Un cambio di passo significativo nella gestione della devianza giovanile arriva dal Tribunale per i Minorenni di Napoli. La presidente Paola Brunese, alla guida dell’ufficio dei Colli Aminei da due anni, ha introdotto i processi per direttissima per i giovani sorpresi con armi, come i coltelli, con l’obiettivo di garantire sentenze rapide e incisive.
Un nuovo collegio per affrontare l’emergenza
È stato istituito un collegio speciale, presieduto dalla stessa Brunese, per gestire i casi di possesso illecito di armi da parte di minori. Questa struttura consentirà di abbreviare i tempi della giustizia, eliminando lungaggini e ritardi che spesso rendono inefficaci le sentenze. La presidente Brunese ha spiegato: «La giustizia, per essere efficace, deve essere anche rapida».
Negli ultimi anni, le forze dell’ordine hanno sequestrato un numero crescente di coltelli nelle tasche dei ragazzi, soprattutto durante la movida cittadina e i fine settimana. Nonostante le denunce e i procedimenti avviati, la deterrenza non è stata sufficiente a contrastare il fenomeno. Ora, con i processi per direttissima, si punta a una svolta concreta.
Un modello più rapido ed efficace
La base normativa per questa innovazione risale a una legge del 1992, che oggi viene reinterpretata per consentire una maggiore rapidità nel processo penale minorile. In questo modo, nel giro di poche settimane, i minori sorpresi con armi potranno ricevere una sentenza definitiva, creando un precedente importante per contrastare il fenomeno.
L’obiettivo è duplice: sensibilizzare i giovani coinvolti e fornire alle famiglie una risposta chiara e tempestiva da parte delle istituzioni.
Contrasto e prevenzione: più scuola, meno armi
Questa misura non si limita ai soli processi, ma si inserisce in una strategia più ampia di prevenzione e contrasto della devianza giovanile. Da due anni è operativa una piattaforma telematica, sviluppata in collaborazione con il prefetto Michele di Bari e il direttore scolastico regionale, per monitorare in tempo reale l’evasione scolastica.
Invece di attendere la fine dell’anno scolastico, si interviene subito sulle assenze prolungate, cercando di arginare il fenomeno dell’abbandono dei banchi di scuola. Il messaggio è chiaro: meno coltelli e più educazione per offrire un futuro migliore ai giovani.
Napoli come modello nazionale
Con questa iniziativa, Napoli si propone come modello per affrontare la diffusione delle armi tra i giovani nelle aree metropolitane. La giustizia minorile si rinnova, abbandonando le vecchie lentezze burocratiche e puntando su risposte rapide ed efficaci per proteggere le nuove generazioni.