Secondo quanto mostrato da Dazn, la tensione è esplosa dopo un episodio in cui un giocatore del Como è rimasto a terra, provocando la reazione furiosa del tecnico azzurro.


Conte: “I vostri si tuffano sempre”

Visibilmente irritato per le continue interruzioni del gioco, Conte si è rivolto verso la panchina lariana gridando:
I tuoi si tuffano sempre! Sta simulando il vostro giocatore! L’avete preparata così?”.

Un’esplosione di rabbia che ha acceso gli animi a bordocampo, con Fabregas pronto a rispondere per le rime.


Fabregas replica: “Succede anche a voi”

L’allenatore del Como, senza perdere la calma, ha ribattuto a tono pochi minuti dopo, quando anche il Napoli ha dovuto sostituire Gilmour per infortunio:
Succede anche a voi che si fanno male i giocatori”, ha replicato ironicamente lo spagnolo, ricordando che anche la sua squadra aveva perso Kempf per un problema fisico.


Tensione ma rispetto finale

Il confronto tra i due tecnici si è limitato a uno scambio acceso di battute, senza ulteriori conseguenze. Tuttavia, l’episodio ha evidenziato la tensione agonistica altissima di una partita spigolosa e molto combattuta, conclusa con un pareggio a reti bianche.

Il match tra Napoli e Como conferma così la rivalità crescente tra due allenatori dal carattere forte e dalla grande personalità, entrambi determinati a guidare le proprie squadre verso obiettivi ambiziosi.

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