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Salute

Estate, le regole per un’abbronzatura sana e duratura

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Protezione solare alta, integratori fotoprotettivi e idratazione: sono le regole must per un’abbronzatura uniforme, duratura e soprattutto senza rischi. Per evitare scottature e proteggere la pelle da eritemi – secondo uno studio di ‘In a Bottle’ che ha coinvolto oltre 30 esperti tra dermatologi e medici – e’ importante preparare la pelle con integratori fotoprotettivi, che vanno assunti su consiglio del medico circa tre settimane prima dell’esposizione solare. Indispensabili le creme solari con protezione alta, da scalare lentamente per far abituare la pelle al sole e da applicare piu’ volte al giorno (circa ogni 4-5 ore). Nella routine non puo’ mancare il doposole: une pelle ben idratata e morbida manterra’ piu’ a lungo l’abbronzatura e un colore luminoso.

La prevenzione non impedisce di abbronzarsi, sottolineano i dermatologi. Anzi, una tintarella graduale favorisce la creazione progressiva di melanina e permette di avere un’abbronzatura piu’ marcata e uniforme, oltre che di evitare ustioni e macchie. Ma quali sono i primi segnali di scottature? “L’eritema solare – ha spiegato Magda Belmontesi, medico chirurgo specializzato in dermatologia – si manifesta attraverso la comparsa di micro papulette arrossate per poi diventare scottature di primo grado con un arrossamento o di secondo grado con la comparsa di vesciche e bolle”. “Le scottature solari ripetute accelerano i processi d’invecchiamento” e “favoriscono la comparsa di lesioni precancerose della pelle”, ha avvertito Belmontesi. L’idratazione, ricordano infine gli esperti, non riguarda solo la pelle: bere molto serve a prevenire colpi di sole o di calore; per evitarli scegliere “bevande non gasate e zuccherate come spremute di frutta, the freddo e soprattutto acqua, in particolare quelle integrate con sali minerali”, ha concluso Belmontesi.

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IA per diagnosi tumore prostata, studio al Mauriziano di Torino

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L’Intelligenza Artificiale e la Realtà Aumentata come strumenti chiave nella diagnosi precoce e di precisione per il tumore della prostata. Nel reparto di Urologia dell’ospedale Mauriziano di Torino, diretta da Roberto Migliari, è in corso uno studio approvato dal Comitato Etico, volto a valutare l’accuratezza diagnostica di un software di IA applicato allo studio dei tumori prostatici tramite risonanza magnetica.

“Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso l’implementazione di tecnologie avanzate nella pratica clinica”, affermano dall’ospedale torinese. Un ulteriore sviluppo è rappresentato dall’utilizzo della Realtà Aumentata, che consente di trasformare le immagini della risonanza magnetica in ologrammi 3D, per offrire agli urologi la possibilità di visualizzare dettagliatamente l’area sospetta di tumore prima della biopsia, migliorando la precisione dell’intervento. Con sofisticati algoritmi, l’IA ottimizzerà i processi diagnostici, fornendo flussi di dati analizzati con precisione per una valutazione completa delle immagini.

“Grazie alla sua capacità di elaborare rapidamente e con precisione i dati, l’IA renderà la diagnosi più accurata e sicura”, aggiungono dal Mauriziano. L’IA ridurrà così i tempi di analisi delle risonanze magnetiche da ore a 10 minuti. Venerdì 8 novembre, al ‘Circolo del Design’ di Torino, si svolgerà la seconda edizione della masterclass ‘Biopsia prostatica trans perineale fusion’. Questo evento, coordinato da Roberto Migliari e da Alessandro Giacobbe, responsabile dell’Endoscopia e Biopsia prostatica. Durante la masterclass verranno discusse le recenti innovazioni nella diagnosi del tumore della prostata, con particolare attenzione all’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.

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Salute

Tachipirina e antidiabetici i medicinali più venduti in farmacia

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Tachipirina (nella foto imagoeconomica in evidenza) e farmaci antidiabete sono i medicinali più venduti nelle farmacie, che registrano un mercato in crescita con 428 milioni di confezioni vendute nel terzo trimestre 2024 (+3,2%) per un valore di 4,4 miliardi di euro (5,6%). E’ quanto emerge da un’analisi di Pharma Data Factory (Pdf) sulla base del 95% di farmacie monitorate e una rilevazione dei consumi reali di farmaci in Italia. Analizzando i primi 10 farmaci per sell-out a valori nel III trimestre 2024, al primo posto, come nelle precedenti rilevazioni, l’analgesico Tachipirina (69 milioni di euro contro 60,5 mln, +15%), seguito dall’antibiotico Augmentin (29 contro 32 mln, +10%), il vitaminico Dibase (31,4 contro 30,6 mln, -2,6%).

