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Figc vara la norma anti-Superlega “chi aderisce è fuori”

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La norma anti-Superlega e’ cosa fatta. E’ bastato poco al presidente Figc Gabriele Gravina nel proporla, ancora meno per approvarla col voto unanime dell’intero consiglio federale. Un segnale deciso di intransigenza verso chi decidera’ in futuro di aderire a tornei non riconosciuti da Figc, Uefa e Fifa, che comportera’ “la decadenza dell’affiliazione”. Del resto, il numero uno del calcio italiano se era stato chiaro quando aveva detto che “non si puo’ sanzionare un’idea che non si e’ concretizzata”, aveva pero’ lasciato intendere che quanto accaduto serviva per riflettere e la modifica delle Noif con questa aggiunta mette al riparo, nero su bianco, da futuri eventuali colpi di spugna. Col voto unanime (quindi anche quello di Giuseppe Marotta, ad dell’Inter, uno dei club che aveva aderito al progetto). “Chi ha interpretato la Superlega come un atto di semplice debolezza da parte di alcune societa’ che vivono difficolta’ economiche, sbaglia”, ha precisato Gravina, sottolineando ancora una volta che con il presidente della Uefa Aleksander Ceferin “ci siamo trovati immediatamente sintonizzati e mi ha colpito come in pochi minuti abbia avuto la determinazione di coinvolgere tutte le forze politiche interessante”, e da membro dell’Esecutivo Uefa ha anche rimarcato il fatto che “chi continuera’ a essere intransigente rischia sanzioni come l’esclusione dalle competizioni internazionali”. Tuttavia, l’esigenza di cambiamento unita alle falle della carovana del pallone ormai evidenziate dalla crisi pandemica, possono diventare un’occasione per rivedere il sistema calcio in Italia. E’ l’intenzione del presidente federale, quando specifica che “non possiamo permetterci di perdere un altro anno”. Dunque, a breve si dovrebbe partire finalmente con la discussione relativa alla riforma dei campionati, partendo da Serie B e Serie C per poi arrivare al massimo campionato. Serve un sistema piu’ snello e sostenibile, sia dal punto di vista del numero delle squadre, che da quello legato a costi e ricavi. Un primo step e’ rappresentato dall’idea del numero uno federale “di non superare l’80% dei costi rapportati al monte ricavi”. Fin dalla prossima stagione, dunque, “chi vuole spendere di piu’ deve mettere a disposizione del sistema una garanzia fideiussoria che certifichi la sua possibilita’ di spendere”, ha aggiunto Gravina, che a proposito di costi ha varato oggi anche la possibilita’ di aumentare gli stipendi per gli incarichi apicali della Federcalcio: “Non e’ piu’ pensabile in una Figc che ha triplicato i suoi ricavi, pensare con logiche come una volta basate sul volontariato”. Un altro step e’ rappresentato dall’ok delle componenti a una ‘riforma quadro’ da approvare gia’ entro il 30 maggio “in modo da essere varata per intero entro la stagione 2021/22”. Per il momento non si parla di format, ma Gravina spingera’ per una formula piu’ spettacolare e spendibile, quella dei playoff e playout: “Ora che ci sta pensando anche la Premier League e’ diventata di moda… Nessuno e’ profeta in patria ma spero possa servire da stimolo per riflessioni nel nostro mondo”. Sul fronte riaperture, Gravina ha confermato di aver “presentato la richiesta alla Sottosegretaria allo Sport Vezzali di apertura a una parte di pubblico per eventi importanti anche nei mesi di maggio come la Coppa Italia”. Tra le nomine approvate oggi, quelle delle cariche apicali degli organismi di giustizia sportiva: confermato il procuratore federale Giuseppe Chine’.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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