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Economist, è Vienna la città più gradevole del mondo

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Vienna e’ al primo posto nella classifica delle citta’ piu’ piacevoli del mondo, come nel 2018 e nel 2019, secondo una classifica pubblicata giovedi’ da cui e’ esclusa Kiev, colpita dall’assalto russo, mentre Mosca crolla e Bruxelles appare al 24/o posto. La capitale austriaca si colloca per la terza volta ai vertici di questo indice mondiale prodotto dall”Economist Intelligence Unit’, l’unita’ di ricerca e analisi affiliata al settimanale inglese The Economist. Vienna e’ la prima citta’ europea e segue la citta’ neozelandese di Auckland, che ha perso 33 posti a causa dell’estensione dei confinamenti sanitari. Gli esperti hanno premiato la stabilita’ di Vienna, la sua offerta educativa e medica, nonche’ la qualita’ delle sue infrastrutture con il punteggio massimo di 100 su 100. L’Europa domina ampiamente la top 10 con sei citta’, tra cui Copenaghen e Zurigo, che completano il podio dietro Vienna, e Ginevra. Il Canada e’ ben rappresentato con tre citta’: Calgary (3a pari), Vancouver (5a) e Toronto (8a). Parigi appare al 19/o posto, 23 posti in piu’ rispetto al 2021. Bruxelles appare al 24/o posto, appena dietro Montreal (23/a). Londra ha chiuso al 33/o posto mentre Barcellona e’ appena 35/a, otto posti davanti a Madrid (43/a). Tra gli altri luoghi segnalati, Milano e’ al 49/o posto, New York al 51/o e Pechino al 71/o . Per far parte di questo panel, la citta’ deve essere considerata una “destinazione d’affari”, ovvero un centro economico e finanziario, oppure essere richiesta dai clienti. Beirut, gravemente colpita dall’esplosione di un porto nel 2020 e capitale di un Libano in preda a una forte instabilita’ politica, non vi compare. Esclusa Kiev dalla classifica a causa della guerra, Mosca crolla all’ 80/o posto) perdendo quindici posizioni.

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Zelensky ringrazia il Senato americano: un aiuto vitale

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato il Senato americano per aver approvato 61 miliardi di dollari in aiuti militari ed economici al suo Paese. “Sono grato al Senato degli Stati Uniti per aver approvato un aiuto vitale per l’Ucraina”, ha scritto Zelensky sui social media poco dopo l’ok al massiccio pacchetto di aiuti per Kiev.

“Ringrazio il leader della maggioranza Chuck Schumer e il leader repubblicano Mitch McConnell per la loro forte leadership nel portare avanti questa legislazione bipartisan, così come tutti i senatori degli Stati Uniti su entrambi i lati della navata che hanno votato a favore”, ha continuato il presidente ucraino. “Apprezzo ugualmente il sostegno del presidente Biden e non vedo l’ora che il disegno di legge venga firmato presto e che il prossimo pacchetto di aiuti militari corrisponda alla risolutezza che vedo sempre nei nostri negoziati”, ha aggiunto Zelensky. “Le capacità a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea dell’Ucraina sono strumenti fondamentali per ripristinare prima la pace giusta”, secondo il presidente. Gli Stati Uniti sono stati il principale sostenitore militare di Kiev nella sua guerra contro la Russia, ma il nuovo pacchetto di aiuti che include forniture militari vitali era rimasto bloccato per mesi al Congresso americano. L’esercito ucraino si trova ad affrontare una grave carenza di armi e di nuove reclute, mentre Mosca esercita una pressione costante da est.

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Mosca, annullata la marcia della Vittoria

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Mosca e altre città russe hanno annullato la marcia della Vittoria del 9 maggio per ragioni di sicurezza. Lo ha riferito la Tass citando la co-presidente del quartier generale del movimento Elena Tsunayeva. “A causa delle minacce esistenti alla pubblica sicurezza, il quartier generale del Reggimento Immortale russo ha deciso di annullare la marcia del Reggimento Immortale del 2024”, ha spiegato Tsunayeva in conferenza stampa aggiungendo che quest’anno i festeggiamenti del 9 maggio assumeranno la forma di altri eventi.

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Cina: infondate le accuse Usa di supporto militare a Mosca

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La Cina ha definito “infondate le accuse degli Usa sul sostegno militare” di Pechino alla Russia, impegnata nella sua guerra contro l’Ucraina. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell’imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Gli Stati Uniti, ha aggiunto Wang nel briefing quotidiano, “hanno presentato una legge sugli aiuti su larga scala per l’Ucraina, lanciando allo stesso tempo accuse infondate contro il normale commercio tra Cina e Russia. Questo tipo di approccio è estremamente ipocrita e del tutto irresponsabile, e la Cina vi si oppone con fermezza”. Sulla questione ucraina, “la Cina ha sempre mantenuto una posizione obiettiva e giusta, ha sostenuto attivamente i colloqui di pace e ha spinto per la soluzione politica”, ha rincarato Wang, per il quale Pechino “implementa costantemente le normative sull’esportazione di beni a duplice uso.

La Cina non è né artefice né parte della crisi ucraina e non ha mai gettato benzina sul fuoco e per questo con accetteremo che altri scarichino la responsabilità o diano la colpa a noi”. Negli ultimi anni, in particolare dall’aggressione di Mosca all’Ucraina di febbraio 2022, Cina e Russia hanno intensificato la cooperazione economica e i contatti diplomatici, portando la loro partnership strategica a livelli elevati, mai raggiunti prima. Pechino ha rivendicato un ruolo neutrale nel conflitto ucraino, ma evitato condanne di Mosca e ha offerto sostegno diplomatico ed economico, facendo schizzare l’interscambio commerciale nel 2023 al record di 240 miliardi di dollari.

Prima dell’imminente visita in Cina del 24-26 aprile, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che Pechino sta indirettamente alimentando la guerra in Ucraina con la fornitura di componenti a Mosca usati per espandere le sue capacità militari. “Quando si tratta della base industriale della difesa russa, il principale contributore in questo momento è la Cina”, ha detto Blinken venerdì, dopo l’incontro ministeriale del G7 a Capri, aggiungendo che ciò “permette alla Russia di continuare l’aggressione contro l’Ucraina”.

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