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Finalmente il Napoli e i tifosi del Napoli, al San Paolo una bella Lazio buttata fuori dalla Coppa Italia

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Quarti di finale di Coppa Italia, la Lazio dei miracoli arriva al San Paolo dove l’attende un Napoli che da 3 mesi colleziona sconfitte e prestazioni imbarazzanti. Rino Gattuso mette in campo sua Demme che Lobotka, i due nei acquisti. Fuori ancora molti infortunati. La Lazio è al completo. Sulla carta la partita sembra scontata ma il Napoli non può perdere il treno della Coppa Italia, l’ultima stazione significa entrare in Europa. Al San Paolo ci sono 30 mila tifosi, tra questi anche gli ultras che sono ritornati dopo un paio di mesi di “silenzio”. La partita comincia alla grande per il Napoli. Nemmeno due minuti e Insigne sulla sinistra scende da solo, salta difensore e piazza la palla sotto le gambe del portiere. Al minuto 8 rigore per la Lazio. Hysajy atterra in area Caicedo. Sulla lunetta si presenta Immobile, cecchino infallibile. Fischi assordanti dal San Paolo. Immobile da Torre Annunziata si emoziona, nel correre scivola e manda il pallone a lato.

Al minuto 18 Hysaj viene espulso dall’arbitro per il secondo giallo. Un fallo su Immobile plateale. Il Napoli dovrà giocare 70 minuti in 10 grazie alla scarsa intelligenza del difensore albanese già ammonito dopo pochi minuti di gioco per un altro fallo inutile in attacco.

Al minuto 24 fallo di Lucas Lleiva su Zielinsky. L’arbitro fischia ed ammonisce il laziale. Il calciatore stupidamente però manda un vaffa al direttore di gara che non può non espellerlo. Troppo plateale il gesto e troppo marcato il labiale della espressione volgare.

Il match resta bello. Molto intenso. La Lazio riesce a pressare il Napoli nella sua metácampo, ma é un superiorità sterile. Il Napoli agisce di rimessa, talvolta anche con belle azioni ma mai nulla che possa impensierire Strakosha. Il primo tempo termina con il Napoli avanti di un gol, quello messo a segno da Insigne in avvio di partita.

Il secondo tempo vede il Napoli schierato con un assetto più coperto. Gattuso preferisce aspettare la Lazio e ripartire. La Lazio nonostante mantenga il controllo del gioco, non riesce a creare pericoli per la porta di David Ospina. Al 70 minuto Arek Milik imbeccato di testa da sinistra riesce a staccare molto bene, la palla però si stampa sul palo e torna in campo con Strakosha già battuto.

Al 76 minuto Gattuso mette dentro Fabian Ruiz e fa uscire Insigne. Applauditissimo dall’intero stadio Insigne. Il capitano azzurro ha fatto una grande partita sia in qualità che in quantità,  i tifosi hanno apprezzato. Al minuto 83 grande tiro da fuori area di Immobile che si stampa sulla traversa con Ospina battuto. Passa un minuto e dall’altra parte del campo c’è Mario Rui che prende un altro palo con un bel tiro a giro che però non ha fortuna. Anche nella partita dei legni la Lazio perde: 2 per il Napoli, uno per i laziali. Al minuto 87, da calcio d’angolo palla al centro per Lazzari che tira ma la palla si stampa sul palo, poi Acerbi ribatte in rete ma il guardalinee segnala il fuorigioco. Il Var conferma che si tratta di off side al momento del tiro. A fine match l’inter squadra va sotto le curve a festeggiare mentre l’intero stadio canta “un giorno all’improvviso”. Sembra un canto liberatorio. Un modo per suggellare la pace. Ma vincere in Coppa non basta. Ora tocca replicare in campionato.

 

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De Laurentiis accelera: nuova cittadella sportiva del Napoli a Qualiano entro il 2026

Il Napoli si prepara a costruire il suo nuovo centro sportivo a Qualiano. De Laurentiis vuole iniziare i lavori entro settembre 2025 e inaugurare i primi campi nel 2026, anno del Centenario del club.

