Il governo spinge sull’acceleratore per portare a pieni giri il motore del Mezzogiorno. Il presidente del consiglio Mario Draghi lo ha detto a chiare lettere intervenendo alla prima giornata dei lavori del forum ‘Verso il Sud – Strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo’, organizzato dal ministro Mara Carfagna insieme a The Europeran House di Ambrosetti. “La giornata di oggi e’ un segno della nostra volonta’ di immaginare e costruire un Sud diverso, un Mezzogiorno protagonista delle grandi sfide dei nostri tempi” ha detto il premier intervenendo davanti a un parterre impreziosito anche da numerosi player dell’industria mediterranea. Un programma accolto con favore dalla titolare delle politiche per il Sud Mara Carfagna, che ha colto l’occasione per annunciare l’inizio di una nuova stagione. “L’evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione – ha tenuto a precisare Draghi in quella che da piu’ parti e’ stata considerata una sorta di Cernobbio del Sud – e’ spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi e fallimenti. La storia economica del Sud nel secondo dopoguerra e’ pero’ piu’ complessa di come raccontano questi pigri pregiudizi”, ha avvertito. Per questa ragione, quindi, appare chiaro che e’ venuto il tempo di “procedere rapidamente con l’agenda di riforme concordata con l’Ue”, anche perche’ il cronoprogramma di Bruxelles prevede “che lo stanziamento di finanziamenti” in ambito Pnrr “sia vincolato al rispetto delle scadenze e al raggiungimento di precisi obiettivi”. Secondo il presidente della Camera Roberto Fico e’ necessario “rafforzare la cornice comune, europea e internazionale, in cui si muovono le nostre relazioni con il Mediterraneo. A suo giudizio va anche data “piena attuazione all’agenda dell’Ue per il Mediterraneo e al piano di investimenti economici che l’accompagna, ma cio’ non basta perche’ occorre che l’Unione, parlando con una sola voce, sappia sviluppare una strategia di pace, sicurezza, cooperazione, sviluppo sostenibile e gestione dei flussi migratori condivisa con tutta l’area mediterranea”. Chiaro l’intento di Carfagna: “Siamo qui per marcare l’inizio di una nuova stagione, iniziata nel 2021 con le risorse dell’Ue. Ci siamo ispirati a una visione meridionalista fattiva e orgogliosa, distante dal disfattismo e dalla rassegnazione che abbiamo conosciuto finora. Per la prima volta – ha ricordato – abbiamo vincolato al Sud una quota percentuale superiore al 40%, cioe’ circa 80 miliardi”, finalizzati alla realizzazione dei progetti. Sul tasto dell’energia e dell’import italiano Carfagna ha espresso un plauso alla prima giornata del Forum perche’ avrebbe avuto il merito di attivare “un confronto positivo”: “sono certa che le interlocuzioni internazionali che stiamo promuovendo daranno frutti”, ha affermato. A Sorrento ha detto la sua anche il ministro per il Turismo Massimo Garavaglia, che ha acceso un faro sul Pnrr, lamentando come al momento solo l’1% delle risorse, circa 1.4 miliardi, “e’ a disposizione per il turismo”, un dato che impone “una riflessione”, perche’ “se tutti diciamo che il turismo e’ fondamentale per l’Italia bisogna crederci e metterci le risorse”. Piu’ teso alle prospettive future il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, che si dice sicuro, nel caso in cui si riuscisse ad ‘infrastrutturare’ il Sud “nella maniera giusta”, di poter “invertire i trend di popolazione demografici”. E a quel punto il mezzogiorno “potrebbe diventare la piattaforma tech nel Mediterraneo”, riuscendo cosi’ a diventare anche “un prodotto da vendere all’estero, come il posto da cui uno vuole lavorare e in cui uno vuole stabilire una impresa. Ma per fare questo, l’infrastruttura e’ essenziale”.