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Politica

Di Maio prepara il cambiamento anche a Bruxelles assieme ad altri movimenti alternativi

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“Sto formando un gruppo per le Europee. E nei prossimi giorni incontrerò anche alcuni dei Gilet gialli”. Luigi Di Maio parla da leader del M5S, in campagna elettorale per le europee. “Stiamo organizzando un contatto, di certo con la parte che crede nell’impegno politico non violento. Se vogliono candidarsi alle Europee, io intendo spiegare loro che gruppo vogliamo creare” e questo il programma di Luigi Di Maio in vista delle elezioni che dovrebbero cambiare il volto del Parlamento e a cascata di tutte le altre istituzioni continentali che da esso promanano. Ma poi Di Maio passa al capitolo Francia e alle mille polemiche innescate dal Governo francese per la sua apertura al movimento dei gilet gialli, ovviamente precisando che “non c’è spazio però per chi usa la violenza”. E così di Maio, con pacatezza e ironia, spiega che “se Macron lavora ad alleanze in Europa fa parte della normale dialettica democratica, mentre se lo faccio io commetterei lesa maestà”. Ma polemiche spicciole a parte, in vista delle Europee Di Maio ha incontrato i rappresentati di movimenti polacchi, croati e finlandesi. C’è stato un incontro proficuo, “c’eravamo io, il polacco Pawel Kukiz, il croato Ivan Sincic e la finlandese Karolina Kahonen. Sono leader di movimenti che nei loro Paesi sono alternativi a quelli tradizionali, sono nati da poco e sono giovani, ma hanno un consenso sempre maggiore. Sono le energie più fresche e belle dell’Europa” dice Di Maio che aggiunge: “Su alcune cose non la pensiamo allo stesso modo, ma stiamo preparando un manifesto comune la cui stella polare sarà la democrazia diretta. Il nostro sogno è un’Europa con più diritti sociali, più innovazione e meno privilegi. Un’Europa che mette al primo posto i bisogni dei cittadini”. Nei prossimi giorni, conferma Di Maio, “incontrero’ alcuni rappresentanti dei gilet gialli. Se leggete le loro rivendicazioni, sono le nostre. Speriamo si presentino alle europee”. E alla richiesta di Di Maio, a stretto giro arrivano risposte interessanti d’Oltralpe. Eric Drouet, uno dei leader del movimento dei Gilet gialli, plaude alla mano tesa di  Luigi Di Maio. “Per noi è un appoggio molto importante”. Come Eric Drouet, anche Levavasseur  definisce il messaggio di sostengo di Di Maio ai lavoratori francesi  “nè ingiusto nè tanto meno assurdo: abbiamo bisogno di strutturarci, abbiamo bisogno di cambiare sistema politico. Se qualcuno ci propone un aiuto non vedo perchè dovremmo rifiutarlo”. E ancora: “In genere i francesi sono molto concentrati sul loro ombelico e non riescono ad aprire gli occhi sull’Europa e sul mondo. Invece bisognerebbe tendere la mano a chi ce la porge”.

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Elezioni Regionali

Condono 2003, Forza Italia attacca: “Campania discriminata. Serve una soluzione realistica”

Gasparri e Martusciello denunciano la “discriminazione” subita dai campani per il mancato recepimento del condono 2003 e aprono al confronto su nuove soluzioni legislative.

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Il tema del condono edilizio del 2003 continua a infiammare la campagna elettorale in Campania. A intervenire sono Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, e Fulvio Martusciello, segretario regionale del partito, che in una nota congiunta tornano ad accusare il centrosinistra di aver creato una frattura ingiustificata rispetto al resto d’Italia.

“Un vulnus causato dalla sinistra”

Secondo Gasparri e Martusciello, la mancata applicazione della sanatoria durante la giunta Bassolino avrebbe prodotto una “discriminazione” a danno dei cittadini campani. Il condono, ricordano, fu applicato nel resto del Paese, mentre in Campania restò sospeso, generando conseguenze ancora oggi percepibili.

Una situazione che avrebbe lasciato migliaia di famiglie nell’incertezza: “Abbattimenti annunciati, in qualche caso attuati, in tanti minacciati, senza la possibilità concreta di procedere alla demolizione di migliaia di alloggi”, osservano i dirigenti azzurri.

“Da anni proponiamo soluzioni, ora serve chiarezza”

Forza Italia rivendica un impegno storico sul tema: diversi tentativi legislativi, approvati anche in Senato in passate legislature, non hanno mai completato l’iter nei due rami del Parlamento.

Oggi, spiegano Gasparri e Martusciello, una “soluzione realistica” è indispensabile per superare una contraddizione che dura da vent’anni. Per questo il partito si dice disponibile al confronto sulle nuove proposte che riguardano la Campania, pur ribadendo che servirà valutare con attenzione “i casi particolari e i contesti di pericolo”.

Un’apertura che conferma come il condono del 2003 sia tornato al centro dello scontro politico, a pochi giorni dal voto regionale.

