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È colpa anche dei geni se denti e gengive si ammalano

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Tratti ereditari uniti a fattori come l’obesita’, l’educazione e la personalita’ determinano la salute dei nostri denti e delle nostre gengive. Lo rivela una ricerca pubblicata su Nature Communications che rappresenta il piu’ grande studio fino ad oggi condotto. La carie e la parodontite sono problemi molto diffusi e ricerche precedenti hanno suggerito che potrebbero essere coinvolti diversi geni ma nessuno era stato confermato. La nuova meta-analisi, guidata da ricercatori ha unito i dati di 9 studi clinici internazionali a cui hanno partecipato 62.000 partecipanti, con i dati sulla salute dentale di 461.000 persone incluse nella Biobank inglese. Il team di ricercatori guidato dall’Università di Bristol, ha scansionato di milioni di punti strategici nel genoma per trovare geni con collegamenti alle malattie dentali. Questo ha permesso di identificare 47 nuovi geni con connessioni alla carie, tra cui quelli che aiutano a formare i denti e l’osso mascellare, e quelli che hanno funzione protettiva nella saliva. Usando una tecnica chiamata randomizzazione mendeliana, e’ stato anche analizzato il legame genetico tra fattori di salute cardiovascolare e metabolica e la salute orale. Dai risultati e’ emerso esservi “non solo una correlazione, ma un vero e proprio nesso causale”, tra la perdita dei denti e alcuni fattori come fumo, obesita’, educazione e personalita’.

“Lo studio chiarisce che la salute della bocca e’ parte organica del corpo, e non un elemento slegato e autonomo”, spiega, Filippo Graziani, presidente della Federazione Europea di Parodontologia (Efp) e socio della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp). Ma, aggiunge, “se nei confronti del baglio genetico nulla possiamo fare, molto possiamo invece fare per migliorare le condizioni di denti e gengive modificando una serie di abitudini, come eseguire costantemente una corretta igiene orale, preferire un’alimentazione con pochi zuccheri e molta frutta e verdura, eliminare il fumo e svolgere una corretta attivita’ fisica”.

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Scontro politico sull’inchiesta di Report: il caso del Garante Privacy divide governo e opposizioni

L’inchiesta di Report sul Garante per la Privacy accende lo scontro politico: le opposizioni chiedono le dimissioni del collegio, Meloni replica difendendo l’autonomia dell’Authority. Ranucci rilancia: “Abbiamo documentato fatti non smentibili”.

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L’onda d’urto dell’inchiesta di Report sul Garante per la Privacy, che solleva ombre su conflitti di interesse, opacità di gestione e contiguità con la politica, ha aperto un nuovo fronte di scontro tra maggioranza e opposizione.
Pd, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra chiedono l’azzeramento totale del collegio. “Penso che non ci sia alternativa alle dimissioni dell’intero consiglio”, ha dichiarato la segretaria dem Elly Schlein, parlando di un “quadro grave e desolante sulle modalità di gestione” che richiede “un segnale forte di discontinuità”.

Meloni difende l’autonomia dell’Autorità

La premier Giorgia Meloni ha respinto le accuse, chiarendo che “non abbiamo competenza sulla possibilità di azzerare l’autorità. È una decisione che spetta al collegio”. Poi ha aggiunto: “Questo Garante è stato eletto durante il governo giallorosso, quota Pd e 5S, con un presidente in quota Pd. Dire che sia pressato da un governo di centrodestra mi pare ridicolo. Se Pd e 5S non si fidano di chi hanno nominato, forse potevano scegliere meglio”.

In serata è intervenuto anche Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, che ha ricordato: “All’epoca delle nomine FdI rappresentava appena il 4% dei parlamentari. O Pd e M5S sono stati sprovveduti nel nominare un’Autorità che oggi definiscono vicina a noi, oppure si lasciano dettare la linea da Report e da Ranucci. In ogni caso, la coerenza di Fratelli d’Italia resta la stessa: favorevoli allo scioglimento di qualsiasi ente nominato dalla sinistra”.

Conte accusa, Ranucci replica

Le parole di Meloni sono “figlie dell’ipocrisia”, ha ribattuto in Aula alla Camera il leader M5S Giuseppe Conte, che ha ricordato come la premier, “da leader di FdI, si scambiasse messaggini con Ghiglia” ai tempi del green pass.

È intervenuto anche Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, sottolineando che nel collegio del Garante “ci sono anche un rappresentante della Lega e uno di Fratelli d’Italia, e l’unico organico a FdI è proprio Ghiglia, ex Fronte della Gioventù”. Ranucci ha comunque riconosciuto che “la frase della premier è corretta dal punto di vista istituzionale, spetta a loro dimettersi”.

