Recep Tayyip Erdogan ha ammesso per la prima volta di poter essere in procinto di perdere il potere dopo vent’anni. Se domani uscirà sconfitto alle urne, ha assicurato che non ci saranno problemi e accetterà il risultato. “Siamo arrivati al potere in modo democratico. Se la mia nazione decide in modo diverso, faremo ciò che la democrazia ci chiede, considereremo legittimo qualsiasi risultato esca dalle urne”, ha detto il Sultano durante un programma televisivo trasmesso quasi a reti unificate. “Non ha nemmeno senso porsi questa domanda”, ha replicato a una giornalista che gli chiedeva come si sarebbe comportato in caso di sconfitta alle urne. Qualche dubbio però è legittimo.
Qualche ora prima dell’entrata in vigore del silenzio elettorale, nel tardo pomeriggio, è stato messo in custodia Kemal Ozkiraz, il fondatore della compagnia di sondaggi Avrasya che ha previsto la sconfitta del leader turco domani alle urne, un’ipotesi tra l’altro già anticipata dai dati dei più importanti istituti demoscopici del Paese nei giorni scorsi. E nonostante il divieto sulla propaganda elettorale, in serata il presidente turco è stato ripreso dalle telecamere quando si è recato per la preghiera del tramonto a Santa Sofia, l’edificio costruito come chiesa in epoca bizantina poi diventato moschea con la conquista ottomana di Costantinopoli, che Erdogan nel 2020 ha deciso di riaprire alla preghiera islamica dopo che il luogo era diventato un museo dal 1931. Il leader dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu ha scelto invece di chiudere la sua campagna elettorale andando ad omaggiare il padre della Repubblica di Turchia laica Mustafa Kemal Ataturk presso il mausoleo costruito in suo onore nella capitale Ankara.
Prima della preghiera a Santa Sofia, Erdogan ha tenuto il suo ultimo comizio a Kasimpasa, il quartiere popolare di Istanbul dove è nato e ha passato la sua infanzia. Acclamato da una folla di qualche migliaio di persone, il leader turco ha voluto ricordare nel suo discorso i servizi che ha contribuito a fornire al quartiere quando fu eletto sindaco di Istanbul negli anni ’90 e poi le varie iniziative che ha promosso prima come premier e poi da presidente della Repubblica, tra cui restauri di moschee, apertura di ospedali, scuole e centri culturali. Durante il comizio il leader ha ripetuto le promesse elettorali di queste settimane, tra cui aumenti di salario per gli impiegati pubblici e i lavoratori delle imprese statali e anche la fornitura di gas naturale gratuito per un anno per il riscaldamento delle case.
Mentre lo schermo sul palco mostrava la più grande nave da guerra turca, che è stata presentata al pubblico nelle scorse settimane, alcuni giovani tra la folla hanno gridato: “Siamo tutti i soldati di Recep Tayyip Erdogan”. Il leader turco nel suo comizio ha anche criticato il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, eletto con l’opposizione nel 2019, affermando che con le sue politiche in questi anni avrebbe portato la città sul Bosforo “indietro ai suoi giorni oscuri”. La folla che ha accolto Erdogan lanciando garofani rossi verso l’autobus su cui viaggiava il presidente era composta principalmente da anziani, mentre quasi tutte le donne erano velate. “Se vince l’opposizione non potremo più uscire di casa tranquille con il nostro velo e ci vieteranno di studiare all’università o entrare in parlamento”, ha detto una donna con l’hijab nero facendo riferimento ai divieti in vigore nell’era precedente ad Erdogan che l’attuale presidente turco ha contribuito a rimuovere. La maggior parte dei presenti dichiaravano di essere abitanti del quartiere e di aver conosciuto Erdogan quando era un ragazzo.
“Era il più diligente e il più bravo a recitare la preghiera”, ha testimoniato Celal ‘hoca’ Yilmaz, l’imam della moschea del quartiere che conobbe il giovane Erdogan e oggi era seduto su uno sgabello nei pressi del palco. “Certo che lo conosco. Abbiamo giocato assieme a calcio e devo ammettere che era più bravo di me”, diceva Ahmet, 59 anni, che si trovava in piazza a vendere bandiere con il volto di Erdogan circondato dallo stemma dell’Impero ottomano.