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Financial Times: la Russia preparò la Marina a attacchi nucleari in Europa

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La Russia ha addestrato la sua marina a colpire siti nel cuore dell’Europa con missili a testata nucleare, in un potenziale conflitto con la Nato. Lo rivela il Financial Times citando documenti segreti di cui ha preso visione. “In una presentazione riservata agli ufficiali, precedente all’invasione su vasta scala dell’Ucraina, sono illustrate in dettaglio le mappe di obiettivi come la costa occidentale della Francia e Barrow-in-Furness nel Regno Unito”, riporta il quotidiano, spiegando che le mappe “realizzate a scopo espositivo più che per uso operativo, illustrano 32 obiettivi Nato in Europa per le flotte navali russe”.

Le ultime rivelazioni, evidenzia il Financial Times, “mostrano come la Russia immaginasse un conflitto con l’Occidente che si estendesse ben oltre la sua immediata frontiera Nato, pianificando una serie di attacchi travolgenti in tutta l’Europa occidentale”. I documenti, redatti tra il 2008 e il 2014, includono una lista di obiettivi per missili che possono trasportare sia testate convenzionali che armi nucleari tattiche, considerate dagli ufficiali russi “vantaggiose” da utilizzare “in una fase iniziale” del conflitto. La presentazione fa riferimento anche all’opzione di un attacco dimostrativo – facendo esplodere un’arma nucleare in un’area remota prima di un conflitto effettivo – per spaventare i Paesi occidentali. Un simile attacco, si legge nei documenti, dimostrerebbe “la disponibilità e la prontezza all’uso di armi nucleari di precisione non strategiche” da parte di Mosca La priorità principale di Mosca in un conflitto con la Nato, prosegue il foglio della City, era “indebolire il potenziale militare ed economico del nemico”.

Nei documenti trapela inoltre come la Russia abbia “mantenuto la capacità di trasportare armi nucleari tattiche su navi di superficie”, inclusi “missili antisommergibile con testate nucleari installati su navi di superficie e sottomarini” e “missili antiaerei guidati da navi e da terra con testate nucleari per sconfiggere i gruppi di difesa aerea nemici”. Gli analisti che hanno esaminato i file hanno confermato la coerenza nella valutazione della minaccia da parte della Nato, sottolineando che “la capacità della Russia di colpire in tutta Europa implica che obiettivi in ;;tutto il continente sarebbero a rischio non appena il suo esercito si dovesse scontrare con le forze della Nato in Paesi in prima linea come i Baltici e la Polonia”.

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Un giudice minaccia di sospendere WhatsApp in Brasile

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Un giudice del Tribunale di Giustizia dello stato di Goiás, nel Brasile centrale, ha ordinato che Meta ripristini l’accesso al giornalista Abadio Moises Filho di WhatsApp Business, uno strumento che utilizzava per attività professionali. In caso di inadempimento, l’azienda sarà multata e persino affrontare la sospensione dell’applicazione in tutto il Brasile, riporta il portale Poder360. La decisione è stata emessa l’altroieri da Luiz Antônio Afonso Júnior, del tribunale di Catalão, città di 120mila abitanti in un processo intentato dal giornalista che afferma che la sospensione del suo Whatsapp è avvenuta “senza spiegazioni”.

Se Meta non rispetterà l’ordine del tribunale entro la mezzanotte di oggi, 12 febbraio, sarà applicata una multa giornaliera di 500 euro (3.000 reais) fino a un massimo di 8.300 euro (50mila reais). Il giudice ha determinato che “in caso di nuove violazioni, la multa potrà essere nuovamente aumentata e potranno essere applicate altre misure coercitive, inclusa la possibilità di blocco dei conti bancari o la sospensione temporanea delle attività nel paese (il Brasile)”. Nella sua sentenza, Afonso Júnior ha affermato che la perdita di accesso a WhatsApp Business ha causato “seri impatti” al giornalista, compromettendo la sua comunicazione e risultando in “notevoli danni finanziari”. (

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Nuovo decreto Trump richiama all’ordine il corpo diplomatico Usa

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Donald Trump ha emanato un decreto in cui invita il corpo diplomatico degli Stati Uniti a parlare con una voce sola, interpretando la linea dettata dal presidente. Nel provvedimento, il presidente americano ricorda che “tutti i funzionari o dipendenti incaricati dell’attuazione della politica estera degli Stati Uniti devono farlo sotto la direzione e l’autorità del presidente”. “La mancata attuazione fedele delle politiche del Presidente costituisce motivo di provvedimenti disciplinari, fino alla rimozione”, ha aggiunto nel decreto intitolato “Una voce unica per le relazioni internazionali dell’America”. L’ordinanza è rivolta sia ai diplomatici di carriera sia alle migliaia di civili del Dipartimento di Stato, un vasto ministero che conta fino a 80.000 dipendenti in tutto il mondo. Il Segretario di Stato Marco Rubio ha il compito specifico di “riformare il servizio estero per garantire un’attuazione fedele ed efficace della politica estera del presidente”. I Il decreto arriva addirittura a menzionare la “revisione o sostituzione di manuali o linee guida” che sarebbero contrari alla politica del presidente.

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A Panama centinaia di arresti durante una protesta

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Nella capitale di Panama, durante una giornata di mobilitazione contro un piano governativo per aumentare l’età pensionabile, sono stati arrestati più di 450 manifestanti e almeno 15 agenti di polizia sono rimasti feriti. Gli scontri sono scoppiati tra la polizia e i manifestanti che avevano aderito a una giornata di mobilitazione indetta dal sindacato edile Suntracs, che hanno lanciato pietre e bloccato il traffico su una delle arterie principali della capitale panamense.

Il direttore della polizia Jaime Fernandez ha dichiarato che 15 agenti sono rimasti feriti a causa delle pietre e di altri materiali da costruzione lanciati dagli operai dal tetto di un ospedale pediatrico in costruzione, dove si erano rifugiati. “Siamo riusciti ad arrestare più di 450 persone”, ha detto Fernandez.

Il presidente panamense José Raúl Mulino ha condannato le azioni dei manifestanti, da lui definite “terroristi”. Il segretario generale del sindacato Suntracs, Saul Mendez, ha affermato che le proteste continueranno, accusando il governo di voler “rubare soldi ai pensionati e ai lavoratori per darli alle banche”. I manifestanti contestano un disegno di legge all’esame dell’Assemblea nazionale, volto ad aumentare di tre anni l’età pensionabile legale, a 60 anni per le donne e a 65 anni per gli uomini, per ridurre il deficit del sistema pensionistico, a rischio fallimento.

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