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Eurocamera boccia il riconoscimento facciale tramite IA

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L’intelligenza artificiale non potrà identificare le nostre facce e interpretare le nostre emozioni in tempo reale mentre camminiamo in luoghi pubblici. L’Eurocamera ha votato i primi paletti alle possibili’invasioni dell’IA, diventando la prima istituzione al mondo ad occuparsi di questo dossier in maniera legislativa. Non ha ceduto alle pressioni del Ppe la diga voluta da Socialisti, Verdi e liberali, che hanno chiesto di inserire un divieto totale alle tecnologie a riconoscimento biometrico nell’AiAct, ovvero l’intesa raggiunta a Strasburgo sulle le nuove regole Ue per l’IA. Il testo è stato approvato dalle commissioni Giustizia e Mercato dove, sulla parte relativa al riconoscimento facciale il Ppe si è opposto.

Il resto dell’accordo è passato a larga maggioranza, salvo le astensioni dei delegati di Lega e Fdi e il voto contrario delle sinistre. Sono state poste così le basi per un ventaglio di regole che mirano a garantire che i sistemi ad IA siano supervisionati dalle persone, sicuri, trasparenti, tracciabili, non discriminatori e rispettosi dell’ambiente. Le norme seguono un approccio basato su categorie di rischio e stabiliscono obblighi per i produttori a seconda del livello di pericolosità che l’IA può generare. Attenzione speciale viene rivolta a quelle tecnologie che verranno usate nell’ambito sociale, educativo o di amministrazione pubblica. Vietati invece i sistemi di punteggio sociale, ovvero la classificazione delle persone in base al loro comportamento sociale, religioso, sessuale e socio-economico. “L’Europa tutelerà i diritti senza fermare l’innovazione, stop alla video sorveglianza invasiva e stop all’uso della tecnologia senza regole. Sconfitta la linea securitaria di Piantedosi”, ha esultato il capodelegazione del Pd e relatore del testo, Brando Benifei, alludendo alla proposta del ministro italiano di installare sistemi di videosorveglianza a IA. Stando al testo, infatti, il divieto si applicherà anche per le infrastrutture di difesa dei confini e per le tecnologie di sorveglianza e gestione della migrazione clandestina.

“I confini nazionali sono luoghi pubblici e in quanto tali rientrano nel divieto previsto dal nuovo regolamento”, ha confermato in un punto stampa il correlatore del testo Dragos Tudorache. “Scettico sul risultato” è invece Axel Voss, negoziatore tedesco del Ppe che aveva chiesto un’esenzione al divieto dell’utilizzo delle tecnologie a riconoscimento biometrico “per la ricerca di persone scomparse, la prevenzione di minacce alla sicurezza e l’assistenza alle indagini penali”. Un accordo trasversale è stato trovato su quello che sarà un pilastro della lotta alla disinformazione ed alla manipolazione, ovvero l’articolo 52 del testo, che chiede che ai sistemi ad IA che interagiscono con le persone, inclusi quelli generativi come ChatGpt, “di rivelare sempre la loro natura” e che “il materiale creativo generato da IA sia sempre contrassegnato come tale”.

Tra i punti cardine anche la definizione dei cosiddetti foundation models dell’IA, blocchi di sapere primario alla base del funzionamento degli algoritmi che d’ora in avanti “dovranno garantire una solida protezione dei diritti fondamentali, della salute e della sicurezza e dell’ambiente, della democrazia e dello stato di diritto”. Il voto finale del Pe è previsto nella Plenaria di giugno, poi il testo dovrà affrontare il negoziato con le capitali dei 27, dove sono previste fortissime pressioni per rivedere la messa al bando totale delle tecnologie a riconoscimento facciale in tempo reale. Il testo elaborato dal Consiglio Ue infatti prevede eccezioni legate proprio alla sicurezza nazionale e alla difesa dei confini. La partita è aperta anche perché cresce, in Europa e in Italia, l’influenza dell’IA sull’opinione pubblica. Il 62% degli italiani, secondo il Work Trend Index “Will AI fix work?” pubblicato da Microsoft, si dichiara disposto a delegare più compiti lavorativi all’Intelligenza Artificiale.

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Economia

Confedilizia: dal 2012 Imu una patrimoniale da 270 miliardi

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Lunedì prossimo, 18 dicembre (cadendo il 16 di sabato), scade il termine per il versamento della seconda rata dell’Imu, la patrimoniale sugli immobili da 22 miliardi di euro l’anno. Lo ricorda la Confedilizia, sottolineando in una nota come “dal 2012, anno della sua istituzione da parte del Governo Monti, questa imposta abbia pesato su individui, famiglie e imprese per ben 270 miliardi di euro (se fosse rimasta l’Ici, nello stesso periodo di tempo si sarebbero pagati 160 miliardi in meno)”. Il versamento – segnala la Confederazione della proprietà edilizia – deve essere eseguito a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata corrisposta, sulla base, di norma, delle delibere pubblicate alla data del 28 ottobre 2023 nel sito Internet delle Finanze.

La scadenza – aggiunge Confedlizia – presenta quest’anno un’importante novità, contenuta nell’ultima legge di bilancio: dal 2023, infatti, sono esentati dal pagamento dell’Imu gli immobili non utilizzabili né disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria in relazione ai reati di cui agli articoli 614, secondo comma, o 633 del codice penale (rispettivamente “violazione di domicilio” e “Invasione di terreni o edifici”) o per la cui occupazione abusiva sia stata presentata denuncia o iniziata azione giudiziaria penale.

“L’Imu è una patrimoniale e, come tutte le patrimoniali, è progressivamente espropriativa del bene colpito: non bisogna farci l’abitudine”, ha commentato il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. “L’eliminazione dell’imposta per gli immobili occupati abusivamente a seguito di reati – ha aggiunto – è l’affermazione di un principio di civiltà. Ma ora l’esenzione va estesa a ogni ipotesi di occupazione senza titolo dell’immobile, come in caso di locazione. E poi deve iniziare un’opera di graduale riduzione del carico di questo macigno fiscale che grava sul risparmio degli italiani”.

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A Napoli arrivato Yacht d’epoca per cardioscreening gratuiti

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Salpata da Ostia, è approdata a Napoli, ormeggiata presso la banchina della Lega Navale Italiana nel porticciolo del Molosiglio, l’imbarcazione d’epoca “Dulcinea”, a bordo del quale da domani la Cardioteam Foundation Onlus promuove screening ecocardiografici gratuiti a soggetti a rischio. La Campagna “Una vela per il cuore”, promossa in collaborazione con la Lega Navale Italiana, si svolge a bordo di un 14 metri a vela del 1991, progettato da Carlo Sciarrelli e realizzato dai maestri d’ascia dei cantieri Carlini di Rimini. La barca, partita lo scorso 6 settembre da Imperia, ha mollato gli ormeggi il 7 dicembre dal Porto Turistico di Roma e, dopo la tappa partenopea che si concluderà il 12 gennaio, proseguirà per Salerno. Dulcinea navigherà percorrendo in tutto 4000 miglia nautiche e toccando 27 porti italiani, con ultima tappa a Trieste in occasione della Barcolana prevista a settembre 2024. In ogni tappa verranno effettuati screening gratuiti per adulti sopra i 50 anni, su prenotazione (da effettuarsi sul sito www.unavelaperilcuore.it). A Napoli le visite potranno essere effettuate sino al 23 dicembre e dall’8 al 12 gennaio. Ogni paziente riceverà un responso dettagliato e una guida per adottare uno stile di vita più sano. È possibile sostenere la fondazione con donazioni online che permetteranno a Dulcinea di percorrere più miglia nautiche e raggiungere tutti i porti e moltissime persone che hanno bisogno di uno screening al cuore. Il viaggio è dedicato a due grandi uomini e marinai: l’Avv Gianfranco Putaturo e l’Ing. Sandro Buzzi.

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Cronache

A Bacoli il “Premio Internazionale Domenico Savio”, tutti i nomi dei protagonisti del Lavoro e della Cultura

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Nella suggestiva cornice della Biblioteca comunale “Plinio il Vecchio” a Bacoli, si è svolta la prima edizione dei Campi Flegrei del Premio Internazionale dedicato a Domenico Savio. Un evento unico nel suo genere in Italia, il premio è stato istituito per onorare la memoria di Domenico Savio, giornalista, dirigente politico e sindacale comunista, fondatore del PCIM-L e editore del mensile “L’Uguaglianza Economica e Sociale” negli anni ’80.

La cerimonia di premiazione è stata un omaggio a coloro che hanno contribuito alla crescita civile e sociale dell’Italia attraverso il mondo del lavoro, la cultura e l’arte. Un totale di nove premiati sono stati celebrati per il loro impegno e la loro dedizione in vari campi.

Il marittimo di lungo corso Vincenzo Di Maio, l’instancabile lavoratrice Assunta Maria Lucci, l’odontotecnico del presidente della Repubblica, il partigiano Sandro Pertini, Giovanni Mazzetta, il musicista Vittorio Caputo, il Professore del Liceo “Seneca” Ernesto Salemme, il conduttore della “Radiazza” Gianni Simioli (nella foto in evidenza) e la memoria di Mario Rannello e Peppino Scotto Di Luzio sono stati gli illustri destinatari del premio. A ciascun premiato è stata consegnata una pergamena incorniciata, un segnalibro, una penna del Premio e una bottiglia di vino D.O.C. dell’isola d’Ischia “Pietratorcia” offerta da Vito Iacono.

Tra gli ospiti illustri, la famosa cabarettista napoletana Lucia Cassini ha riscosso grande successo in sala. Dalla Russia, è intervenuto il Professore universitario Vadim Chercasov, grande estimatore di Domenico Savio.

Uno dei momenti più emozionanti è stato il conferimento del Premio al martoriato popolo palestinese. A ritirare il premio in nome e per conto dell’ambasciatrice palestinese in Italia Abeer Odeh, è stato Essam Quadri, un alto diplomatico dell’Ambasciata a Roma. Accolto con la fascia tricolore dal sindaco Josi Gerardo Della Ragione, Quadri ha donato a Gennaro Savio la Kefiah in segno di solidarietà con la causa del popolo palestinese.

“Buongiorno a tutte e a tutti”, ha dichiarato Essam Quadri, “e grazie per aver premiato qui a Bacoli il popolo palestinese”. Il sindaco Giosy Della Ragione ha calorosamente abbracciato Quadri, sottolineando l’importanza di celebrare i valori di democrazia, antifascisti e repubblicani in un contesto che rimarca la bellezza dell’Italia, a partire proprio da Bacoli attraverso la figura di Domenico Savio.

Al termine delle premiazioni, gli organizzatori hanno espresso la loro gratitudine a Michele Scotto Di Carlo, Francesca Illiano, Angelo Giancotti e hanno consegnato una targa di ringraziamento al sindaco Josi Della Ragione per il patrocinio morale concesso.

Gennaro Savio, figlio di Domenico, ha evidenziato il successo straordinario del Premio e ha ringraziato l’amministrazione di Bacoli per il prezioso patrocinio morale che ha reso possibile questo indimenticabile evento. L’iniziativa ha dimostrato di essere non solo un tributo a Domenico Savio ma anche un riconoscimento tangibile per coloro che, attraverso il loro impegno, hanno contribuito a plasmare la storia sociale e culturale del nostro Paese.

 

Tutti i premiati e le motivazioni

ASSUNTA MARIA LUCCI
Il suo nome e cognome, a ragion veduta, potrebbe essere considerato un sinonimo di lavoro ed onestà. Donna riservata e lavoratrice infaticabile, ha trascorso tutta la vita dedicandosi completamente al lavoro nella piccola salumeria di famiglia. Benvoluta da tutti, col raggiungimento dell’età della pensione è quotidianamente impegnata a prendersi cura dei suoi adorati nipoti.

GIOVANNI MAZZETTA
Maestro appassionato per tanti giovani odontotecnici, ha messo le sue competenze al servizio di medici dalla fama internazionale. La sua modestia e la sua umanità gli hanno permesso di conoscere e relazionarsi con personaggi del calibro di Sandro Pertini, il Presidente della Repubblica Partigiano protagonista della Guerra di Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo, che negli anni si è affidato alla sua straordinaria professionalità nel campo dell’odontotecnica, ma, soprattutto, nel corso della sua vita Mazzetta è stato concretamente solidale con gli ultimi e gli emarginati della società, a partire dai malati di AIDS. Figlio delle montagne abruzzesi, in gioventù ha patito le difficoltà legate alla vita rurale, maturando una coscienza di classe e comunista. Domenico Savio più volte si è affidato alle sue sapienti mani di odontotecnico intrattenendosi a conversare in un clima sempre di grande stima reciproca e condivisione ideale.

VITTORIO CAPUTO
Operaio infaticabile, ha lavorato per quasi quarant’anni, e sino all’età della pensione, presso l’industria “Selenia” del Fusaro. Nel corso della sua vita ha sempre coniugato il duro impegno per il lavoro con la passione per la musica iniziando a suonare, all’età di tredici anni, il sassofono contralto nel Complesso Bandistico “Città di Bacoli” di cui, tutt’oggi, a settant’anni suonati, per bravura ed esperienza ne è un autorevole ed apprezzato componente. Il suo innato amore per la musica è da decenni un positivo esempio per le giovani leve, ed in modo particolare per tutti coloro che vogliono imparare a suonare il sassofono contralto.

ERNESTO SALEMME
Professore di italiano e latino presso il Liceo “Seneca” di Bacoli, sin dai suoi primi anni di insegnamento rappresenta un importante e sicuro punto di riferimento per tutti i liceali. Uomo di grande cultura, da sempre mette il suo sapere a disposizione di tutta la comunità bacolese ed in modo particolare dei giovani. Autore di diversi libri ambientati nella sua città natia, da decenni condivide la sua passione per il teatro con i più giovani, avvicinando le nuove generazioni all’arte della recitazione. Persona mite e benvoluta, è apprezzato da tutti per le sue straordinarie doti umane.

VINCENZO DI MAIO
Marittimo di lungo corso, ha lavorato sodo sull’acqua salata solcando i mari e gli oceani di tutto il mondo mettendo sempre a disposizione delle nuove leve della navigazione la sua straordinaria professionalità. Instancabile militante del PCIM-L, è stato più volte candidato col Partito alle elezioni politiche ed amministrative. Legato a Domenico Savio da uno straordinario rapporto di sincera e profonda amicizia, lo ha sempre sostenuto in tutte le battaglie politiche e sociali portate avanti in difesa degli interessi del mondo del lavoro e degli ultimi della società.

AL MARTORIATO POPOLO PALESTINESE
che da sempre viene privato di una propria nazione e che da decenni subisce l’occupazione dei propri territori da parte del governo israeliano. In queste settimane, così come avviene periodicamente nella storia di questa popolazione oppressa, sta subendo una terribile repressione militare. Nella striscia di Gaza, infatti, è attualmente in atto un nuovo genocidio che è già costato la vita a migliaia e migliaia di civili, per lo più donne e bambini. Al massacrato popolo palestinese, Domenico Savio nel corso di tutta la sua esistenza, ha espresso piena ed incondizionata solidarietà sostenendone la lotta attraverso i suoi scritti ed i suoi interventi politici.

GIANNI SIMIOLI
Straordinario, talentuoso, versatile ed apprezzatissimo showman a tutto tondo, da anni conduce su Radio Marte, “La Radiazza”, programma radiofonico attraverso il quale dà quotidianamente voce ai senza voce, rendendo pubbliche le denunce più disparate di tutti quei cittadini che hanno subito torti ed ingiustizie. E lo fa con grande impegno civico e coraggio. Ed anche per questo, molte volte le sue segnalazioni e le sue inchieste giornalistiche riescono ad ottenere l’effetto sperato. Costantemente in prima linea nelle battaglie contro soprusi ed illegalità, si è sempre battuto a difesa dei diritti civili dei discriminati della nostra società e a difesa del patrimonio ambientale di tutta la regione Campania, a partire dai quei Comuni interessati dall’inquietante e nocivo fenomeno cosiddetto della “Terra dei “Fuochi”, consistente nell’innesco di roghi di rifiuti che diffondono nell’atmosfera diossina e altri gas inquinanti. Spesso ha dato voce alle denunce politiche, sociali e giornalistiche di Gennaro Savio intervistando in diretta radiofonica.

PEPPINO SCOTTO DI LUZIO, PREMIO ALLA MEMORIA
Parlamentare della XII Legislatura della Repubblica Italiana, dal 1994 al 1996, sia a Roma da Deputato comunista che sul territorio comunale con cortei di protesta e manifestazioni di occupazione, si è battuto affinché i beni dell’ex Centro Ittico Tarantino Campano venissero espropriati e tornassero nella disponibilità dei Comuni di Bacoli e Taranto. Se oggi la Casina Vanvitelliana, il Palazzo dell’Ostrichina, i complessi di Cinque Lenze e Parco della Quarantena nonché i Laghi Miseno e Fusaro, con le rispettive piste ciclabili, sono spazi pubblici a disposizione della collettività locale è grazie anche alle sue lotte. Nonostante la diversa appartenenza partitica che negli anni ha dato vita a confronti politici anche molto vivaci tra di loro, sin da giovane è stato legato a Domenico Savio da un sincero rapporto di stima ed amicizia.

MARIO RANNELLO, PREMIO ALLA MEMORIA
Operaio dal 1945 presso il Silurificio del Fusaro, successivamente ha proseguito la sua attività lavorativa all’Alfa Romeo. All’interno delle fabbriche dove ha lavorato, ha speso tutte le sue energie nello svolgimento dell’attività di sindacalista pur di difendere con impegno e coerenza il riconoscimento dei diritti delle operaie e degli operai. Dirigente del Partito Comunista Italiano, negli anni ’60 nella Città di Bacoli è stato anche eletto più volte Consigliere comunale. Nell’ex P.C.I. faceva parte dell’ala operaia che si contrapponeva alle nuove leve piccolo borghesi che in pochi anni hanno portato, a livello locale e nazionale, il Partito definitivamente alla deriva revisionista. Per tutta la sua esistenza è stato punto di riferimento politico ed umano per la collettività nel suo insieme e, soprattutto, per i più deboli della società. Giocatore della Sibilla Calcio, è stato sempre molto vicino ai giovani.

 

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