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F1, Russia: Bottas beffa Hamilton, le Ferrari sempre peggio

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Valtteri Bottas e non Lewis Hamilton. E’ l’estrema sintesi del Gran Premio di Russia di Formula 1 che premia lo strapotere della Mercedes, ma rimanda il sogno del campione del mondo inglese di eguagliare il record di 91 vittorie di Michael Schumacher. A tradire Hamilton avviato all’ennesimo trionfo a inizio gara e’ stata una penalizzato di 10 secondi (5” +5”) per non essersi fermato in fondo alla corsia box per provare la partenza nella zona designata e per la prova di partenza in corsia di accelerazione. Ne approfitta anche Max Verstappen che con la sua Red Bull si prende un ottimo secondo posto. Ancora in difficolta’ le Ferrari con Charles Leclerc che ce la mette tutta ma non va oltre il sesto posto e Sebastian Vettel tredicesimo al termine di un’altra corsa da dimenticare. Bottas sfrutta cosi’ al meglio la leggerezza pre-gara del compagno di squadra e vince per la seconda volta in carriera il Gran Premio della Russia.

A Sochi, il finlandese della Mercedes ha colto al volo l’opportunita’ in partenza passando subito Verstappen e attaccando all’esterno il suo compagno di squadra, che poi e’ stato penalizzato con dieci secondi di stop per aver effettuato due prove di partenza in un punto vietato. “Pensavo che la partenza mi avrebbe dato subito un’opportunita’. Poi ho avuto un problema strano: un’ape e’ andata addosso alla mia visiera e – racconta Bottas – ho perso visibilita’. Sapevo sarebbe stata una gara lunga, poi Lewis ha avuto la penalita’ e mi sono trovato leader. Una volta in testa penso di aver avuto un bel passo, ho controllato bene. Max (Verstappen, ndr) alle spalle? Io ho cercato di fare la mia gara. sapevo che oggi avrei avuto una bella opportunita’, la mia mentalita’ – sottolinea il pilota finlandese della Mercedes – e’ quella di non mollare mai e oggi l’ho messa a frutto. E’ bello tornare alla vittoria, mi mancava da un po’, devo cercare di mantenere questo slancio. Sono riuscito a rosicchiare punti, devo continuare a spingere”. Quarta la Racing Point di Sergio Perez davanti alla Renault di Daniel Ricciardo.

Il tutto in una gara di fronte ad un pubblico numeroso partita nel caos con due incidenti dopo poche curve: prima la McLaren del futuro ferrarista Sainz va a muro dopo aver tagliato curva 2, poi Leclerc tocca la Racing Point di Stroll che si gira e termina la propria gara in uscita di curva 4. E poco dopo arriva la penalita’ ad Hamilton che dalla prima lo porta alla ottava posizione che al traguardo si trasforma in terza grazie alla grande rimonta del campione del mondo: “Anzitutto – spiega il campione del mondo inglese – voglio ringraziare tutti questi fan. Non e’ stata la mia piu’ bella giornata, ma e’ andata cosi’. Non importa quello che e’ successo in pit-lane, ormai e’ andata cosi’. Mi prendo questi punti – conclude Hamilton – Per quanto riguarda la gara, in realta’ non ho fatto granche’, ho semplicemente tenuto la posizione”. Una posizione, la terza che porta Hamilton a quota 205 punti, ancora con un bel margine di vantaggio nel Mondiale sul compagno di squadra che a 161 punti puo’ comunque sognare.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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