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Europa League: Shomurodov al 93′, Roma ribalta il Bilbao

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Una bella Roma ribalta nel recupero un Athletic Bilbao più falloso che estroso nel primo round degli ottavi di Europa League. In un Olimpico pieno e imbandierato a festa, dopo un primo tempo tutto sommato noioso con l’unico vero squillo della traversa di Dybala succede tutto nella ripresa. Gli spagnoli vanno in vantaggio subito con Inaki Williams apparso più brillante del fratello Nico, ma la Roma reagisce immediatamente con il pari di Angelino.

Poi tante buone occasioni da una parte e dall’altra ma il match sembra non prendere una direzione precisa. Quando la partita appare ormai finita e indirizzata sul pari, arriva al 93′ il gol di Shomurodov entrato nel secondo tempo al posto di Dovbyk. Un 2-1 che dà ai giallorossi un vantaggio non banale per la partita di ritorno tra una settimana in Spagna dove si deciderà la qualificazione. Ranieri schiera Baldanzi e Dybala a supporto di Dovbyk. Pisilli e Cristante a centrocampo, fuori Konè e Saelemakers. Celik nei tre di difesa dietro a Rensch. Valverde si affida a Sannadi davanti.

Alle sue spalle il trio con Inaki e Nico Williams e Gomez. Pronti via in un Olimpico raramente così spettacolare e colmo di bandiere per una partita inizialmente molto bloccata: entrambe le squadre sembrano molto attente difensivamente e poco efficaci quando si cerca di affondare. La prima vera chance è della Roma con Dovbyk che va via in profondità, ritorna sul destro ma scivola sul più bello e non trova la palla. Dalle parti di Svilar si va vedere anche il Bilbao con la sua stella Nico William pescata in area da un assist di tacco di Sannadi, ma Rensch è bravo a disinnescarlo.

Spagnoli che nella prima frazione sembrano più preoccupati a distruggere il gioco (tre ammoniti) che a costruire nonostante l’estro sulle fasce regalato dai due fratelli Williams. Nel finale del primo tempo una buona occasioni per parte: Roma vicinissima al vantaggio con Baldanzi che attacca la profondità entra in area scarica per Dybala che tira di prima intenzione e centra la traversa. Per gli spagnoli Inaki Williams si invola sulla destra, serve Sannadi che al centro dell’area di piatto mette a lato.

La ripresa comincia male per la squadra di Ranieri che va subito sotto subendo il gol del Williams meno famoso, Inaki: dagli sviluppi di un angolo, sponda di Paredes con Inaki Williams che irrompe sul secondo palo e porta in vantaggio l’Athletic. La Roma reagisce immediatamente con Baldanzi che si divora il gol del pari: Dybala lo serve e lui tutto solo in area calcia incredibilmente alto. Poi ci prova Pisilli con un bel tiro da fuori, mentre ci riesce Angelino che pesca il gol dell’1-1: percussione di Celik sulla destra, palla in mezzo, leggermente arretrata per l’unico spagnolo della Roma che calcia con il destro e batte Agirrezabala.

Raggiunto il pari Ranieri cambia: prima escono Baldanzi e Rensch, entrano El Shaarawy e Saelemaekers, poi con un Bilbao che sembra più tonico il tecnico giallorosso toglie Dybala e Dovbyk per Soulè e Shomurodov. E i giallorossi ricominciano a spingere andando vicini al vantaggio varie volte e fino alla fine sull’asse di destra Soulè-Saelemaekers, ma il gol non arriva. Quando il match sembra ormai concluso ecco come un fulmine e ciel sereno il gol di Shomurodov; imbucata di Soulè per Saelemaeker che serve l’uzbeko che manda in estasi l’Olimpico per una nuova serata europea da ricordare come quelle targate Mourinho.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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