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Europa League, la Roma tradita dai rigori: a Siviglia si fa festa per settima volta

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Il cielo è biancorosso sopra a Budapest e non giallorosso come Josè Mourinho e i suoi speravano. In una notte infinita e maledetta per la Roma – ancora un portiere avversario che balla sulla linea e para, ancora una finale persa ai rigori – a festeggiare è il Siviglia che va sotto nel primo tempo grazie ad una prodezza di Dybala, ma resiste, prende il mano la partita e si riprende nella ripresa pareggiando su uno sfortunato autogol di Mancini. Sull’1-1 le due squadre ci provano fino alla fine dei 90′, ma la rete decisiva non arriva e si va ai supplementari.

Anche nell’overtime la partita non si sblocca e dopo un match che sembra infinito (143′ minuti con i recuperi) si passa alla lotteria dei rigori che premia gli spagnoli. Mendilabar e i suoi si portano a casa il settimo sigillo approfittando degli errori dal dischetto di Mancini e Ibanez. Il tabu andaluso delle finali mai perse rimane intatto, quello dell’invincibile Special One si spezza. La Roma parte con Paulo Dybala dall’inizio: dopo giorni di pretattica Mourinho svela la carta del campione del mondo in campo insieme e piazza sulle fasce sia Spinazzola che Celik. In avanti anche Abraham assistito da capitan Pellegrini. Niente soprese per il Siviglia di Mendilabar che lascia in panchina l’ex Lamela. Pronti via e subito grande ritmo in campo soprattutto da parte della Roma che spinge e mette paura al Siviglia al 10′: Dybala vede il taglio di Celik, palla dietro per Spinazzola che calcia di prima intenzione ma con il destro e Bonou può respingere. Passati i primi frenetici minuti la partita si addormenta un po’ e si fa più combattuta a centrocampo.

Arriva il primo cartellino giallo della partita per una gomitata di Matic a Ocampos. I giallorossi sembrano più vivi che mai, mentre la squadra di Mendilibar è molto attendista. E i frutti del forcing degli uomini di Mourinho si traduce nel vantaggio giallorosso poco dopo la mezz’ora: Mancini disegna un lancio filtrante Dybala che vola in area di rigore in area di rigore e infila Bounou con un rasoterra alla sinistra del portiere marocchino. Andati sotto gli spagnoli subiscono il colpo e rischiano il doppio svantaggio grazie alla vena di Dubala e Pellegrini. Nei minuti di recupero del primo tempo (ben sette quelli concessi dall’arbitro inglese Taylor) la Roma rallenta lasciando spazio alle prime vere folate offensive degli andalusi che sfiorano il pari con l’ex Barcellona Rakitic che coglie il palo con un bolide scagliato dalla distanza. E’ il segnale che il Siviglia non ci sta e vuole riprendersi la partita. Il match riparte con il Siviglia in campo con l’ex Roma Lamela e l’ex Milan Suso, ed e’ soprattutto il secondo a incidere per cambiare direzione al match: gli spagnoli continuano a spingere alla ricerca del pari che arriva quasi subito grazie ad un autogol sfortunato di Mancini: palla messa in mezzo molto tesa e il difensore romanista nel tentativo di anticipare Ocampos devia maldestramente all’interno della propria porta.

Sull’1-1 cambia di nuovo l’inerzia della gara con i giallorossi di nuovo alla ricerca del gol, ma escono prima Dybala e poi Abraham, e piu’ che la manovra e’ il carattera a dare qualche speranza a Mourinho. Il pallone, quello resta quasi sempre tra i piedi degli andalusi. Ci va vicino Ibanez sugli sviluppi di una mischia furibonda. Dopo una partita da applausi a venti dalla fine esce Dybala per Wijnaldum. Poco dopo la Roma rischia di andare sotto: l’arbitro Taylor fischia rigore per fallo di Ibanez in area su Ocampos ma il Var scagiona il difensore brasiliano. Poi è la volta della Roma a reclamare un rigore per fallo di mano in area di Fernando ma Taylor non va a rivedere l’azione al video. Passata la paura di riandare in svantaggio le due squadra provano il tutto per tutto: Belotti entra per Abraham e sfiora il del 2-1, poi ci provano gli spagnoli fino alla fine ma si va ai supplementari.

Il primo overtime scorre senza scossoni, Mourinho si gioca la carta El Shaarawy insieme a Llorente in difesa al posto di Spinazzola. A pochi minuti dai rigori si ferma Matic ed entra Bove, la Roma ci prova ancora con una traversa colta a pochi secondi dal termine ma si resta sull’1-1. Si va alla lotteria dei rigori dove gli errori di Mancini e Ibanez: c’e’ anche il brivido del rigore sbagliato da Montiel, e fatto ripetere dall’arbitro. E’ destino a mettere il sigillo sul successo Siviglia sia lui, autore del rigore decisivo al Mondiale per l’Argentina. E Dybala piange, consolato da tutti.

