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È morta la conduttrice tv Paola Marella

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È morta a Milano, all’età di 61 anni, Paola Marella, architetto e conduttrice televisiva. A darne notizia il sito di news sulla tv di Davide Maggio. Paola Marella. che era affetta da tempo da un tumore, era nata a Milano, nel 1963. È stata uno dei primissimi volti di Real Time. Tra i suoi programmi Cerco casa disperatamente e Vendo casa disperatamente, Un sogno in affitto, in onda su Sky Uno, e Come la vorrei, in onda su Hgtv. Il suo ultimo post di lavoro su Instagram è di tre giorni fa.

Paola Marella era un punto di riferimento del mondo del design. Della sua malattia, contro la quale combatteva dal 2011, aveva parlato in una intervista a Panorama nel 2021 nella quale invitava a fare prevenzione e ad avere coraggio nell’affrontare il tumore: “Il messaggio che dobbiamo lanciare è che non dobbiamo avere paura, che non siamo soli, che purtroppo la malattia arriva ma oggi grazie alla scienza sappiamo come affrontarla”.

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Alessandro Gervasi, il piccolo talento del pianoforte protagonista a Sanremo

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Nella sua camera d’albergo a Sanremo, il piccolo Alessandro Gervasi, 6 anni, guarda un cartone animato con protagonista una scimmietta, la stessa a cui è ispirato il peluche che ha portato con sé dal suo paese natale, Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani. Un oggetto a cui è molto legato perché, come racconta lui stesso, “dorme ogni notte con me”.

Nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo 2025, Alessandro è salito sul palco dell’Ariston per presentare, insieme alla regista Cinzia TH Torrini, la fiction “Champagne”, dedicata alla vita del grande Peppino Di Capri e in onda su Rai 1 dal 24 marzo. Nella serie, il bambino interpreta Peppino Di Capri da piccolo.

Un talento precoce per la musica

Nonostante l’importante palcoscenico, Alessandro confessa di non essere emozionato: “Mi sto divertendo tanto qui”, dice con la spontaneità che lo contraddistingue. Suo padre, metalmeccanico, è rimasto a casa con la sorellina di quattro anni, mentre lui si gode l’esperienza sanremese assieme a mammà.

Dotato di orecchio assoluto, Alessandro è in grado di riprodurre qualsiasi melodia al pianoforte. Tra le sue preferite spiccano “Libertango” di Astor Piazzolla, ma ama anche la musica dei Queen e dei Beatles.

L’amore per il pianoforte nato durante la pandemia

La sua passione per la musica è sbocciata in modo del tutto naturale durante la pandemia. La madre racconta che il marito, pianista per diletto, suonava spesso in casa. Alessandro, incuriosito, lo osservava attentamente. Un giorno, un parente gli ha regalato una tastiera e poco dopo è avvenuto un episodio sorprendente: “Ero sola in casa e ho sentito le note dell’Inno di Mameli al pianoforte. Sono corsa a vedere e ho trovato Alessandro che lo suonava con il suo ditino”.

Da allora, il suo legame con il pianoforte è diventato viscerale: “Basta che c’è, io sto bene”, dice.

Un futuro tra musica e recitazione

Quando gli si chiede cosa voglia fare da grande, la risposta arriva chiara e sicura: “Il musicista e l’attore”. La madre però è cauta: “Se così sarà, e solo se lui lo vorrà, dovrà studiare sodo. Noi lo sosterremo in ogni scelta, senza alcuna costrizione”.

Sul set della fiction “Champagne”, Alessandro è diventato la mascotte della troupe, divertendosi e suonando il pianoforte tra una ripresa e l’altra. Il piccolo prodigio della musica sembra già pronto a realizzare i suoi sogni.