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Un incontro tra gli emissari di Aurelio De Laurentiis e il gruppo Coppola ha scongiurato l’ipotesi di uno sfratto immediato per il Napoli dal centro tecnico di Castel Volturno. Sebbene il contratto scada il 31 dicembre, nessuno intende obbligare il club a lasciare la struttura senza aver trovato una nuova sede definitiva.

Qualiano in pole per il nuovo centro sportivo

Tra le diciotto soluzioni valutate, l’area di Qualiano è ormai la prescelta: un terreno vastissimo, privo di vincoli urbanistici e già destinato a usi sportivi. Qui il Napoli vuole costruire la nuova cittadella sportiva, grazie a un accordo vicino alla firma con i proprietari locali.

L’obiettivo: inaugurazione nel Centenario del club

De Laurentiis ha promesso: «Entro il 1° settembre inizierò i lavori». L’obiettivo è chiaro: completare la prima parte del centro – tre campi da gioco, la foresteria, gli spogliatoi e la palestra – entro il 2026, per festeggiare il Centenario della fondazione del Napoli.

Le alternative scartate: Monterusciello, Napoli Est, Marianella

Negli ultimi mesi De Laurentiis ha personalmente ispezionato diverse aree, da Monterusciello a Napoli Est, passando per Marianella. Tuttavia, nessuna ha soddisfatto le esigenze del club, che ora punta tutto su Qualiano.

Una cittadella sportiva all’avanguardia

Il progetto prevede 25 ettari di terreno, 10 campi da gioco, palestre, piscine, centro benessere e una mini arena da 900 posti per le squadre giovanili e femminili. L’investimento stimato supera i 45 milioni di euro. Il nuovo centro sarà moderno, ecosostenibile e strategico per il futuro del club.

 

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È morto a 84 anni Jair, protagonista della ‘Grande Inter’ Helenio Herrara

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Il mondo del calcio è in lutto. È morto questa sera Jair da Costa, in arte Jair. Aveva 84 anni. Fu campione del mondo col suo Brasile nel 1962 (pur senza giocare). Amatissimo anche in Italia per il suo decennio di trionfi, gol e soddisfazioni con l’Inter tra il 1962 e il 1972. Fu uno dei protagonisti assoluti della Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrara. Con i nerazzurri vinse 4 scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinetali.

“É scomparso Jair – scrive l’Inter sui social – Ala destra dal dribbling fenomenale, ha vinto tutto con la Grande Inter. Quattro campionati, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, un posto nell’eternitá di una squadra leggendaria. Il Club si stringe alla sua famiglia in questo momento difficile”.

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Calcio:3-2 al Real Madrid, Barcellona conquista la Coppa del Re

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Il Barcellona ha vinto la Coppa del Re battendo 3-2 i rivali di sempre del Real Madrid al Sanchez Pizjuan di Siviglia. A regalare il Clasico di Coppa ai blaugrana il gol nel secondo tempo dei supplementari di Koundé (116′) dopo che il match, bellissimo e avvincente, era terminato 2-2 dopo i tempi regolamentari. Ad aprire le marcature la prodezza di Pedri nel primo tempo (28′), poi nella ripresa la reazione del Real con Mbappè su punizione (70′) e Tchouameni (77′) che la ribaltano, Ma non è finita con il pari blaugrana di Ferran Torres nel finale (84′). Decisivo il Var, nel prolungamento della partita, che annulla un rigore concesso al 96′ per la scivolata di Asencio su Raphinha che si lascia andare e poi viene ammonito per simulazione. Mercoledì prossimo il Barcellona incontrerà l’Inter nell’andata delle semifinali di Champions League.

Partitissima preceduta da feroci polemiche arbitrali: nell’occhio del ciclone Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro designato per la partita, che a poche ore dal fischio d’inizio si è sfogato in conferenza denunciando la pressione subita quest’anno dai direttori di gara dalla tv ufficiale del Real (“Quando un figlio va a scuola e ci sono bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo, fa male.

Quello che faccio è cercare di educare mio figlio, dirgli che suo padre è onesto, soprattutto onesto. E che può sbagliare, come chiunque”). Dichiarazioni non andate giù ai Blancos, che con il presidente Florentino Perez avevano pensato di boicottare la finale, facendo poi un passo indietro.

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