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Djokovic ancora re a Roma, “continuo finche’ gioca Nadal”

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Roma ha il suo re e la sua regina della terra rossa: Novak Djokovic e Iga Swiatek. E se la polacca ha confermato il successo arrivato anche lo scorso anno, il numero uno del seeding maschile si e’ preso la rivincita, anche se contro un giocatore diverso, della finale persa lo scorso anno. Per il tennista serbo e’ il sesto trionfo agli Internazionali d’Italia, l’ottantasettesimo titolo in carriera, ma solo il primo da Parigi-Bercy 2021. In mezzo tante polemiche, ma una in particolare, quella di non farsi il vaccino anti covid che gli ha impedito di entrare in Australia per il primo slam dell’anno e che a febbraio avrebbe reso impossibile anche la sua presenza a Roma. Gli stessi che criticavano Novak tre mesi fa, pero’, hanno riempito il centrale del Foro Italico acclamandolo per il suo 38/o Master 1000. Una vittoria arrivata in un’ora e 37 minuti con il risultato di 6-0, 7-6, sudando solo nel secondo set dopo il bagel rifilato nel primo a Tsitsipas. “Ho giocato un primo set perfetto, sono sorpreso da me stesso – ha spiegato subito dopo la partita il serbo – Poi ero un po’ teso nella prima parte del secondo parziale, ma sono stato bravo a recuperare ed evitare il terzo”. Un’iniezione di fiducia importante in vista del prossimo appuntamento in calendario: il Roland Garros. “Il mio livello di forma e’ cresciuto ed e’ bello arrivare ora a Parigi forte di questo successo a Roma”. Obiettivo, dunque, tornare a vincere a Parigi perche’ “finche’ gioca Nadal, gioco io. E’ il mio piu’ grande rivale di sempre e si’, voglio vincere uno slam in piu’ di lui”. Non manca la dedica al figlio Stefan. “Questo trofeo e’ per lui che oggi a sette anni ha giocato la sua prima partita” ha detto prendendosi gli applausi del centrale. Di tutt’altro umore il greco, nervoso dai primi minuti del match e cresciuto poco solo nel secondo set, complice soprattutto il calo di Nole. Dalla Capitale, nonostante la sconfitta, si porta via cose positive. “Non mi aspettavo un risultato cosi’ buono dopo Madrid” ha detto riferendosi alla settimana passata con l’augurio, un giorno, di provare a fare il possibile per raggiungere il livello di Djokovic perche’ “e’ un’ispirazione per noi giocatori. Sembra una macchina di F1”. Un po’ come Iga Swiatek. Che fosse una predestinata lo si era capito nel giorno del suo primo successo in carriera, arrivato nello slam parigino. Il 2022, poi, e’ da incorniciare: quinto titolo consecutivo dell’anno (il quarto in un 1000) per un totale di 28 partite senza mai perdere. Numeri che si sono abbattuti sulla tennista tunisina Jabeur, sconfitta con un doppio 6-2, confermandosi sempre di piu’ la numero uno mondiale dopo il ritiro a sorpresa della Barty. Negli obiettivi della polacca, pero’, non c’e’ solo il Roland Garros. “Mostrero’ il mio sostegno al popolo ucraino, presto faro’ qualche iniziativa – ha detto dopo la vittoria – lo continuero’ a portare i loro colori finche’ la situazione non migliorera’”. Nel frattempo i tennisti russi mancheranno da Wimbledon, ma Djokovic esclude il boicottaggio del torneo. “Non si puo’ parlare di questo, e’ una soluzione troppo aggressiva e ce ne sarebbero un paio migliori. Servirebbe piu’ comunicazione, ma il torneo per ora e’ molto netto. Sicuramente la guerra e’ uno scenario in cui non vince nessuno”. E a dirlo e’ chi la guerra, suo malgrado, l’ha vissuta.

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Calcio, Ronaldo ha vinto l’arbitrato con la Juventus che dovrà versargli quasi 10 milioni di euro

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Cristiano Ronaldo Vince la Controversia per gli Stipendi Arretrati: Terzo Tentativo di Arbitrato Risolutivo

Dopo una lunga disputa legale, Cristiano Ronaldo ha finalmente ottenuto giustizia nel suo reclamo per il pagamento di 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati. Al terzo tentativo di arbitrato, l’ex giocatore della Juventus ha visto riconosciuta la sua ragione in sede stragiudiziale. E la Juve dovrà pagare 9.774.166 milioni di euro ai quale aggiungere gli interessi: si tratta di quanto il calciatore avrebbe dovuto incassare al netto di tasse e contributi.

