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Europa League, Maradona junior: Mio padre stasera tiferebbe per il Napoli

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Napoli – Barcellona non è solo la gara decisiva per accedere agli ottavi di finale di Europa League, è la partita in cui emerge forte, il ricordo di Diego Armando Maradona, il più grande calciatore di tutti i tempi che ha vestito entrambe le casacche. Tanto che il Barcellona in una foto sui social prega “San Diego” prima di questa partita. Un ricordo quello del Pibe de Oro che abbiamo condiviso con suo figlio Diego Armando Maradona Junior .

Che cosa farebbe e da che parte sceglierebbe di stare papà?

Mio padre sceglierebbe di tifare Napoli. Di sicuro sarebbe stato contento di poter vedere una partita al Maradona tra Napoli e Barcellona, soprattutto una partita che può essere storica per il Napoli. Perché eliminare il Barcellona in una competizione europea sarebbe un lusso bellissimo. Io sono un amante del bel calcio, ma stasera mi accontento di una partita brutta… basta che finisca 1-0 per il Napoli.

 

 

Nel corso della conferenza stampa prima di Napoli – Barcellona anche Luciano Spalletti ha dichiarato che il grande pibe de oro si sarebbe senz’altro schierato, e lo avrebbe fatto a favore del Napoli.

Il tecnico del Napoli ha detto  che la squadra partenopea non ha un fuoriclasse del suo livello per rompere gli schemi, ma il gruppo, nel suo insieme, può diventare una squadra degna di Maradona. Sei d’accordo?

Ho una grande stima in Spalletti, come allenatore e come uomo. Perché è una persona perbene, sincera, onesta che ho avuto il piacere e il privilegio di conoscere, tutt’oggi ho con lui un buon rapporto. Io sottoscrivo tutto ciò che ha detto ma il Napoli è sempre degno di mio padre perché mio padre quella maglia l’ha portata con amore e se i calciatori del Napoli la indossano con amore, saranno sempre degni.

Mertens con la maglia celebrativa dedicata a Maradona

Diego, passando al calcio giocato, dopo l’1-1 della gara di andata, cosa deve fare il Napoli con il Barcellona al Maradona per vincere la partita e superare il turno?

Domanda complicata perché dall’altra parte c’è una squadra molto forte e a dispetto di tutti coloro che reputano il Barcellona inferiore a quello di una volta, beh io ti dico che a me la formazione del Barcellona mette anche oggi un po’ di ansia. Stasera dovrebbero giocare: ter Stegen in porta, Araujo e Piqué centrali, a sinistra Jordi Alba, che non è l’ultimo arrivato, e a destra Sergiño Dest, in mezzo al campo Busquets o de Jong, poi Gavi, e uno tra Nico Gonzales e Pedri. E poi avanti ci sono giocatori del calibro di Dembelé, Aubameyang, Adama Traoré, Ferran Torres… uno squadrone! Vero non hanno più Messi ma sono molto forti e pericolosi. Io credo che se il Napoli riesce ad essere per più tempo il Napoli del primo tempo di Barcellona ha grandi chance. Se invece il Napoli è quello del secondo tempo, ne ha poche. Stasera sarà molto importante la fase di possesso perché più tempo hai la palla tu e meno ce l’hanno loro e quindi ti difendi meglio. IlNapoli ha dimostrato di saperlo fare. Ciò che mi preoccupa sono i tanti infortuni. E’ un dato di fatto che il Napoli fino ad oggi non ha mai avuto la rosa intera a disposizione.

Che formazione secondo te sceglierà Spalletti?

E’ vero che agli occhi dell’allenatore si è tutti uguali, ma poi alla fine scende in campo sempre chi merita di più. Non è un segreto che il Napoli senza Fabian e Lobotka è un’altra squadra. Però questo non vuol dire che sia meno forte o più forte. Attenzione, perché io ad esempio considero Demme un ottimo giocatore. Però è vero che in una partita del genere con Fabian hai di sicuro più qualità. Lo stesso dicasi per Insigne, Osimhen, Koulibaly o Di Lorenzo. Juan Jesus ha fatto per me delle partite da 8 in pagella, però Koulibaly ha un altro peso. Essere al completo o almeno sapere di poter contare su questi calciatori così importanti è determinante. Mi auguro che dopo gli exploit di Rrhamani e Lobotka, che hanno avuto modo, grazie anche al mister, di farsi notare e ricoprire un ruolo di rilievo, anche Ghoulam, che mi è sempre piaciuto tantissimo, possa avere di nuovo la sua occasione. D’altronde c’è da dire che Mario Rui negli ultimi due anni ha avuto comunque in quel ruolo un rendimento altissimo.

Sei da questa stagione il Tecnico del Napoli United che milita tra le posizioni di vertice in Eccellenza, reduce da una vittoria in trasferta, una ottima impresa in chiave play-off…

Sono contento perché fino ad oggi i ragazzi secondo me hanno fatto un ottimo lavoro. Anche per quello che avevamo ereditato. Ma la cosa fondamentale è che tutti i miei giocatori debbano avere sempre l’idea di dover giocare al calcio, solo così è più facile arrivare alla vittoria. Perché comunque resta un gioco e se alla base ci sono la gioia, la passione, allora si è sulla buona strada. Io veramente sono felice di essere tutti i giorni sul campo, di far parte di un progetto che vuole crescere perché il Napoli United che poi deriva dall’Afro Napoli è anche un progetto sociale. È molto bello: lì dove gli extracomunitari vengono visti come un problema per noi invece sono una risorsa. È gratificante fare parte di un progetto del genere, anche perché poi alla fine il Presidente Antonio Gargiulo è una persona perbene con la quale io mi sono sempre trovato bene; il direttore Pietro Varriale è un ex giocatore, un ragazzo con il quale puoi parlare di calcio e ci si capisce al volo. Oggi credo che la cosa più difficile per un allenatore, soprattutto considerando che viviamo in un’epoca con tantissime distrazioni, è essere credibile e fare sì che i ragazzi si focalizzino sul lavoro che stanno facendo. Devo dire che i miei giocatori dal primo giorno mi hanno dato una disponibilità, e hanno dimostrato una dedizione al lavoro che non è scontata, al contrario, è veramente difficile da trovare. Anche perché diciamoci la verità…l’allenatore può essere importante ma alla fine sono i giocatori ad andare in campo.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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