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Europa League, il Napoli batte il Rijeka 2-0 nello stadio Maradona

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Il Napoli si impone per 2-0 sul Rijeka in una gara valida per la quarta giornata della fase a gironi di Europa League. I gol portano la firma di Politano al 41′ e Lozano al 75’. Il Napoli rende così omaggio a Diego Armando Maradona, scomparso all’età di 60 anni. Nello stadio che dai prossimi giorni (ma per i tifosi già da ieri, ndr) porterà il nome di Maradona, la squadra di Rino Gattuso supera i croati del Rijeka e fa un passo avanti importante verso la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. I gol di Politano nel primo tempo e di Lozano nella ripresa interrompono una serie di tre sconfitte consecutive in casa, riportando un po’ di serenità a tutto l’ambiente in un momento così difficile. Azzurri primi nel girone con 9 punti, davanti ad Az e Real Sociedad con 7. La partita si è giocata in una atmosfera irreale, senza il pubblico che avrebbe reso indimenticabile questa serata. L’omaggio a Maradona è stato comunque toccante, con il capitano Insigne che ha prima portato una corona di fiori all’esterno dello stadio dove i fan del Diez hanno creato una sorta di mausoleo pubblico.

Poi tutti i giocatori sono scesi in campo indossando una maglia numero 10, con i volti visibilmente commossi in occasione del minuto di silenzio davanti ad una immagine di Maradona proiettata sul maxischermo. “E’ un giorno triste per tutti i napoletani, a cui ha regalato tante gioie”, il commento di Insigne rotto dall’emozione.Nonostante il dolore di queste ore c’era comunque una partita da giocare e da vincere per onorare Diego. Ben 6 le novità nella formazione del Napoli rispetto alla gara contro il Milan. Gattuso schiera in difesa Maksimovic al fianco di Koulibaly, con Di Lorenzo e Ghoulam sulle fasce. A centrocampo si rivedono Demme e Bakayoko, mentre sulla trequarti il tecnico punta su Politano, Zielinski e Elmas alle spalle dell’unica punta Petagna. In panchina il capitano Insigne, che prima della partita deporrà una corona di fiori in ricorso di Maradona. Napoli in campo con il lutto al braccio. Nel primo tempo un Napoli ancora scosso da quanto avvenuto nelle ultime ore fatica a trovare il ritmo giusto. La squadra di Gattuso attacca, ma senza trovare spazi e concedendo qualche spazio di troppo al contropiede croato. Bisogna aspettare oltre venti minuti per la prima conclusione in porta, un sinistro dal limite di Petagnia centrale e parato dal portiere. Dopo un tentativo del Rijeka con Muric, il Napoli si rende pericoloso ancora con Politano prima e Di Lorenzo poi. Il gol azzurro arriva meritato al 41′ firmato da Politano, con un tocco sotto misura su assist dalla sinistra di Zielinski. Prima dell’intervallo il Rijeka prova a reagire, ma un ottimo Meret nega il pareggio a Loncar.

Nel secondo tempo, il Napoli abbassa i ritmi e prova a controllare la reazione del Rijeka. Azzurri pericolosi in avvio con un rasoterra di Demme con palla di poco a lato. Dopo poco più di un’ora di gioco, Gattuso manda in campo Insigne e Lozano al posto di Politano e Zielinski. Spazio poi anche per Mertens e Lobotka al posto di Elmas e Demme. Con il fronte d’attacco rinnovato, Napoli subito vicino al raddoppio prima con Petagna e poi con Maksimovic. Il gol è nell’aria e arriva meritato al 75′ firmato dal neo entrato Lozano, su assist filtrante di capitan Insigne. Gattuso manda quindi in campo anche Fabian al posto di Petagna, passando al 4-3-3. Nel finale, Napoli vicino al tris più volte con Lobotka, Insigne e Mertens ma proprio i due uomini simbolo non riescono a trovare il bersaglio. Per entrambi l’urlo per ricordare Diego resta strozzato in gola…

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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