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Cronache

Fiamme in casa a Sesto Fiorentino, morti zia e nipote

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Un tragico incidente domestico ha causato i decessi di una 51enne disabile e del nipote di 25 anni in un incendio avvenuto la notte tra domenica e lunedì nell’abitazione di famiglia a Sesto Fiorentino (Firenze). Un incendio causato verosimilmente dal surriscaldamento di un elettrodomestico, pare una coperta elettrica lasciata accesa su un divano nel soggiorno prima di andare a dormire domenica sera. I gas hanno saturato tutte le stanze dello stabile in via Sassaiola all’angolo con via Gramsci, nel centro della cittadina. Zia e nipote sono morti, ma è stata salvata, era ancora in vita un’anziana, 83 anni, Cristina Facchini, vedova.

E’ la madre della 51enne, Francesca Faggi, e la nonna di Luca Faggi, giovane conosciuto tra i boy scout. La nonna si è difesa, ricostruiscono i vigili del fuoco, usando una scarpa come filtro per ottenere un po’ di ossigeno, tamponandosi con essa la bocca. L’anziana l’hanno trovata sdraiata a terra. Ora è ricoverata in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi. E’ rimasta fortemente intossicata e pare abbia riportato dei traumi cercando di soccorrere la figlia e il nipote. I tre dormivano in camere al piano superiore, dove sono rimasti in trappola, storditi e intossicati dai fumi. Il giovane vive coi genitori a Calenzano ma era ospite nella casa dei nonni, sembra anche per dare una mano negli assidui impegni necessari per accudire la zia, bisognosa di assistenza continua. L’allarme è stato dato da una vicina che confina nella proprietà adiacente. La donna è stata svegliata alle 4.30 dalle grida di aiuto provenienti dall’abitazione monofamiliare dei Faggi.

Accanto c’è sempre la vetreria, un’attività artigianale di famiglia portata avanti dal nonno, che non c’è più da tempo, e poi dal padre del 25enne deceduto. La madre, avvisata a Calenzano, è corsa subito sul posto appena l’hanno avvisata; compresa la situazione, è crollata in lacrime. I vigili del fuoco sono intervenuti anche con un carro aria. L’incendio in sé non è andato oltre il soggiorno dove la termocoperta avrebbe fatto cortocircuito prendendo fuoco. Ma le esalazioni gassose della combustione hanno raggiunto nel sonno le vittime, intossicandole senza che se ne accorgessero. La procura ha messo sotto sequestro l’immobile per gli accertamenti della sezione di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Le salme sono sottoposte a esami medico legali. E a Bologna c’è stato un altro incendio in una casa, un appartamento, dove è morto un 62enne mentre è rimasto gravemente ferito il fratello, 66enne, sordomuto portato in gravissime condizioni all’ospedale Maggiore poi trasferito alla camera iperbarica di Ravenna quindi al Centro grandi ustioni di Cesena. E’ successo all’ultimo piano di una palazzina in via Vestri. La vittima si chiamava Giovanni Sarti. Col fratello disabile viveva insieme nell’appartamento andato a fuoco. Il rogo è stato domato dai vigili del fuoco.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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