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Calcio: lega A, Arabia ha chiesto spostamento date Supercoppa

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“La Lega Serie A informa di aver ricevuto, da parte delle Autorità sportive arabe, una richiesta di spostamento, sempre nel corso del prossimo mese di Gennaio 2024, della Supercoppa italiana”. Con questo comunicato la lega calcio di Serie A ufficializza lo spostamento di date dell’evento che, da questa stagione, è allargato a quattro squadra e a cui prenderanno parte Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina. Finora la data della finale di Supercoppa era quella dell’8 gennaio, con le semifinali previste all’inizio del nuovo anno. Ora, fa sapere, la lega “le nuove date verranno comunicate a valle del Consiglio di Lega convocato per il 9 ottobre”.

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Champions: Ancelotti, rigore molto dubbio ma abbiamo vinto

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“E’ stata una gara difficile, combattuta dall’inizio alla fine. Il primo gol potevamo evitarlo ,ma successivamente abbiamo iniziato a giocare bene. Poi nel momento migliore abbiamo incassato un rigore molto dubbio, ma alla fine abbiamo vinto”. Così Carlo Ancelotti, dai microfoni di Sky Sport, nel dopopartita di Napoli-Real Madrid. Ma del rigore, che ha definito molto dubbio, Ancelotti ha parlato conl’arbitro Turpin alla fine del match? “Gli ho detto che non è rigore, è vero che la mano era un po’ coperta ma stava scivolando e generalmente questi rigori non si fischiano”, la risposta di Ancelotti, che poi dedica una battuta all’azione che ha portato al terzogol dei suoi.

“Valverde ha fatto un tiro incredibile, mi sembra assurdo dire che quello è autogol di Meret – sottolinea il tecnico del Real -. Lui è un grandissimo centrocampista che ha tra le varie qualità anche questo tiro formidabile: quanti gol farà non lo so, e non è così importante”. Una nota di merito anche per Bellingham, sempre tra i migliori. “Ciò che stupisce di Bellingham è che ha 20 anni – dice Ancelotti -, mostra straordinarie qualità ma ha soli 20 anni. Sta dimostrando tutto il talento che ha, ciò che sorprende è la personalità”.

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Garcia: meritavamo pari ma su 1-1 Napoli si è aperto troppo

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“Meritavamo il pareggio stasera, abbiamo giocato bene contro una grande squadra, ma il calcio va anche così”. Commenta così Rudi Garcia, allenatore del Napol, il ko in Champions contro il Real Madrid. “I ragazzi – ha spiegato Garcia – devono stare più tranquilli. Ci sono possibilità di sbagliare ma sull’1-1 ci siamo aperti troppo, quando hai momenti difficili devi ricompattarti e non ti fai infilare dall’avversario e invece contro Bellingham e Valverde abbiamo sofferto. Poi nella ripresa abbiamo ripreso il ritmo, palleggiato e segnato. Poi c’è il rigore per noi e c’è stato anche un successivo fallo di Rudiger, quindi le cose sulle contestazioni sul rigore fischiato si pareggiano, anche se il mano c’era davvero”.

Il tecnico commenta la pressione finale del Napoli alla ricerca del 3-3: “Chi entrato ci ha portato densità e freschezza ha detto – per tentare di pareggiare. Le scelte sono state basate sul momento, Politano era stanco a ma la squadra giocava bene, poi è entrato Elmas per poter attaccare di più ma alla fine abbiamo pressato poco. Nel provarci con i cambi è dovuto anche al fatto che per alcuni gicoatori era la terza partita in nove giorni e hanno giocato molto”.

Il tecnico azzurro commenta il secondo gol del real firmato da Bellingham dopo slalom nello stretto: “Quel gol – spiega – fa parte del momento del match in cui abbiamo poco protetto l’asse della nostra squadra. Dovevamo chiudere con gli esterni e i centrocapisti in generale. In quella azione perdiamo un duello con sfortuna con la palla che passa tra le gambe di Ostigard, che ha fatto una buona gara e ha anche segnato. Quidi lì paghiamo l’atteggiamento sbagliato della squadra. Bisogna capire meglio i momenti della gara”. Per il tecnico del Real Madrid Ancelotti: “E’ stata una partita difficile, siamo partiti incassando un gol che era evitabile, poi però abbiamo cominciato a giocare bene”.

Il tecnico ex Napoli sottolinea che il tocco di mano di Nacho “non era rigore – dice – perché un rimbalzo è difficile da non toccare mentre si è in scivolata e in Champions infatti non vengono fischiati. Comunque noi siamo soddisfatti del nostro attacco, Valverde è un grandissimo giocatore che ha oltre a tante qualità questo tiro formidabile. Bellingham? Stupisce la straordinaria qualità e personalità, ha un forte carattere, ha solo 20 anni e dimostra il talento che possiede”. Il tecnico del Real Madrid parla anche dello stop della difesa a Osimhen: “Contro Osimhen – ha detto – lo abbiamo tenuto due contro uno e i centrali dietro hanno fatto molto bene. Sugli angoli abbiamo sofferto ma siamo stati bravi”.

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