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Cronache

Emergenza coronavirus, bomba sociale per chi non ha soldi per mangiare

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L’emergenza sanitaria comincia a diventare una ‘bomba’ sociale per quel pezzo d’Italia che gia’ faticava ad arrivare a fine mese. Con il venire meno dei piccoli lavori, spesso in nero, e delle mense scolastiche che comunque assicuravano almeno ai bambini un pasto al giorno, le famiglie bussano ancora di piu’ alle porte degli enti caritativi. Il Banco Alimentare e’ sommerso da mail e telefonate per le situazioni piu’ disperate. Bussano alla porta anche i Comuni per aiutare i loro concittadini. Il Banco stima che le richieste in questi giorni sono aumentate mediamente del 20%, con punte anche del 40% in alcune Regioni come la Campania. Il problema e’ stato anche evidenziato oggi dal Papa. Cominciano gia’ a farsi sentire “alcune conseguenze della pandemia, una di queste e’ la fame”, ha sottolineato nella messa mattutina a Santa Marta, invitando a pregare “per le famiglie che cominciano a sentire il bisogno a causa della pandemia”. Dal governo italiano e’ la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova a dire che “bisogna provvedere subito a un coordinamento per l’assistenza alimentare agli indigenti”. E per fare fronte a questa emergenza, anche dopo l’assalto al supermercato di Palermo, sarebbe in arrivo una ordinanza della Protezione Civile per dare piu’ risorse ai Comuni per finanziare le iniziative di solidarieta’ alimentare. Il ‘Cura Italia’ gia’ prevede 50 milioni di euro per l’assistenza alimentare alle persone piu’ indigenti. “Ci arrivano nuove domande di aiuto, per esempio anche dai sindaci, soprattutto dai Comuni del Sud. Ci aspettiamo una esplosione del bisogno”, sottolinea il presidente della Fondazione Banco Alimentare Giovanni Bruno. Il Banco gia’ normalmente assiste attraverso 21 banchi regionali e circa 7500 strutture oltre un milione e mezzo di poveri ogni giorno. Le richieste di cibo stanno aumentando in tutta Italia da chi e’ gia’ assistito ma aumentano anche le nuove richieste. Se nel Lazio la situazione ancora ‘tiene’, con un aumento di domanda del 2-5%, in Sicilia gia’ oggi c’e’ un 10% di richieste in piu’ e in Abruzzo un +20%. Ma si tratta solo di stime provvisorie. La paura e’ che questa emergenza potrebbe diventare socialmente piu’ dirompente di quella sanitaria. Per questo il Banco si appellera’ alle aziende alimentari per donazioni straordinarie di prodotti alimentari. La Coldiretti dal canto suo stima che sono 2,7 milioni le persone in Italia, che con l’emergenza coronavirus e perdita di opportunita’ di lavoro anche occasionale, sono costrette a chiedere aiuto alle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari per mangiare. Nel cuore dell’emergenza coronavirus, in Lombardia, prosegue il sostegno della Caritas ambrosiana a favore di chi e’ nel bisogno, soprattutto di chi a causa della pandemia ha perso il lavoro. Sono in piena attivita’ gli otto empori diocesani che registrano un incremento del 30% dei generi alimentari richiesti e del 25% delle persone che domandano di poter fare la spesa gratuitamente. Il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, racconta ai media vaticani che ci sono “persone che fanno davvero fatica ad andare al supermercato e riempire il carrello, che hanno bisogno di un aiuto e quindi si affacciano alla Caritas, gente che magari prima non l’aveva mai fatto”. La crisi e il bisogno ormai sono entrati anche dentro i conventi: ci sono “ordini religiosi o monasteri che – racconta ancora il direttore di Caritas Ambrosiana – sono rimasti privi della vendita dei prodotti che producevano e si sono trovati a chiedere aiuto alla Caritas per superare queste settimane”.

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Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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