Il collegio di arbitri incaricato di decidere sulla controversia è composto da Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa. Questa squadra di esperti ha esaminato attentamente il caso e ha concluso che Ronaldo aveva diritto ai pagamenti richiesti.

Il team legale che ha rappresentato Cristiano Ronaldo è stato guidato da professionisti di alto livello, tra cui Emanuele Guastalla, John Shehata e Fabio Iudica. Quest’ultimo, oltre a essere un avvocato stimato, è anche docente di diritto sportivo all’Università Bicocca di Milano, portando una vasta esperienza e competenza nel settore.

La decisione dell’arbitrato rappresenta un importante traguardo per Ronaldo e il suo team legale, che hanno lottato strenuamente per far valere i  diritti contrattuali. Il riconoscimento della sua ragione sottolinea l’importanza di risolvere le controversie in modo equo e trasparente, garantendo che i professionisti dello sport siano trattati con giustizia e rispetto.

La vittoria di Ronaldo in questa battaglia legale non solo ha un impatto finanziario significativo per lui personalmente, ma invia anche un messaggio importante all’industria dello sport riguardo alla necessità di rispettare i contratti e gli accordi stipulati con i giocatori.

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Dries Mertens a Napoli con il piccolo Ciro, visita a sorpresa agli ex compagni di squadra

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Kat seduta al tavolino sulla spiaggia che bagna Palazzo Donn’Anna, Dries in acqua e la scritta: a casa. È il ritorno di Dries Mertens a casa sua, a Posillipo, per qualche giorno di riposo con la moglie e il piccolo Ciro. Mertens ha approfittato della sosta per andare a trovare i vecchi compagni di squadra a CastelVolturno, durante un allenamento e, ne siamo certi, per suonare la carica ai ragazzi che sembrano non ritrovare più la via del bel gioco e dei gol, soprattutto al Maradona. Una gradita visita a sorpresa, l’ha definita il Napoli sul suo sito ufficiale dove sono state pubblicate anche le foto che vedete qui.

Mertens con il piccolo Ciro

Abbracci, sorrisi: con il capitano Di Lorenzo che ha postato la foto su Instagram, con Lobotka, Osimhen e tutti gli altri e, ovviamente con Tommaso Starace. Il piccolo Ciro Romeo si è divertito a correre sull’erba del campetto: uno scugnizzo biondo, nato a Napoli, che chissà un giorno potrebbe ereditare la maglia numero 14 che indossava il padre e con la quale ha segnato 149 gol, record assoluto tra i goleador azzurri.

 

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Champions, il Borussia Dortmund in semifinale:4-2 all’Atletico Madrid

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Tletico Il Borussia Dortmund ha compiuto un’autentica impresa al Wanda Metropolitano, ribaltando il risultato dell’andata quando aveva perso per 2-1 e battendo 4-2 l’Atletico Madrid, qualificandosi così per le semifinali di Champions League.

La squadra di Diego Simeone è subito andata sotto, con il Dortmund che ha colpito due volte nel primo tempo grazie ai gol di Brandt e Maatsen. Tuttavia, i “colchoneros” hanno reagito nella ripresa, pareggiando il punteggio con un autogol di Hummels e un gol di Correa.

Il Dortmund peró ha continuato a spingere e ha trovato il gol del vantaggio con Fullkrug, prima di segnare la rete decisivo al 29′ con Sabitzer. Nonostante i tentativi dell’Atletico Madrid di rimontare, i tedeschi hanno saputo difendersi bene e hanno conquistato una meritata qualificazione alle semifinali. Ma anche se fuori dalla Champions il Cholo Simeone può sorridere lo stesso: il suo Atletico è  nel ricco mondiale a squadre e rappresenta la Spagna con il Real Madrid. Con l’eliminazione dell’Atletico ma anche del Barcellona dalla Champions, sconfitto dal Psg, il vantaggio dei ‘colchoneros’ sui blaugrana non è più riducibile.

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