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Fiorentina alla settima di fila, con il Toro decide Kean

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La Fiorentina non si ferma più. A Torino arriva la settima vittoria di fila tra campionato ed Europa ed è terzo posto in classifica a tre punti punti dal Napoli primo. Basta un gol di Kean per battere i granata, che finiscono tra i fischi per la sesta sconfitta nelle ultime sette gare. Vanoli fa una mezza rivoluzione solo negli uomini, non nel modulo: il tecnico granata conferma la difesa a tre e ne cambia cinque rispetto alla trasferta nella Capitale. Walukiewicz rileva Masina, sugli esterni ci sono Pedersen e Sosa e in mezzo al campo con Ricci giocano Tameze e Vlasic. In attacco viene confermato il tandem Sanabria-Adams, con il paraguaiano capitano.

Palladino punta su Kean da riferimento avanzato supportato da Colpani, Beltran e Sottil, con la coppia Richardson-Bove a fare da filtro davanti alla linea difensiva a quattro. Il presidente del Torino Cairo è allo stadio, la contestazione prosegue: dopo i macabri segni lasciati nei giorni scorsi al Filadelfia, al Grande Torino continuano i cori da parte dei tifosi del Toro e pure dal settore ospiti della Fiorentina. Tra i supporter granata e viola, infatti, c’è un forte e storico gemellaggio. In campo le squadre iniziano a ritmi bassi e i granata provano a farsi vedere sull’asse Milinkovic-Adams, con il tiro dello scozzese ribattuto in corner.

Nell’occasione, l’attaccante sente qualche fastidio muscolare e viene sostituito da Njie al 17′. La sfida non si accende, ci prova soltanto Colpani con un sinistro dalla distanza e centrale. Poi, al 41′, l’errore di un singolo condanna il Toro: Maripan legge malissimo il lancio lungo di Ranieri, Kean ne approfitta e batte Milinkovic in uscita. Il cileno prova a riscattarsi subito ma il suo gol è annullato per fuorigioco, così i viola vanno all’intervallo in vantaggio e i granata vengono accompagnati dai fischi degli oltre 23mila spettatori. I due allenatori non fanno cambi, Tameze e Sanabria ci provano su due cross di Pedersen ma non inquadrano la porta.

Vanoli cerca la scossa con gli ingressi di Lazaro e Ilic, al rientro dopo un mese, e Palladino risponde con Ikoné, Adli e Kouamé. I granata continuano a sfondare a destra, Walukiewicz imbecca Pedersen il cui destro si stampa sul palo. Tra i viola entra Mandragora e il centrocampista sfiora subito il gol dell’ex, colpendo un palo su punizione. Il Toro prova un forcing finale con Karamoh insieme a Sanabria e Njie, ma De Gea non corre rischi. Palladino e i suoi ragazzi esplodono di gioia, la Fiorentina si arrampica al terzo posto. I granata cadono ancora e vengono contestati dai tifosi, adesso Vanoli incrocia le dita per Adams: sabato c’è il derby contro la Juve, il suo Toro ha già perso capitan Zapata e ora deve valutare pure le condizioni di salute dello scozzese.

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Baseball: Juan Soto ai Mets, 15 anni per 765 milioni di dollari

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La superstar del baseball dominicano Juan Soto ha accettato di unirsi ai New York Mets con un contratto record della durata di 15 anni ed un compenso di 765 milioni di dollari. Sia ESPN che il sito web ufficiale della Major League Baseball hanno riportato la notizia. E’ il contratto più ricco nella storia dello sport professionistico nordamericano. Eclissa quello da 700 milioni di dollari in 10 anni che i Los Angeles Dodgers hanno firmato con la star giapponese Shohei Ohtani l’anno scorso. Secondo ESPN il contratto di Soto con i Mets potrebbe in realtà valere più di 800 milioni, bonus compresi. Soto, nativo di Santo Domingo, segna un momento cruciale per la franchigia del Queens, che, accarezzato nella scorsa stagione il sogno di tornare alla World Series per la prima volta dal 2015, punta adesso a costruire una squadra in grado di contendere il titolo per le prossime stagioni.

