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Ecomostro davanti a Tavolara per le nozze del principe Al Hussein bin Abdullah II, erede al trono di Giordania

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Un pugno allo stomaco. Di più. Uno sfregio nel cuore dell’Area marina protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo. Un gigantesco gazebo in tubolari d’acciaio, alto oltre 10 metri, lungo almeno 50 e largo una trentina, è comparso dall’oggi al domani nel piccolo eden di Cala Finanza, angolo del litorale di Loiri Porto San Paolo, a sud di Olbia e della dorata Costa Smeralda. La struttura, chiusa fronte mare con una vetrata con vista sulle isole parco di Tavolara, Molara e Cavalli, e isolata sugli altri lati con pannelli bianchi, è stata montata a corredo dell’esclusiva tenuta di Villa Joy – residenza per miliardari immersa nella macchia mediterranea con una villa padronale, due dependance, campo da tennis, area eliporto, molo e due spiaggette private – presa in affitto per festeggiare con un party che si terrà il 10 giugno, le nozze del principe Al Hussein bin Abdullah II, erede al trono di Giordania, con la discendente della famiglia reale saudita Rajwa Khaled bin Musaed bin Saif bib Abduklaziz Al Saif.

A sollevare dubbi sulla liceità del mega gazebo sono stati gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico, che hanno depositato una richiesta di accesso agli atti a Comune e Soprintendenza, e inviato una segnalazione anche alle forze dell’ordine e alla Procura di Tempio Pausania. “Resto sempre affascinato da come le autorità locali siano sorprese dal sorgere di certe strutture in aree vincolate. Da parte nostra vogliamo capire se siano state eseguite le necessarie verifiche ambientali”, commenta il portavoce dell’associazione Stefano Deliperi.

“Nella zona dove è sorto il gazebo principesco – spiega – le leggi in vigore stabiliscono un vincolo paesaggistico e uno specifico vincolo di conservazione integrale a tutela della fascia dei 300 metri dalla battigia marina”. Questa mattina, dopo il sollecito degli ecologisti e un articolo in prima pagina sul Corriere della Sera, gli agenti della Municipale hanno fatto un sopralluogo a Villa Joy, per verificare eventuali abusi.

“L’ufficio tecnico del Comune e la Polizia locale erano già stati informati ma solo del matrimonio – spiega il sindaco di Loiri Francesco Lai – L’unica autorizzazione richiesta riguardava l’occupazione di suolo pubblico per poter utilizzare un vicino parcheggio, ma è stata negata perché l’area è a disposizione dei cittadini. Ora stiamo aspettando gli esiti degli accertamenti effettuati perché parrebbe che per strutture temporanee di questo tipo, abbiamo appurato che non c’è un centimetro di cenmento, non ci sia bisogno di autorizzazioni. Di certo posso dire che saremo ligi affinché la struttura sia rimossa subito dopo l’evento”, assicura il primo cittadino. A vigilare saranno soprattutto gli ambientalisti del Grig, che non hanno alcuna intenzione di abbassare la guardia. “Su Tavolara abbiamo già in corso, come parte civile, un processo per un abuso edilizio sull’isola, da noi denunciato – ricorda Deliperi – Se sarà il caso, anche questa volta siamo pronti a intraprendere le vie legali necessarie a far rispettare le regole che tutelano l’ambiente”.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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