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Elisa Isoardi, il ritorno in Rai con “Bar centrale” e il sogno Sanremo: “Sono sposata con la Rai da 20 anni”

Elisa Isoardi si racconta: il nuovo programma su Rai 1, il ricordo di Franco Di Mare, il sogno Sanremo, le foto a letto con Salvini, la fede, la famiglia e gli anni in Rai.

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Elisa Isoardi, il ritorno in Rai con “Bar centrale” e il sogno Sanremo: “Sono sposata con la Rai da 20 anni”

Una vita tra televisione, famiglia, memoria e spiritualità. Elisa Isoardi si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera, ripercorrendo carriera, radici, affetti, sogni e dolori. Dalla nuova avventura su Rai 1 al ricordo del suo mentore Franco Di Mare, fino alla passione giovanile per la messa e il desiderio, mai nascosto, di condurre un giorno il Festival di Sanremo.

Il ricordo di Franco Di Mare e la scoperta “ante-litteram” di Leone XIV

Il 17 maggio, giorno dell’anniversario della morte di Franco Di Mare, Isoardi riceve un video del passato: un giovane Leone XIV, futuro Papa, ospite a Uno Mattina. «Era venuto col saio, non era ancora nemmeno vescovo. Vederlo quel giorno, un anno esatto dopo la scomparsa di Franco, è stato un segnale fortissimo. Come un regalo da lassù».

Con Di Mare, Elisa ha condiviso due anni di formazione: «Mi ha insegnato il rispetto per il pubblico, l’attenzione ai dettagli, il rigore. Quando ho scoperto della sua malattia da Fazio, ci sono rimasta malissimo. Gli scrissi su WhatsApp e rispose con un cuore».

Il ritorno in Rai con “Bar centrale”: notizie e voci dai circoli italiani

Da ottobre tornerà ogni sabato su Rai 1 con un programma tutto suo: Bar centrale. Un talk “di paese” in cui notizie e attualità si mescoleranno alle opinioni della gente comune, raccolte in bar e circoli. «Il contatto col pubblico l’ho imparato da mia nonna. Il programma sarà un ponte tra le notizie e chi le vive sulla pelle».

La bambina che voleva fare il prete e rubò un breviario

Nata a Monterosso Grana, piccolo paese del Cuneese, Isoardi racconta un’infanzia segnata dalla fede e dalla fantasia: «Volevo fare il prete. A sei anni non arrivavo all’altare, così recitavo il rosario con le parrocchiane. A 11 anni officiavo già la mia “messa” con ostie fatte con la mollica del pane. Quando il prete suonò il citofono per riprendersi il breviario rubato, mia nonna gli disse: “Sì, salga, ma la messa non è ancora finita”».

Famiglia, Miss Italia e il trasferimento a Roma

Figlia di una madre giovanissima e coraggiosa, Irma, sposata a 15 anni, separata a 21 e capace di mandare avanti tre lavori per crescere i figli, Elisa ne parla con ammirazione: «Mi ha trasmesso la fame di riuscire. È una donna fortissima». A 14 anni vince Miss Fragola, poi Miss Muretto e partecipa a Miss Italia. Ma non dimentica gli studi: torna a casa con due diplomi, geometra e attrice.

Vita privata e amori: “Ho sbagliato, ma sono passati sette anni…”

Oggi è legata allo chef Ernesto Iaccarino, ma preferisce non parlarne troppo: «Vivo un periodo sereno, ma non voglio che distragga dal mio lavoro». Torna anche sul caso Salvini, la celebre foto a letto su Instagram nel 2018: «Volevo solo raccontare la mia verità. Ho sbagliato, chiedo scusa, ma ormai quel reato è prescritto».

Sanremo e il culto della Rai: “Sono aziendalista dentro”

Isoardi si definisce “sposata con la Rai”, dove lavora da 20 anni. Sogna Sanremo, considera Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi i suoi modelli e confessa che l’unico programma che non rifarebbe è L’Isola dei Famosi: «Mi sembrava un tradimento verso la Rai».

Social, fan club e il no alla pubblicità

Nonostante i 650mila follower su Instagram, Elisa rifiuta le sponsorizzazioni: «Mi sembra deontologicamente scorretto, anche se non sono giornalista. Non ci guadagno nulla, ma va bene così». E racconta del suo fan club e di un video ritrovato in cui cantava con Lucio Dalla: «Avevo tanta ansia, ma anche una grande incoscienza».

Un futuro tra pubblico, spiritualità e racconti italiani

Tra gli incontri più emozionanti della carriera cita Lech Walesa e Daniel Goleman, e ricorda con affetto Raffaella Carrà, che la definì “brava, carina, con garbo e grazia”. Con Linea Verde ha girato il mondo, ma resta legata all’Italia dei piccoli borghi, delle madri forti e delle messe di campagna. E sogna ancora una Rai che racconti il Paese senza filtri, partendo da un bar.

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Boom di semaglutide in Italia: la nuova mania dimagrante che preoccupa medici e autorità

Cresce in Italia l’uso improprio della semaglutide per dimagrire: vendite in aumento, moda clandestina tra politici e VIP, rischi seri e mercato nero in espansione.

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I dati dell’Agenzia Italiana del Farmaco rivelano un aumento del 78,7% nelle vendite “in ricetta bianca” della semaglutide e di farmaci analoghi. È un incremento che riguarda soprattutto persone senza diagnosi di diabete o obesità, segno di una diffusione legata alla moda del dimagrimento rapido più che a reali esigenze cliniche.

Un fenomeno che corre nei palazzi del potere

Il ricorso ai GLP-1 non riguarda solo il mondo dello spettacolo. Anche in politica, la diffusione è significativa. Alcuni esponenti utilizzano questi farmaci per motivi medici, altri — secondo testimonianze raccolte — per ragioni estetiche, pur senza dichiararlo pubblicamente. Rimane un tema sensibile che richiede prudenza e trasparenza nella prescrizione.

La spinta dei VIP e dei personaggi influenti

La popolarità dei GLP-1 è cresciuta grazie alla testimonianza di personaggi internazionali che hanno attribuito a questi farmaci dimagrimenti rapidi e visibili. In un contesto sociale che premia la forma fisica, questi prodotti sono diventati un simbolo di status e un presunto alleato contro la fame nervosa, soprattutto tra chi vive sotto forte pressione professionale.

Costi elevati e mercato privato in espansione

Secondo il rapporto Aifa, nel 2024 la spesa privata ha raggiunto oltre 55 milioni di euro per la semaglutide e 13 milioniper la liraglutide. Si tratta di cifre che confermano un ricorso esteso al trattamento al di fuori dei canali del Servizio sanitario nazionale.

L’allarme dei medici: tra moda e rischi reali

Gli specialisti ricordano che questi farmaci devono essere prescritti solo in casi specifici e monitorati con attenzione. Gli usi non giustificati espongono a rischi seri, soprattutto se si ricorre a prodotti acquistati al di fuori dei canali ufficiali.

Il pericolo crescente del mercato nero

Il costo elevato e le limitazioni di legge stanno alimentando un mercato clandestino online, dove circolano imitazioni prive di principi attivi o contenenti sostanze dannose. Recenti episodi, tra cui il caso di una giovane finita in coma dopo aver utilizzato un prodotto falso, mostrano la gravità del fenomeno.

Una moda che diventa ossessione

Il ricorso ai GLP-1 sta assumendo i contorni di una tendenza sociale in cui il dimagrimento rapido viene idealizzato. Ma la leggerezza con cui il fenomeno si sta diffondendo nasconde rischi sanitari concreti e una falsa promessa: dimagrire facilmente non significa farlo in sicurezza.

(Questo articolo tratta temi delicati come la salute delle persone, nutrizione, farmaci. Quello che possiamo aggiungere come avvertenza è che qualunque discorso relativo alla salute delle persone è una questione talmente seria e importante che necessità sempre di consigli medici e non giornalistici) 

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Economia

Euro digitale vs stablecoin Usa: la sfida tra Bce, Apple e Big Tech per il futuro dei pagamenti

L’Europa accelera sull’euro digitale mentre gli Usa puntano sulle stablecoin: la sfida tra Bce, Big Tech e amministrazione Trump ridisegna il futuro dei pagamenti digitali.

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L’amministrazione Trump ha concentrato la sua strategia sulle stablecoin ancorate al dollaro, con il timore europeo che Amazon, Facebook o altre piattaforme Usa possano diventare la porta d’ingresso per una diffusione massiccia degli asset crypto in Europa.
Secondo una fonte finanziaria, il negoziato transatlantico appare fragile: «è come costruire una casa sulle sabbie mobili», viene spiegato, viste le posizioni volubili della controparte americana.

La risposta europea: l’euro digitale entro il 2029

La Bce corre contro il tempo per lanciare entro il 2029 l’euro digitale, uno strumento pensato per:

  • mantenere una moneta pubblica contro l’offensiva delle stablecoin;

  • ridurre la dipendenza dalle carte di credito statunitensi;

  • frenare l’espansione di PayPal, Apple Pay e Big Tech nei pagamenti europei.

L’euro digitale avrà due modalità d’uso:

  1. App su smartphone

  2. Card fisica, simile a una carta di credito

Sarà denaro vero, un “contante dematerializzato” con due tasche: una online e una offline, la seconda costruita su token conservati fisicamente nel telefono, trasferibili avvicinando due dispositivi e garantendo anonimato totale.

Apple nel mirino: la battaglia sull’antenna NFC

Per i pagamenti offline la Bce punta tutto sull’antenna NFC del telefono, ma su iPhone l’accesso al secure element è sempre stato chiuso.
La bozza legislativa europea prevede che tutti i produttori, quindi anche Apple, debbano aprire l’hardware necessario all’euro digitale.

Il Digital Markets Act ha definito Apple un gatekeeper, permettendo alla Commissione europea di imporre l’apertura dell’NFC. In caso contrario, Cupertino rischierebbe persino l’accesso al mercato europeo, che vale il 35% della sua presenza globale.

Le tensioni strategiche

La partita è delicata su entrambi i fronti:

  • Per gli Usa, le stablecoin sono un vettore geopolitico del dollaro.

  • Per l’Europa, l’euro digitale è un argine alla penetrazione americana nei pagamenti.

  • Per Apple, aprire l’ecosistema significa cedere un vantaggio competitivo, ma l’App Store potrebbe guadagnare dai servizi collegati all’euro digitale.

Il confronto si annuncia lungo e complesso, con la Bce determinata a non farsi superare dai colossi tech e dalle mosse di Washington.

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La Lega chiede di cancellare l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi

La Lega presenta un emendamento per sopprimere l’aumento della cedolare secca dal 21 al 26% sugli affitti brevi. Copertura prevista: aumento dell’Irap per banche e assicurazioni.

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La Lega punta a sopprimere l’articolo 7 della manovra, quello che prevede l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21 al 26%. La proposta arriva attraverso un emendamento alla legge di bilancio, presentato con prima firma del capogruppo Massimiliano Romeo.

La proposta di modifica e la copertura economica

Nel testo dell’emendamento, il Carroccio indica una copertura alternativa: aumentare ulteriormente l’Irap per banche e assicurazioni, già ritoccata dalla manovra. L’incremento dell’aliquota, secondo la proposta, passerebbe da 2 a 2,5 punti percentuali.

Il nodo politico

L’intervento apre un fronte dentro la maggioranza sul tema degli affitti brevi, uno dei dossier più sensibili della manovra. La Lega rivendica così una linea netta in difesa dei proprietari e del settore turistico, opponendosi alla stretta fiscale contenuta nel testo del governo.

Prossimi passaggi

La discussione sull’emendamento entrerà nel vivo nei lavori parlamentari sulla legge di bilancio, dove si capirà se la proposta leghista troverà sponda negli alleati o se resterà una battaglia di bandiera.

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