Collegati con noi

In Evidenza

Di Maio tiene unito gruppo parlamentare e base e spiega perchè la mediazione di Conte con Telt è una bella notizia per il Paese

Pubblicato

del

“Il gruppo è compatto”. A metà giornata, nel Villaggio Rousseau di Torino lo stato maggiore M5S tira un sospiro di sollievo. Il maquillage mediatico con cui il Movimento ha impachettato il congelamento non degli avvisi, ma delle gare, sulla Tav è servito soprattutto a questo. A rafforzare la figura del capo politico Luigi Di Maio non tanto di fronte all’alleato Matteo Salvini ma rispetto ad una base e a un gruppo parlamentare che, nel rapporto con la Lega, non è disposto a concedere più passi falsi. L’escamotage ideato dal premier Giuseppe Conte era noto sin dalla notte ai vertici del Movimento, che ben sapevano come la lettera fatta da partire da Palazzo Chigi alla Telt avrebbe potuto stoppare non tanto l’avvio degli avvisi, ma almeno i cosiddetti capitolati. Fatto, questo, che Luigi Di Maio aveva gia’ ieri tradotto con un messaggio “elettoralmente” piu’ efficace: non vincolare i soldi degli italiani ad un’opera sulla quale il contratto prevede una ridiscussione integrale.

Così, quando poco dopo pranzo nella Fondazione Stelline che ospita la kermesse organizzata da Davide Casaleggio giunge notizia dello stop alle gare i “governisti” tornano a respirare. In questo modo, ad esempio, il decreto sul reddito di cittadinanza non deflagrerà assieme ai giallo-verdi. E il M5S potrà impostare una campagna per le Europee che lo vedrà sempre piu’ distante dal racconto leghista. “E’ stato un pareggio ma in una trasferta europea, quando i gol valgono doppio”, spiega un pentastellato cercando di fotografare la tregua con la Lega sulla Tav. “Abbiamo ottenuto la lettera della Telt, vi pare poco?”, incalza Gianluigi Paragone. Poco prima della notizia dell’accordo, un altro esponente pentastellato, tra i piu’ vicini ai vertici, assicurava invece che il Movimento faceva sul serio: “Salvini vuole far cadere il governo? Benissimo, andremo all’opposizione e saremo in trecento”. Ed e’ questo il messaggio che, nella lunga assemblea di giovedi’ notte Di Maio ha recapitato ai gruppi parlamentari, aizzandoli ad essere pronti a tutto, interpretando cosi’ un “sentiment” che, con il passare dei mesi, sta crescendo rapidamente tra i parlamentari: non appiattirsi piu’ alla Lega. “Noi eravamo pronti, tutti disponibili a lasciare il posto”, assicura Conny Giordano mentre commenta, con altri parlamentari, l’epilogo del thriller Tav nei giardino di un Palazzo Stelline riempito da centinaia di militanti, curiosi, candidati alle Europarlamentarie per la prima giornata del Villaggio Rousseau. Una giornata che ha visto, spiega l’organizzazione, la contemporanea presenza di 2034 ospiti tra le varie sale adibite agli interventi degli esponenti del Movimento. Resta da vedere se l’ala ortodossa “ingoiera’” questo pareggio. I falchi, gia’ in assemblea, avevano chiesto di portare un dpcm in Consiglio dei ministri per stoppare i bandi. Anche se, spiega un esponente “governista” del Movimento, senza i ministri della Lega non ci sarebbe stato neppure il numero legale per approvarlo. Piu’ del rinvio, al momento, non si poteva fare, forse. Ma Di Maio dovra’ spiegarlo a chi sognava gia’ un’Italia senza Tav. Di Maio, sulla sua Pagina Fb, spiega perché l’azione di Conte è importante. E perchè il rispetto del contratto di Governo è importante.

Advertisement

Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

Pubblicato

del

È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

Continua a leggere

Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

Pubblicato

del

 

La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

Continua a leggere

Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

Pubblicato

del

Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto