Si è spento Sinisa Mihajlovic. “Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti – prosegue il comunicato della famiglia Mihajlovic -. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato”.
Giorgia Meloni e il cordoglio bipartisan. I vecchi amici di ieri e gli ammiratori di oggi. I suoi ex club e la Serbia tutta. Tra choc e dolore, ma anche ammirazione, il mondo piange per la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, a soli 53 anni. Subito dopo l’annuncio della famiglia, la premier Giorgia Meloni ha twittato il suo saluto al tecnico serbo: “Hai lottato come un leone in campo e nella vita. Sei stato esempio e hai dato coraggio a molti che si trovano ad affrontare la malattia. Ti hanno descritto come un sergente di ferro, hai dimostrato di avere un gran cuore. Sei e resterai sempre un vincente”.
Anche gli esponenti di Fratelli d’Italia, riuniti oggi in piazza del Popolo per il decennale del partito, hanno dedicato un applauso a Sinisa. Dalla politica, i tributi verso l’ex giocatore (tra le altre) di Stella Rossa e Lazio arrivano da più posizioni: il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini su Twitter maledice la leucemia e scrive: “Buon viaggio Sinisa, campione dentro e fuori dal campo. Ci mancherai, tanto”, mentre Matteo Renzi ringrazia Mihajlovic “per il coraggio che ci hai insegnato e per la forza che hai trasmesso”.
Giuseppe Conte, guida del M5S, sottolinea come Sinisa “mancherà a ogni amante del calcio”. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, saluta commosso il “bolognese di adozione”, conosciuto negli anni alla guida dei rossoblù e manda un “abbraccio fortissimo alla moglie Arianna e ai figli”. “Una leggenda del nostro calcio e di quello europeo, e un patriota che ha amato la Serbia con tutta la sua forza” le parole del presidente serbo, Aleksandar Vucic. L’omaggio anche dal presidente della Fifa, Gianni Infantino: “In campo i suoi calci di punizione incarnavano una passione e una dedizione per la bellezza del gioco che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dello sport”.
Intanto a Doha, al torneo FIFA Legends, le leggende del Mondiali (tra cui Del Piero, Cafu, Roberto Carlos e Seedorf) hanno indossato la maglia numero 11 col nome di Mihajlovic in suo onore. A migliaia di chilometri di distanza, nella natìa Serbia, media e siti di informazione hanno celebrato il loro simbolo, nato a Vukovar (città ora croata all’epoca jugoslava) e che amava la sua patria con tutto sé stesso. La Lega Serie A si definisce “profondamente addolorata” per la morte di una persona la cui forza e umanità “sono un esempio che lascia un solco indelebile nel calcio italiano e mondiale”. Il presidente FIGC Gabriele Gravina definisce questo “un giorno triste per il calcio italiano”, evidenziando come “in un’epoca spesso contraddistinta dalla falsità”, Sinisa abbia saputo “anteporre sempre la verità non sottacendo i suoi difetti e le sue debolezze”. Il patron della Lazio Claudio Lotito e il club biancoceleste piangono la perdita “di un grande laziale, un guerriero in campo e nella vita”, promettendo di ricordarlo come merita con l’abbraccio infinito della sua squadra e della sua gente”.
Tanto amore anche della Sampdoria, i cui colori Mihajlovic difese in campo e in panchina (“Un’autentica leggenda che noi non dimenticheremo mai”), dell’Inter dove appese gli scarpini al chiodo (“Non si è mai pronti a salutare un compagno di viaggio”, si legge sul sito del club nerazzurro. “Sempre fedele a se stesso: nella grinta e nell’atteggiamento, nella fierezza e nella serietà”), mentre il Milan (in campo contro il Liverpool col lutto al braccio) twitta: “Il Paradiso ha guadagnato un’altra leggenda”. Anche nel mondo dello spettacolo si piange Mihajlovic: “Caro Siniša, non ci voglio credere. Ho sempre pensato che avresti vinto anche questa battaglia. Conoscerti e passare tanti momenti insieme è stato un grande regalo, ti voglio bene e non ti dimenticherò mai” il ricordo di Gianni Morandi. Altri due cantanti come Samuele Bersani e Cesare Cremonini si uniscono al dolore comune: il primo pubblicando una foto di Mihajlovic con la didascalia del cuore spezzato e la scritta ‘Ciao guerriero’, il secondo dicendo di aver avuto “la fortuna di conoscerlo e ammirare la sua straordinaria forza e umanità”.