Il giornalista ha aggiunto: “Abbiamo documentato fatti non smentibili, mostrando come l’Autorità sia diventata nel tempo una sorta di tribunale politico, dove si decide in base alle sensibilità politiche, ai conflitti d’interesse e ai giochi clientelari”.

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“Affari Tuoi”, sfortuna ma cuore grande per Sebastiano dal Veneto: vince solo 100 euro ma il suo gesto commuove tutti

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Serata di emozioni e solidarietà ad Affari Tuoi, il popolare game show di Rai 1 condotto da Stefano De Martino. Protagonista della puntata è stato Sebastiano, concorrente del Veneto, accompagnato dalla sua compagna Aurora. La loro partita, iniziata con entusiasmo e speranza, ha però preso subito una piega sfortunata.

Il pacco scelto inizialmente da Sebastiano, il numero 17, è stato infatti scambiato con il 9: una decisione che si è rivelata fatale, perché proprio nel 17 si nascondevano i tanto ambiti 300 mila euro. Da quel momento la sorte non è più stata dalla loro parte: anche il pacco nero non ha portato fortuna.

Alla fine della partita, Sebastiano è rimasto con il pacco numero 9, che conteneva soltanto 100 euro. Una vincita simbolica, ma che non ha tolto il sorriso alla coppia.

Il momento più toccante è arrivato quando Sebastiano e Aurora hanno spiegato che, in caso di vincita significativa, avrebbero voluto devolvere tutto a un’associazione che si occupa di malattie oncologiche. Un gesto di grande umanità che ha commosso il pubblico in studio e i telespettatori a casa.

Una puntata amara dal punto di vista del gioco, ma ricca di valori e solidarietà: Sebastiano e Aurora, pur senza premio, hanno conquistato tutti con la loro generosità e il loro spirito altruista.

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Conte scuote il Napoli: “Cinque sconfitte sono troppe, non accompagno i morti. Serve cuore, entusiasmo e responsabilità”

Antonio Conte durissimo dopo il ko di Bologna: “Cinque sconfitte sono troppe. Nel calcio il compitino non basta, serve cuore. Io non accompagno i morti: se non c’è alchimia, bisogna cambiare”.

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Dopo il 2-0 di Bologna, che ha certificato la crisi profonda del Napoli, Antonio Conte non si nasconde. Il tecnico leccese, visibilmente amareggiato, parla di squadra “spenta” e priva di spirito competitivo.

“Sono preoccupato — ha detto Conte —. Cinque sconfitte dall’inizio dell’anno, a questo punto del percorso, sono troppe per una squadra che era stata etichettata come quella che doveva ammazzare il campionato senza fatica. Quando si perde con questa frequenza, non è un caso: c’è qualcosa di reiterato, e dobbiamo riflettere seriamente su questo”.


“Il Bologna ci ha battuto su tutto: serve entusiasmo, non il compitino”

Conte riconosce i meriti degli avversari ma non risparmia nulla ai suoi:

“Faccio i complimenti al Bologna per l’energia, l’entusiasmo e il cuore che ci hanno messo. Ci hanno battuto su tutto. Noi invece ci siamo sciolti. Nel calcio il compitino non basta: serve passione, serve fame. E queste sono qualità che oggi non abbiamo mostrato”.

Un’analisi impietosa che riflette il momento di confusione mentale e tattica dei campioni d’Italia, incapaci di reagire alle difficoltà e di mantenere alta la concentrazione.


“Non accompagno i morti. Se non c’è alchimia, non si va da nessuna parte”

La parte più dura dell’intervento arriva quando Conte parla del gruppo e del senso di appartenenza:

“Un allenatore può fare tutto, può entrare nella testa e nel cuore dei giocatori, ma solo se il cuore c’è. Un trapianto non posso farlo. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, io per primo. Ma se non vedo voglia di reagire, non posso accompagnare i morti. Voglio gente viva, pronta a lottare”.

Conte allude anche a una mancanza di alchimia nello spogliatoio, un elemento che — dice — “impedisce di lottare tutti insieme e superare i momenti difficili”.


“Parlerò con il club, bisogna capire se ci sono le condizioni per ripartire”

Le parole del tecnico lasciano intravedere una riflessione profonda sul futuro immediato:

“Mi dispiace dover tirare fuori scheletri del passato, come il decimo posto dopo lo scudetto. Dovrò parlare con il club anche di questo. Forse non sono riuscito a entrare nella testa dei giocatori. Non so se ci siano le condizioni per cambiare questa situazione, ma serve lavorare sulla mentalità. E subito”.

Il Napoli è chiamato ora a una reazione immediata dopo l’ennesimo passo falso. Conte non vuole più alibi: pretende un cambio di rotta mentale prima ancora che tecnico, per evitare che la stagione scivoli definitivamente nel baratro.

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