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“Emergenza”, il nuovo album del rapper fiorentino Filtro: intorno a noi tutto è peggiorato

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Il 24 febbraio è uscito “Emergenza” il nuovo album di Filtro, il rapper fiorentino ormai noto per i suoi testi particolarmente attenti alle numerose problematiche che affliggono quotidianamente la società di oggi con cui tre anni fa ho scambiato due chiacchere. Tre anni impegnativi in cui è cambiato il mondo. È arrivato il momento di un’altra chiacchierata.

Filtro è da tre anni che non ci si vede.

Si abbiamo avuto il covid e diverse cose nel mezzo, tra cui la guerra.

Dopo la pandemia e la guerra ci manca solo una cosa?

La pace?

Oltre a quella, gli alieni. Pandemia. Guerra. Alieni. Quelli cattivi di Visitors, serie degli anni 80 dove i rettiliani si cibavano degli umani. Ti consiglio di ritrovare la serie da qualche parte su you tube. Detto questo passiamo al titolo dell’album che per fortuna hai fatto: Emergenza. In questo momento c’è bisogno del rap, del sano  rap old school.

Emergenza è un titolo abbastanza pesante. Mi volevo distinguere dal resto dei rapper e dei trapper che, non tutti, affrontano spesso i soliti temi. Troppi cloni a giro insomma. Al titolo ed al disco ci ho lavorato insieme ad Alessandro Viligiardi . Perché Emergenza, mi sono guardato un attimo intorno e ho voluto raccontare in un concept album che manda un messaggio chiaro sul mondo che ci circonda.

Da quello che ho sentito mi ha colpito un suono ancora più corposo rispetto ai lavori precedenti, molto old school influenzato da alcuni big, e non è un male, ma nello stesso tempo riesci a comunicare bene in modo pure leggero anche le inquietudini che in questo momento stiamo vivendo. Nonostante io sia più grande di te, potrei essere tuo padre, non ti nego la mia fase di scoglionamento per la fase che stiamo vivendo. L’altra volta ci eravamo lasciati con una idea di futuro…

Noi pensavamo al meglio e invece siamo andati veramente giù.

Ci prende male.

È veramente peggiorato tutto sì… Nel mio quartiere questa atmosfera plumbea si sente anche se non in modo diverso rispetto alle altre parti. La crisi è totale sia locale che nazionale sia sociale che politica. Il rap in questo caso è una valvola di sfogo.

Il rap può ancora salvare il mondo?

Molte persone si le può salvare il mondo non penso.

Cosa è il rap per te oggi?

Il rap permette l’espressione senza  filtri, sono un filtro senza filtri appunto.  Il rap rimane uno strumento bello forte con i mezzi che abbiamo nel 2023 anche tramite la tecnologia ed i social che ti possono far arrivare in tutto il mondo. 

A questo punto non si può che concludere. Lo sai che il tuo album mi sembra un filtro fotografico per come tratti le questioni tramite la tua visuale… Ti comunico che la Fondazione Caponnetto per i temi che tratti ti premierà. La scolarizzazione che tratti nell’album è un tema importante in questo momento storico.

Grazie di cuore. 

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Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Studenti bocciati con il 5 e multe a chi aggredisce prof

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Dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle scuole medie fino alle multe per aggressioni al personale scolastico. Via libera del Senato al disegno di legge messo a punto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il provvedimento, che ora deve passare alla Camera, prevede una serie di novità. Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Il giudizio sintetico sul comportamento rimarrà, dunque, solamente per i bambini della scuola primaria. Per tutti gli altri ci sarà il voto espresso in decimi e farà media con le altre materie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà automaticamente bocciati.

L’insufficienza si può ottenere per mancanze disciplinari gravi e reiterate avvenute nel corso di tutto l’anno scolastico. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. Il vero spartiacque per gli studenti delle superiori, specie in ottica diploma, è però l’8 in condotta. Se non si supera questa soglia si possono perdere fino a 3 punti di credito scolastico, punteggio che va a confluire direttamente nel voto di Maturità. Anche le sospensioni cambieranno.

Non ci sarà più l’allontanamento da scuola e lo studente dovrà partecipare ad attività scolastiche di riflessione e a una verifica finale da sottoporre al consiglio di classe. Il tenore della punizione dipenderà dalla durata della sospensione. Chi avrà più di due giorni dovrà partecipare ad “attività di cittadinanza solidale” in strutture convenzionate. Per il ministro Valditara si tratta di “un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti”. “A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive – ha detto il ministro – io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti”.

Il provvedimento introduce anche multe per i reati commessi ai danni di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell’esercizio delle sue funzioni. La somma varia dai 500 ai 10.000 mila euro “a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”. “È anche importante – ha sottolineato Valditara – che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare”.

E sempre il ministro ha annunciato oggi, rispondendo a un question time alla Camera, che è allo studio una normativa che riguarderà le chiusure scolastiche per festività religiose. “La norma che stiamo studiando è molto semplice – ha detto – non consentire la chiusura delle scuole in occasione di festività religiose o nazionali non riconosciute dallo Stato italiano. Ovviamente senza nessuna discriminazione nei confronti dei ragazzi che vogliano invece festeggiare quelle determinate ricorrenze, che saranno giustificati se rimarranno a casa”.

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