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Economia

Tim, debito sotto 7,3 miliardi, soci remunerati nel 2026

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Tim completa il suo riassetto, centra tutti gli obiettivi che si era fissata per il 2024 e tra il debito che scende sotto i 7,3 miliardi con un rapporto sotto 2 volte l’ebitda e il ritorno alla generazione di cassa previsto già, A 0,5 miliardi, nel 2025 vuole tornare a remunerare i suoi azionisti, rimasti ‘a secco’ per troppo tempo. Contribuirà anche la vendita di Sparkle, l’accordo per 700 milioni di euro, prevede la firma dei contratti entro l’11 aprile e i cavi internazionali potrebbero cambiare casa entro un anno e il 50% dell’incasso sarà redistribuito ai soci (non è ancora stato definito come). Nei due anni successivi verrà invece usato il 70% dell’Equity free cash flow after lease generato (ci si attende circa 0,5 miliardi di euro nel 2027 e circa 0,6 miliardi di euro nel 2028).

E’ tutto parte dei target finanziari del nuovo piano che puntano a una crescita media del 3% dei ricavi e del 6-7% dell’ebitda e un ulteriore taglio del debito che la porterà alla fine del 2027 ad avere una leva inferiore a 1,7 volte. La strategia dell’ad Pietro Labriola (foto Imagoeconomica in evidenza) trasforma Tim in una “piattaforma digitale e telco in Italia e il più efficiente operatore di tlc in Brasile”. Per Tim Consumer deve proseguire la stabilizzazione dei ricavi mentre Enterprise può accelerare rafforzandosi nel cloud con nuovi e più potenti data center (17 entro la fine del 2026 con un aumento del 25% della capacità installata). Intanto, per il terzo anno consecutivo, porta a casa gli obiettivi che si era fissato: ricavi a 14,5 miliardi (+3,1%) ed Ebitda (+8,3%) con Tim Consumer che registra ricavi totali in crescita (+0,6%) a 6,1 miliardi.

A monte invece tra i soci sembra esserci fermento e prende corpo l’ipotesi di un riassetto nell’azionariato del gruppo di tlc con un passaggio del testimone tra Poste e Cdp che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe avvenire in tempi brevi. Il cuore dell’operazione sarebbe uno swap, uno scambio di partecipazioni: Poste rileverebbe da Cdp il 9,8% di Tim, che vale circa 660 milioni, e in cambio le darebbe il suo 3,8% di Nexi, che ne vale oltre 200 con un conguaglio in denaro. Il riassetto consentirebbe a Cdp di sciogliere il legame con Tim e rafforzare la sua presa in Nexi (passerebbe dall’attuale 14,46% al 18,24%) “in vista di eventuali operazioni straordinarie, come la vendita della rete interbancaria alla stessa Cdp o della più volte ventilata fusione con il gruppo dei pagamenti francesi Worldline”.

Su queste attese è stato anche l’unico titolo a beneficiare oggi dei rumors, chiudendo la seduta con un rialzo del 3,8% a 4,56 euro, sui massimi da due mesi. Per lo Stato significherebbe, attraverso Poste mantenere un controllo pubblico e consentire la sostituzione di un azionista finanziario con uno industriale, aprendo la strada a possibili collaborazioni. In Borsa Poste ha perso lo 0,14% a 14,78 euro e Tim ha guadagnato lo 0,3% a 0,31 euro.

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Sanremo 2025: ecco i cinque artisti in testa dopo la seconda serata

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La seconda serata del Festival di Sanremo 2025 ha visto protagonisti cinque artisti che, in ordine casuale, hanno conquistato il favore della Giuria delle Radio e del Televoto. A emergere nella classifica provvisoria della kermesse canora più attesa d’Italia sono:

Giorgia

Simone Cristicchi

Fedez

Achille Lauro

Lucio Corsi

I cinque artisti hanno ricevuto il massimo riconoscimento nella serata, grazie all’equilibrio tra il giudizio della Giuria delle Radio e il voto popolare, confermando ancora una volta la loro capacità di emozionare il pubblico con performance intense e coinvolgenti.

Con il Festival che entra nel vivo, cresce l’attesa per l’evoluzione delle classifiche nelle prossime serate, con il Televoto che potrà rimescolare ulteriormente le carte.

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