Collegati con noi

Sport

Disastro Ferrari, rosse squalificate: impareremo dagli errori

Pubblicato

del

Solo i punti della Sprint, in gara tutto azzerato. La clamorosa squalifica post gara di entrambe le Ferrari per irregolarità delle monoposto getta naturalmente più ombre che luci nel gp cinese delle Rosse. Un disastro (macchina sottopeso per Leclerc e spessore del pattino non a norma per Hamilton) che rende ancora più amaro il week end. “Non c’era alcuna intenzione di ottenere un vantaggio. Impareremo da quanto accaduto e ci assicureremo di non commettere di nuovo gli stessi errori”, le parole della scuderia affidate a una nota. “L’auto 16 è stata trovata sottopeso di 1 kg e l’usura dello slittamento posteriore della monoposto 44 0,5 mm sotto il limite. Charles ha seguito una strategia a una sosta oggi e questo ha comportato un’usura molto elevata dei suoi pneumatici, causando un sottopeso della vettura.

Per quanto riguarda l’usura dello skid di Lewis, abbiamo valutato male il consumo di un piccolo margine. Non è il modo in cui volevamo concludere il nostro weekend del gp cinese, né per noi stessi, né per i nostri tifosi”. Eppure Leclerc, già costretto a girare con l’ala rotta dopo un contatto con Hamilton in avvio, si era detto sicuro delle potenzialità della Sf-25. “Senza quel danno si poteva vincere – le parole del monegasco – peccato perché avevamo una macchina davvero buona e il passo per lottare davanti. Purtroppo però, la mia ala anteriore si è danneggiata alla partenza. In curva 1 ho scelto la linea interna, mentre Lewis era più esterno e non sapeva che ero lì. Io a mia volta non mi aspettavo che tornasse verso l’interno, quindi è stato solo un incidente sfortunato. Non è colpa di nessuno”.

Quanto all’opzione del cambio del pezzo, il pilota ha chiarito che “abbiamo deciso di non cambiare l’ala anteriore durante il pit-stop, poiché ciò avrebbe significato perdere 8 secondi e dover superare diverse vetture per recuperare posizioni”. Dopo la vittoria nella mini gara del sabato, Hamilton si aspettava di più: “La macchina era buona nella sprint. Abbiamo cercato di migliorare ma abbiamo fatto peggio, sia in qualifica e anche di più in gara. Diciamo una giornata difficile ma weekend nel complesso positivo perché abbiamo fatto dei buoni progressi rispetto a Melbourne. Abbiamo provato alcune modifiche al set-up per le qualifiche e la gara che però non hanno dato l’esito sperato. La strategia a due soste mi ha aiutato a trovare un buon passo nel finale di gara ma purtroppo non è stato sufficiente per guadagnare posizioni. Il campionato è ancora molto lungo e continueremo a spingere al massimo”.

“Gara dura – aveva ammesso il team Principal Fred Vasseur prima della tegola delle irregolarità -. Da un lato del garage avevamo il danno all’ala anteriore per Charles e dall’altro Lewis ha vissuto una giornata difficile. Per lui, la strategia a due soste era sicuramente la scelta giusta poiché il degrado delle gomme era abbastanza significativo. Ora dovremo esaminare la situazione per capire perché abbiamo faticato più del previsto”.

Advertisement
Continua a leggere

Sport

Juan «Lobito» Fernández: «Sono rinato. E ora racconto la mia storia per chi non vede via d’uscita»

Pubblicato

del

«Un rinato, decisamente». Juan Manuel “Lobito” Fernández, 34 anni, playmaker argentino della Reyer Venezia, non ha dubbi quando si guarda oggi allo specchio. Il basket, la famiglia, la voglia di vivere: tutto è tornato al suo posto. Ma non è stato sempre così. Nel gennaio 2022, in piena carriera e con una vita apparentemente perfetta, il buio della depressione ha preso il sopravvento. E l’unica scelta possibile è stata fermarsi.

Oggi, dopo due anni lontano dai campi e da sé stesso, Lobito è tornato a giocare. Ma soprattutto è tornato a vivere, e gira l’Italia per raccontare la sua storia, nella speranza di offrire una spinta a chi oggi, come lui allora, si sente perso.

