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Cronache

Ecco la “Zoom-bulella”, la tombola napoletana ai tempi del Covid inventata da Amedeo Colella

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Amedeo Colella, scrittore e umorista napoletano, lancia la Zoom-bulella, la tombola virtuale per stare insieme e onorare la tradizione napoletana nel pieno rispetto delle norme di distanziamento. 

“L’iniziativa è nata da una idea condivisa con Alan De Luca e Lino D’Angiò – spiega Colella -; in passato con Alan abbiamo realizzato delle tombole musicali, in cui alcuni numeri estratti andavano indovinati ascoltando una canzone. A Natale almeno una partita di tombola è d’obbligo, va fatta per devozione. Non potendo dare vita alle classiche grandi riunioni familiari, giocheremo a distanza, ricorrendo a Zoom, una piattaforma che in questi mesi di pandemia ha mostrato tutta la sua utilità”. 

Ogni incontro sarà destinato ai membri di un’associazione di volontariato. “Ad oggi hanno già aderito il CRAL Monte Paschi di Siena e i Rotary di Napoli, Orbetello e Sessa Aurunca. Se altre associazioni sono interessate, possono contattarmi su Facebook e possiamo organizzare altri appuntamenti. La partecipazione è gratuita, le associazioni potranno mettere in palio dei loro premi, io regalerò dei miei libri ai vincitori. Per ragioni di comodità, dato il numero elevato di partecipanti, premieremo solo la tombola”, chiarisce l’autore napoletano.

Ma l’obiettivo principale dell’evento non è legato ai premi, ma è quello di valorizzare la cultura napoletana legata al gioco della tombola, divulgando aneddoti e curiosità sui numeri estratti dal panaro. “Prima di iniziare a giocare racconterò la storia della tombola napoletana. Poi, su alcuni dei numeri che saranno estratti durante il gioco, racconterò una storia, un paraustiello divertente. Qualche esempio: al 23 spiegherò perché a Napoli uno scemo è ‘nu mamozio; al 50, ‘o ppane, racconterò la storia del pane cafone napoletano. Il 10 sono ‘e fasule, i fagioli, ma in questo caso non potremo non parlare del grande Diego Armando Maradona. Per il numero 66, ‘e doie zitelle, rievocheremo invece San Raffaele, il santo protettore delle zitelle, e così via”. 

L’obiettivo di Colella, dopo aver testato il funzionamento della formula della tombola virtuale, è quello di dar vita alla più grande tombola del mondo. “Fra Natale e Capodanno, stiamo cercando di organizzare una tombola da Guiness dei Primati, io De Luca e D’Angiò vorremmo avere cinquecento persone connesse, stiamo ancora studiando come fare, ma sarebbe bello che l’impossibilità di giocare a causa del Covid sia lo spunto per dare vita alla più grande tombola virtuale al mondo”. Colella si augura però che questa sia “la prima e l’ultima volta che ricorriamo a questi strumenti: la bellezza della tombola e dei nostri giochi tradizionali sta nella convivialità e nella gioia del trascorrere insieme le giornate di festa”. 

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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