(La foto in evidenza è di Imagoeconomica)

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Elezioni Regionali

Condono 2003, Rastrelli attacca: “Il centrosinistra tradì i campani. Con Cirielli sarà fatta giustizia”

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Il dibattito sulla riapertura della sanatoria edilizia del 2003 continua ad animare la campagna elettorale in Campania. A intervenire con toni durissimi è il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli (foto Imagoeconomica), che punta il dito contro le vecchie giunte regionali sostenute dal centrosinistra, accusandole di aver creato una frattura ingiustificata tra i cittadini campani e quelli del resto d’Italia.

“Un abuso giuridico che ha penalizzato migliaia di famiglie”

“Se Edmondo Cirielli verrà eletto presidente della Regione Campania finalmente verrà fatta giustizia”, afferma Rastrelli. Secondo il senatore, la sanatoria del 2003 restò “lettera morta” in Campania per l’inerzia della sinistra, lasciando migliaia di cittadini in una condizione di incertezza e vulnerabilità.

Rastrelli parla apertamente di “abuso giuridico”, denunciando una disparità di trattamento che avrebbe colpito proprio le famiglie che, spinte dall’emergenza abitativa, presentarono domanda di condono autodenunciandosi e pagando le relative oblazioni.

Il plauso a Cirielli: “Riporterà uguaglianza”

Il senatore elogia il candidato del centrodestra Edmondo Cirielli per aver rilanciato il tema e per aver annunciato che, in caso di elezione, la Campania sarà tra le prime regioni a recepire la riapertura dei termini del condono.

“La presentazione dell’emendamento è un atto di giustizia”, sostiene Rastrelli, convinto che la misura potrà finalmente “riportare una situazione di eguaglianza che fino ad oggi non c’è stata”.

Un endorsement che conferma quanto il tema della sanatoria sia diventato centrale nella sfida elettorale e quanto il dibattito politico stia polarizzando il confronto a pochi giorni dal voto.

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Elezioni Regionali

Condono edilizio, scontro totale in Campania: accuse di voto di scambio e tensioni nella maggioranza

Il condono edilizio riaperto da un emendamento FdI incendia la campagna elettorale in Campania: opposizioni all’attacco, tensioni nella maggioranza, Tajani frena.

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La riapertura del condono edilizio del 2003, inserita in un emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra, è diventata il nuovo epicentro dello scontro politico in Campania. La proposta, lanciata a una settimana dal voto, ha acceso un duro confronto tra maggioranza e opposizioni e ha generato perplessità persino all’interno della stessa coalizione di governo.

Tajani frena: “Serve prudenza, valutare caso per caso”

Se FdI rilancia e annuncia che la Campania, in caso di vittoria del centrodestra, sarà la prima regione a recepire la nuova sanatoria, Antonio Tajani resta cauto. Da Napoli il vicepremier definisce la proposta “da valutare caso per caso”, invitando a evitare dogmatismi.

L’emendamento, precisano fonti parlamentari, dovrà superare tutti i passaggi tecnici e politici prima di approdare in votazione al Senato.

Le opposizioni: “Un condono acchiappa-voti, scandalo elettorale”

Le critiche delle opposizioni sono durissime.
Pd, M5s, Avs e Italia Viva parlano apertamente di “voto di scambio”:

  • Giuseppe Conte definisce l’iniziativa “pazzesca” e simbolo dello “scollamento dalla realtà” del governo.

  • Roberto Fico parla di “annuncio disperato” e sottolinea che ciò che manca è “il diritto alla casa, non certo fare condoni”.

  • Il Pd denuncia una “resa alla legalità”, ricordando i rischi dell’abusivismo in territori fragili come quello campano.

  • Matteo Renzi attacca frontalmente: “Tre mesi fa Meloni prometteva 15 miliardi per il piano casa. Ora arriva con un condono in Campania, la settimana del voto”.

Il silenzio della premier e la posizione di Cirielli

Il silenzio di Giorgia Meloni, che non ha commentato neanche durante il comizio a Napoli, viene giudicato “scandaloso” da Angelo Bonelli (Avs), convinto che la premier sostenga la sanatoria per ragioni elettorali.

Completamente diversa la posizione di Edmondo Cirielli, candidato del centrodestra alla Regione e promotore convinto della misura:
“La Campania recepirà subito il condono”, promette, accusando la vecchia giunta Bassolino di aver lasciato fuori famiglie che avevano pagato e presentato regolare domanda.

Il percorso parlamentare e i nodi ancora aperti

Il destino dell’emendamento resta incerto. Martedì in commissione Bilancio arriverà la selezione dei “segnalati”, le proposte prioritarie: 414 su quasi seimila emendamenti. È possibile che il condono superi questa prima scrematura, ma la misura sarà comunque oggetto di riflessioni ulteriori insieme ad altri interventi sull’edilizia:

  • Il potenziamento dei controlli dell’Agenzia delle Entrate sugli immobili non censiti.

  • L’aumento da 50 a 75 milioni del Fondo per le demolizioni di opere abusive.

Una settimana decisiva, dunque, con un tema esplosivo che rischia di influenzare in modo diretto la campagna elettorale in Campania e amplificare le tensioni tra governo e opposizioni.

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