Soto, 26 anni compiuti lo scorso 25 ottobre, è un battitore di straordinarie abilità e intelligenza. Dopo aver debuttato a 19 anni e 207 giorni il 20 maggio del 2018 con i Washington Nationals, Soto ha vinto 5 Silver Slugger Award, un titolo di battuta (nel 2020), e per 4 volte ha ricevuto la convocazione per l’All-Star Game. Nel 2019 ha vinto, da protagonista, una World Series con i Washington Nationals e, tra 2021 e 2024, è finito per due volte nella top-3 MVP, della National League prima e dell’American League poi. Nella stagione appena conclusa è stato determinante nel primo titolo in 15 anni conquistato dai New York Yankees (il pennant American League), piegando i Cleveland Guardians a suon di fuoricampo (3 in cinque partite), l’ultimo dei quali determinante nella decisiva gara cinque.

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Fumata grigia in Lega Serie A, 13 voti per Simonelli

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Fumata grigia per il nuovo presidente della Lega Serie A. Nella prima votazione in assemblea infatti il candidato Ezio Simonelli (foto imagoeconomica in evidenza) ha ottenuto 13 voti, rispetto ai 14 necessari da statuto come quorum per l’elezione. Tra le altre, sei sono state le schede bianche e un voto è andato a Mario Draghi. Non ci sarà tuttavia una seconda votazione nella giornata di oggi da parte dei club: il tema dell’elezione del nuovo presidente sarà quindi oggetto di una nuova assemblea, che deve essere però ancora convocata.

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Fiorentina inarrestabile, record storico per i fratelli Esposito: i protagonisti della domenica calcistica

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Una bella storia arriva dal Franchi di Firenze, dove la Fiorentina ha conquistato l’ottava vittoria consecutiva battendo il Cagliari 1-0. I viola hanno dedicato il successo a Edoardo Bove, ancora ricoverato in ospedale ma in via di dimissione. A siglare il gol decisivo è stato Danilo Cataldi, primo a soccorrere Bove dopo il malore in campo. Dopo il gol, Cataldi ha cercato la telecamera per inviare un messaggio all’amico: «Te l’avevo detto che facevo gol, questo è per te».

La partita è stata equilibrata, con il Cagliari che ha dominato il secondo tempo ma non è riuscito a concretizzare le numerose occasioni create, soprattutto con Luvumbo. Il tecnico della Fiorentina, Palladino, ha commentato: «Questa vittoria è stata sofferta, ma volevamo dedicarla a Edo. Non credevo fosse possibile vincere otto partite di fila, ma questo gruppo ha creato qualcosa di magico».

Record storico: i fratelli Esposito tutti in gol

La domenica ha regalato un evento storico per il calcio italiano: per la prima volta, tre fratelli segnano nella stessa giornata. Protagonisti sono i fratelli Esposito, originari di Castellammare di Stabia.

  • Sebastiano, con una doppietta, ha trascinato l’Empoli alla vittoria per 4-1 sul Verona.
  • Salvatore e Francesco Pio sono andati a segno nella goleada dello Spezia contro il Cittadella.

Un record che i fratelli avevano già sfiorato lo scorso settembre, ma in giorni differenti. La tripletta familiare di ieri conferma il talento degli Esposito e il loro legame con la storia del calcio italiano.

Empoli verso l’Europa, Verona in crisi

La vittoria dell’Empoli proietta la squadra toscana verso la zona europea, mentre il Verona sprofonda in zona retrocessione. Il primo tempo è stato fatale per i veneti, che hanno incassato quattro reti. Il tecnico Zanetti, che aveva elogiato la preparazione settimanale, rischia ora l’esonero. A segno per l’Empoli anche Cacace e Colombo, mentre i tifosi del Verona, furiosi per il crollo della squadra, hanno contestato duramente giocatori e società, che è in procinto di essere ceduta a un fondo americano.

Pari nella bufera: Venezia e Como si dividono i punti

In una sfida dal sapore di retrocessione, Venezia e Como hanno pareggiato 2-2 in un match condizionato dal vento, che ha influenzato la traiettoria del pallone in almeno due gol. Il Venezia, ultimo in classifica, interrompe la striscia di quattro sconfitte consecutive, ma non riesce a ottenere una vittoria. Il match ha visto protagonisti Nicolussi, autore del vantaggio veneto, e Oristanio, che ha pareggiato direttamente da calcio d’angolo. Il Var ha annullato per pochi centimetri un possibile gol decisivo del Venezia nel finale.

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