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Cronache

È morto Toni Santagata

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Toni Santagata se n’e’ andato all’improvviso a 85 anni lasciando il ricordo di una carriera singolare, sempre in bilico tra cabaret, canzone popolaresca, intrattenimento senza pretese intellettuali. Anche lui faceva parte della nutritissima rappresentanza pugliese protagonista della canzone e dello spettacolo: era nato nel 1935 a Sant’Agata di Puglia e il suo nome all’anagrafe era Antonio Morese. Come tanti suoi colleghi e conterranei si era trasferito gia’ negli anni ’50 a Roma dove aveva cominciato ad esibirsi nei cabaret – e’ stato tra i primi a farlo in pugliese – e anche al leggendario Folkstudio. I suoi titoli piu’ famosi li ha scritti all’inizio della carriera, a cominciare da “Quant’e’ bello lu primm’ammore” (firmato insieme a Tata Giacobetti), canzone apparentemente innocua ma molto audace per l’epoca visto che parla di tradimenti e corna appese, “La zita” e “Li strascinete”, quest’ultimo costruito sulla melodia di “When The Saints Go Marchin’In”, omaggi evidenti, con la chiave umoristica del cabarettista, al rapporto tra il popolo, il cibo e la fame. Un altro suo successo degli anni ’70, “Lu maritiello”, racconta la storia di un marito col vizio del bere che cerca il perdono della moglie. La sua verve comica (e’ stato anche protagonista al Derby di Milano nei suoi anni d’oro) e il suo modo cosi’ peculiare di essere Folk gli aprirono le porte dei grandi varieta’ televisivi, “Canzonissima” compresa, senza contare il “Cantagiro”, il Festival di Sanremo, “Un disco per l’estate”. La sua apertura a temi ambientalisti lo porta a firmare la sigla di “A come Agricoltura”, storico rotocalco della Rai progenitore di “Linea Verde”. E’ stato anche autore e conduttore di programmi radiofonici, tra cui “Radio Punk”, nonche’ compositore di moderni melodrammi, dei quali fa parte quello dedicato a Padre Pio eseguito nella sala Paolo VI in Vaticano nel giorno della canonizzazione del frate di Pietrelcina. Toni Santagata per certi aspetti e’ stato un anticipatore di un filone della canzone umoristica dialettale negli anni in cui il Folk era piu’ facilmente accostato alla militanza politica che all’intrattenimento vero e proprio: la sua popolarita’ in fondo se l’era guadagnata proprio scegliendo di apparire molto vicino ai protagonisti delle sue canzoni.

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Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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