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E già arrivata la peste suina, raddoppiano casi: ecco la circolare fissa norme anti contagio

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Macellazione immediata dei suini e stop di 6 mesi al ripopolamento nell’area infetta, misure di controllo rafforzate in tutta Italia. Una circolare del ministero della Salute aggiunge altre disposizioni a quelle contenute nell’ordinanza del 13 gennaio, firmata d’intesa con il Mipaaf, per fermare il focolaio di peste suina africana che ha gia’ causato la morte di 15 cinghiali, tra Piemonte e Liguria. Misure decise per impedire al virus, che non si trasmette all’uomo, di contagiare gli allevamenti di maiali con esiti disastrosi per la salute degli animali e l’economia dell’intera filiera, che nel solo Piemonte vale 400 milioni di euro all’anno. Le Regioni varano le prime iniziative: il Piemonte nomina il commissario straordinario, Giorgio Sapino, mentre i governatori Alberto Cirio e Giovanni Toti propongono al ministero un commissario interregionale, indicando Angelo Ferrari, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte Liguria e Valle d’Aosta. La Liguria annuncia i primi ristori agli allevatori entro 5 giorni e firma un’ordinanza per fornire indicazioni ai sindaci e contenere gli effetti del ‘lockdown’ introdotto dall’ordinanza ministeriale che vieta per 6 mesi la caccia, la cerca di funghi e tartufi, il trekking e il mountain bike e altre attivita’ all’aperto. Le misure piu’ stringenti disposte nelle ultime ore dalla circolare del ministero della Salute riguardano l’area infetta, 114 Comuni, 78 in provincia di Alessandria, 36 tra Genova e Savona. Tra queste la “macellazione immediata dei suini detenuti all’interno di allevamenti bradi e semibradi” di “allevamenti misti con suini, cinghiali e loro meticci” e allevamenti familiari e per tutti il divieto di ripopolamento per 6 mesi. Per gli allevamenti di tipo commerciale, viene disposta la programmazione delle macellazioni dei suini, il divieto di riproduzione e ripopolamento, sempre per 6 mesi. Vietato, inoltre, il trasporto di carni fresche e prodotti a base di carne al di fuori dell’area infetta. La circolare del ministero della Salute introduce anche misure di controllo nell’area confinante entro i 10 chilometri: rafforzamento della sorveglianza, regolamentazione della caccia per limitare il disturbo agli animali selvatici e ridurne quindi gli spostamenti; adozione di misure di biosicurezza negli stabilimenti. Disposizioni, infine, anche per tutto il territorio italiano: tra queste il censimento di tutti gli stabilimenti che detengono suini, l’obbligo di recinzione degli allevamenti ‘semibradi’. Contro gli obblighi di macellazione protesta Cia Piemonte: “l provvedimento che impone la macellazione dei capi sani e consente ai cinghiali di scorrazzare e riprodursi liberamente e’ del tutto assurdo. dice Gabriele Carenini, presidente regionale dell’organizzazione agricola – Invece di penalizzare gli allevatori, si mettano in campo le misure straordinarie per il contenimento della fauna selvatica che chiediamo da tempo. Si utilizzi l’esercito ove necessario, si istituisca un commissario ad hoc per l’emergenza, si proceda immediatamente con l’abbattimento dei cinghiali”.

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Esteri

Veto russo a bozza Usa contro armi nucleari nello spazio

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La Russia ha bloccato con il veto la risoluzione elaborata da Usa e Giappone sulla prevenzione delle armi nucleari nello spazio. La bozza intendeva “rafforzare e sostenere il regime globale di non proliferazione, anche nello spazio extra-atmosferico, e riaffermare l’obiettivo condiviso del suo mantenimento per scopi pacifici”. Il testo ha ottenuto 13 voti a favore, il veto della Russia e l’astensione della Cina.

Oltre a ribadire gli obblighi ai 115 Stati parte del Trattato sullo spazio extra-atmosferico – compresi tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – “di non posizionare in orbita attorno alla Terra alcun oggetto che trasporti armi nucleari o altre armi di distruzione di massa”. Mosca e Pechino volevano un emendamento che riecheggiava una proposta del 2008 delle due potenze, e aggiungeva un paragrafo che vietava “qualsiasi arma nello spazio”, ma e’ stato bocciato avendo ottenuto solo 7 voti a favore.

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Esteri

Blinken: Usa-Cina gestiscano relazioni responsabilmente

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha invitato gli Stati Uniti e la Cina a gestire le loro differenze “responsabilmente”, iniziando oggi la sua visita nel Paese asiatico. “Abbiamo l’obbligo nei confronti del nostro popolo, e anzi nei confronti del mondo, di gestire le relazioni tra i nostri due paesi in modo responsabile”, ha detto Blinken a Shanghai incontrando il leader del Partito comunista locale.

Il segretario di Stato americano ha affermato che il presidente Joe Biden è impegnato nel dialogo “diretto e duraturo” tra le due maggiori economie del mondo, dopo anni di crescente tensione. “Penso che sia importante sottolineare il valore e anzi la necessità dell’impegno diretto, del parlarsi l’un l’altro; mettere in evidenza le nostre differenze, che sono reali, cercando di superarle”, ha detto Blinken. Il segretario del Partito comunista cinese per Shanghai, Chen Jining, ha dato il benvenuto a Blinken e ha parlato dell’importanza delle imprese americane per la città. “Sia che scegliamo la cooperazione o il confronto, influisce sul benessere di entrambi i popoli, di entrambi i paesi e sul futuro dell’umanità”, ha detto Chen.

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Cronache

Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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