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Cronache

Dirotta l’ambulanza per far soccorrere suo padre ma c’era un’emergenza ed è scattata la denuncia

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Un 25 enne ha dirottato un’ambulanza e minacciato l’equipaggio: il veicolo di soccorso era diretta al civico 25 di via Luigi Pareyson, nel quartiere di Scampia. Quasi a destinazione un’auto ha affiancato il veicolo d’emergenza. L’uomo alla guida ha chiesto  all’equipaggio di seguirlo, il tono è aggressivo. Ritenendo che potesse essere un parente della persona ad aver richiesto aiuto, i sanitari hanno seguito quell’auto per alcune centinaia di metri per poi rendersi conto di aver raggiunto un indirizzo diverso da quello segnalato dal centralino. La segnalazione arriva da “Nessuno tocchi Ippocrate”, e il 25enne è stato denunciato dai Carabinieri.

Si sono ritrovati in Via Labriola, ai piedi delle Vele, dove alcune persone affollavano marciapiede e strada. Il padre dell’uomo che ha fatto da apripista  all’ambulanza non stava bene e quelle persone attendevano l’intervento del 118.

I medici però hanno scoperto che di lì a breve sarebbe arrivata un’altra ambulanza e, dopo aver tentato di chiarire l’incomprensione, sono ripartiti per soccorrere la persona a loro assegnata. Ma le parole evidentemente non sono bastate  e il 25enne poco prima alla guida dell’auto si è rimesso al volante della sua Yaris. Ha inseguito l’ambulanza e ha tagliato loro la strada. È sceso dalla vettura e ha provato ad aprire la portiera del veicolo. Poi ha minacciato i sanitari ed infilato la mano nella giacca, simulando il possesso di un’arma.

L’infermiere alla guida dell’ambulanza non si è fatto intimidire, ha ingranato la prima, ed è fuggito verso la stazione dei  carabinieri di Secondigliano, lungo la strada ha chiesto al centralino di dirottare un’altra ambulanza in via Pareyson per soccorrere il padre del ragazzo.

I due interventi d’emergenza si sono conclusi senza problemi e il 25enne, figlio della persona da soccorrere in via Labriola, è stato  individuato e identificato dai militari. È stato perquisito ma nessuna arma è stata rinvenuta. Per lui una denuncia per interruzione di pubblico servizio e minaccia aggravata a incaricato di pubblico servizio.

 

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Cronache

Nave da Capri contro la banchina, sale ancora il bilancio: 44 feriti, uno in codice rosso

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Il bilancio di feriti e contusi nell’incidente che ha visto coinvolta la nave veloce Isola di Procida della Caremar, proveniente da Capri e finita contro la banchina del molo Beverello a Napoli, continua ad aggravarsi: nell’ultimo bollettino della Asl 1 di Napoli si evidenza che in 44 hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari. Urtata probabilmente a causa del forte vento durante la manovra di attracco, la nave veloce trasportava più di 100 persone, molti appartenenti alle forze dell’ordine in servizio a Capri per il G7 dei ministri degli Esteri.  Solo una persona è stata ricoverata in codice rosso ma non. è in pericolo di vita. La Asl 1 ha allestito un PMA, posto medico avanzato pe rprestare i primi soccorsi direttemante sulla banchina dove è avvenuto l’incidente : il personale sanitario intervenuto valutava le condizioni dei feriti e li smistava negli ospedali cittadini. Nel comunicato della direzione il ringraziamento a tutti gli intervenuti per soccorrere e curare i passeggeri coinvolti

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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