Al quarto posto l’antidiabetico orale Rybelsus (semaglutide, che promuove anche la perdita di peso, 29 mln contro 15, un aumento record dell’88%); seguono Enterogermina fermenti lattici (25 contro 27 mln, +8%), l’antiasma Foster (24 contro 25, +4%), Daflon antivaricosi (20,9 contro 24,6 +18%), l’anti-ansia Xanax (stabile a 23 mln di euro), Normix antibiotico intestinale (stabile a 22 mln) e Cardioaspirina (stabile a 21 mln). I due farmaci dalle performance più estreme sono stati dunque l’antidiabetico orale Rybelsus insieme a un altro antidiabetico orale cresciuto del 447% nella sua performance a valori, Trajenta (Linagliptin), che da 3,6 mln di euro di vendite nel III trimestre 2023 è passato a 20 milioni nel luglio-settembre 2024.

“Prosegue la crescita costante del mercato dei farmaci in farmacia – commenta Giorgio Cenciarelli, Ceo di Pdf – e continua anche la performance positiva delle terapie orali contro il diabete di tipo 2, con aumenti a valori in alcuni casi a tripla cifra. Il trend della nostra classifica alterna quindi ora prodotti ‘storici’ e brand molto conosciuti a terapie innovative contro le malattie croniche che hanno un peso molto significativo nel nostro Paese. Dalla farmacia passano dunque prodotti con una storia e un andamento ormai stabili, come anche nuovi farmaci per i quali il farmacista funge utilmente da supporto al paziente nella compliance alla terapia”.

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Salute

Podio quasi tutto italiano per le migliori protesi di gamba

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Le protesi di arto inferiore italiane trionfano al Cybathlon 2024, la competizione internazionale organizzata dal Politecnico Federale di Zurigo, nella quale aziende e centri di ricerca di tutto il mondo si sfidano a colpi di innovazioni tecnologiche. Il podio è quasi tutto italiano: sul primo gradino si colloca la protesi caratterizzata da ginocchio e caviglia bionici chiamata Omnia, sviluppata dal laboratorio congiunto Rehab Technologies di Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e Inail con il coordinamento di Matteo Laffranchi, mentre il secondo posto è stato vinto dal piede artificiale SoftFoot Pro, che si è aggiudicato anche il premio della giuria, messo a punto dall’Iit di Genova in collaborazione con l’Università di Pisa, sotto la guida di Antonio Bicchi.

La gara ha visto sfidarsi 67 team internazionali su percorsi a tempo progettati per testare i migliori dispositivi. Per la categoria delle protesi di gamba, hanno gareggiato 13 squadre provenienti, oltre che dall’Italia, da India, Belgio, Cile, Polonia, Taiwan, Svizzera, Sud Africa, Islanda e Regno Unito. Sia Andrea Modica, l’atleta che ha partecipato con Omnia, che Flavio Gaggero con SoftFoot Pro, sono riusciti a portare a termine 9 attività su 10 previste dal tracciato.

Siamo molto felici di questa vittoria, al Cybathlon abbiamo potuto dare una prima dimostrazione di come la protesi Omnia permetta alta versatilità e funzionalità anche in contesti difficili”, dichiara Laffranchi. “Il risultato raggiunto è una grande soddisfazione – aggiunge Emanuele Gruppioni, direttore tecnico area ricerca del Centro Protesi Inail – che evidenzia come questa sinergia sia in grado di promuovere un rapido sviluppo di alta tecnologia al servizio delle persone”.

La caratteristica principale di Omnia, che possiede due protesi motorizzate per il ginocchio e per la caviglia, è l’interazione tra questi due sistemi, che possono scambiarsi informazioni ottenute tramite i sensori integrati e regolare i parametri di conseguenza, per un funzionamento ottimale durante lo svolgimento delle diverse attività. La protesi, infatti, garantisce la fluidità dei movimenti, consentendo di camminare anche in pendenza, di salire e scendere gradini, di alzarsi o sedersi su una sedia, dando anche più comfort e stabilità. Il piede artificiale SoftFoot Pro, invece, è caratterizzato da un design unico a livello internazionale, in grado di deformarsi e adattarsi autonomamente agli ostacoli e ai diversi tipi di superficie, migliorando la naturalezza del passo e la stabilità anche su superfici non perfettamente lisce. “La nostra tecnologia innovativa riproduce le caratteristiche essenziali del piede umano”, commenta Manuel Catalano, team leader di SoftFoot Pro: “Siamo orgogliosi di esserci aggiudicati il secondo posto alla gara”.

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