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Effetto Coronavirus, Los Angeles e New York chiuse: Biden e Sanders marciano uniti contro Trump

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New York chiude per l’emergenza coronavirus. Da oggi niente scuole, bar, ristoranti, cinema, tetri, locali notturni. Si potra’ solo ordinare del cibo da asporto o da casa. Misure simili per Los Angeles. E mentre il vicepresidente americano Mike Pence annuncia una stretta a livello federale per le prossime ore, sono gia’ una decina gli stati Usa che hanno adottato misure drastiche per il contenimento dei contagi, che in tutto il Paese hanno superato ampiamente i 3.400 casi con 65 morti. Intanto, dopo il coprifuoco per le spiagge di Miami, si spengono anche le luci di Las Vegas, con tutti i principali casino’ che da domani chiuderanno i battenti per almeno due settimane.

Bernie Sanders

La drammatica accelerazione del giro di vite in tutta l’America arriva mentre e’ in corso il duello tv tra i due candidati democratici rimasti in gara per la presidenza, Joe Biden e Bernie Sanders. “La campagna Usa 2020 e’ finita. Parte la campagna del cornavirus”, titolava ieri il New York Times. E il confronto tra i due ne e’ stata la piu’ chiara conferma, con il tema dell’emergenza sanitaria, ma anche economica, che ha di fatto oscurato le agende elettorali dei due candidati. Entrambi uniti nel condannare la risposta data dall’amministrazione Trump, accusata prima di aver minimizzato, adesso di non fare ancora abbastanza. “Siamo in guerra. Questa e’ una emergenza piu’ grande di noi”, ha detto Biden, accusando il presidente Usa di aver sottovalutato la situazione e chiedendo come Sanders l’immediata mobilitazione del’esercito.

Donald Trump. Atteso il suo discorso al Paese dopo gli attacchi iraniani

“Trump sta minando e indebolendo la posizione di medici e scienziati che cercano di aiutare il popolo americano”, ha affermato il senatore progressista. Poi i due litigano su qual’e’ il sistema sanitario ideale per sconfiggere una pandemia del genere. E nel respingere la proposta di Sanders del Medicare for all, vale a dire l’assistenza sanitaria gratuita per tutti, Biden fa l’esempio del nostro Paese: “L’Italia ha un sistema sanitario universale e non ha funzionato per evitare la pandemia”, ha affermato l’ex vicepresidente. Non la pensa cosi’ Sanders: “L’assenza di un sistema sanitario universale e centralizzato rende piu’ difficile rispondere a queste crisi”, ha replicato il senatore, per il quale l’attuale crisi dimostra proprio come sia necessario passare a un sistema sanitario universale come in Italia e in altri Paesi europei.

Kamala Harris

Il dibattito e’ a porte chiuse, segno dei tempi, e i due candidati sistemati nello studio della Cnn a distanza di sicurezza, anticontagio, si salutano senza stretta di mano ma toccandosi con i gomiti. L’ex vicepresidente ha quindi formalizzato che, se ricevera’ la nomination, scegliera’ una donna come candidata vicepresidente. In pole position la senatrice di origini asiatiche e afroamericane Kamala Harris. “Molto probabilmente lo faro’ anch’io”, ha detto Bernie Sanders, “la mia intenzione e’ muovermi in questa direzione, ma la cosa piu’ importante per me e’ scegliere una personalita’ progressista”.

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L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

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Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

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Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

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C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

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Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

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Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

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