«Fu mia moglie a salvami»

«Avevo tutto: una carriera stabile a Trieste, una famiglia meravigliosa, due figli piccoli, una città che mi voleva bene. Ma dentro di me c’era solo confusione e senso di colpa», racconta Fernández in un’intervista al Corriere della Sera. «Quando ho pensato che un infortunio sarebbe stata una liberazione, ho capito che dovevo fermarmi. Fu mia moglie a prendere le decisioni per me. Senza di lei, non ce l’avrei fatta».

Il trasferimento, la terapia, la lenta rinascita

Dopo l’addio alla pallacanestro, Juan si trasferisce in Florida, dalla famiglia della moglie. «Volevo tagliare col basket, iniziai a lavorare in un’agenzia viaggi. Ma capii presto che cambiare ambiente non basta se non affronti quello che hai dentro». Inizia così un percorso con psicologa e mental coach, ma anche di studio, per aiutare un giorno chi vive lo stesso dolore.

Il ritorno in campo e la voce che ispira

Un anno dopo, si riavvicina lentamente al parquet. Prima come viceallenatore, poi, riscoprendo le emozioni del gioco, come giocatore. Fino al ritorno in Serie A, con la maglia della Reyer Venezia. «La mia strategia? Non guardare troppo avanti. Ascoltarmi, cambiare quando serviva. E accettare il dolore come parte del percorso».

Quando ha deciso di raccontare la sua storia, con una video intervista al blog La Giornata Tipo, l’impatto è stato travolgente: «Non mi aspettavo tanto sostegno. Ricevo centinaia di messaggi da chi si sente meno solo. Oggi, ovunque vado, cerco di rompere il tabù della salute mentale nello sport».

Una testimonianza che scuote e ispira

Padre, marito, atleta e oggi anche testimone di resilienza, Fernández trova il tempo di parlare nei convegni e alle televisioni, per portare un messaggio chiaro: «Guarire si può. Ma non bisogna aver paura di chiedere aiuto. Né di raccontarsi».

Il lascito del buio

«Certo, nei momenti difficili torno a pensare: “Non di nuovo”. Ma oggi ho strumenti, consapevolezza. E quando sono tornato in palestra per la prima volta, ho sentito che le emozioni negative erano sparite. Lì è iniziata la vera rinascita».

E oggi, a chi lotta nel silenzio, Juan “Lobito” Fernández tende la mano: «Non siete soli. Non è debolezza, è umano. E si può tornare a sorridere».

Continua a leggere

Sport

Fiorello indagato per diffamazione contro la Regione Liguria

Pubblicato

del

Rosario Fiorello, noto showman e conduttore del programma ‘VivaRai2!’, è indagato per diffamazione dalla Procura di Imperia in seguito a una querela presentata dal vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana in merito a una puntata del programma che faceva riferimento ai “festini con escort e cocaina” dai quali Piana è risultato estraneo. Il fascicolo è stato aperto dal procuratore capo di Imperia Alberto Lari.

Piana ha denunciato la puntata del programma di Fiorello in cui definiva “la Liguria un rave” con “il vice di Toti finito in un’inchiesta con escort e cocaina, Toti è stato arrestato e quindi adesso ne serve un altro, il vice, ma questa non è una Regione, questa è un rave, d’ora in poi chi vuole andare in Liguria dev’essere maggiorenne, non puoi andare così”, percependo tali affermazioni come lesive della sua reputazione.

L’indagine sui festini a base di escort e cocaina era iniziata nel 2021 a Genova con la scoperta di un giro di prostituzione in un appartamento; al termine dell’operazione la squadra mobile di Genova aveva arrestato due imprenditori e una escort aveva indicato Piana tra i partecipanti, ma si trattava di un errore. Il vicepresidente della Regione Liguria non è mai stato indagato nella vicenda ed è risultato estraneo ai fatti.

Continua a leggere

Sport

Calcio, Napoli: risentimento muscolare per Neres, salterà Monza

Pubblicato

del

Brutte notizie per Antonio Conte e per i tifosi del Napoli alla vigilia del match di campionato del team partenopeo, in trasferta, contro il Monza. “Al termine dell’allenamento di oggi David Neres ha accusato un risentimento muscolare. Le sue condizioni saranno valutate prossimamente”: questo è quanto si legge nella nota pubblicata da poco sul sito ufficiale del club azzurro.

L’infortunio di Neres cambia i programmi del tecnico del Napoli, Antonio Conte, per la sfida di domani in casa del Monza. Il modulo sarà sempre il 4-3-3 e al posto dell’attaccante brasiliano con Lukaku e Politano ci sarà Raspadori.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto