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Di Maio lancia la sua strategia per le Europee, primo obiettivo sarà il “salario minimo Ue”

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Lontano dai sovranisti, con l’obiettivo di essere ago della bilancia a Strasburgo ma con l’incognita alleanze. Dopo i giorni del grande scontro sulla Tav Luigi Di Maio torna sul dossier Europee inaugurando l’ultima fase di preparazione della campagna a Zagabria, ospite di Zivi Zid, il partito croato che ha firmato il manifesto comune del M5S e di altre tre forze politiche: la greca Akkel, la polacca Kikuz ’15, la finlandese Like Nyt. L’evento di Zagabria è un seguito del lancio del manifesto organizzato a Roma da Di Maio qualche settimana fa. La linea del Movimento, complici le cocenti sconfitte in Abruzzo e Sardegna, nel frattempo è mutata dirigendosi verso proposte più filo-europee e che, potenzialmente, guardano anche a sinistra. Dalla Croazia, non a caso, Di Maio lancia l’idea di un salario minimo europeo, sull’onda della proposta di legge che il M5S spinge da giorni in Parlamento. “Bisogna creare le condizioni per una concorrenza leale a livello europeo, che protegga i lavoratori e il costo del lavoro”, spiega il vicepremier ribadendo la volontà di formare al Parlamento europeo un gruppo che non sia “ne’ di destra né di sinistra”. L’obiettivo, sottolinea Di Maio, “è fare in modo che i vecchi partiti non abbiano una maggioranza autonoma ed essere ago della bilancia”.

I nodi da sciogliere, tuttavia, non mancano. E Di Maio nei prossimi giorni e’ chiamato a completare la rosa dei 7 partiti – di 7 Paesi diversi – necessaria per la formazione di un gruppo. Dopo la rottura del sodalizio con i Gilet Gialli e con l’alleanza con i Verdi tedeschi che resta un’utopia, e’ possibile che gli “scouters” del Movimento cerchino alleati nei Paesi della “nuova Europa”, continuando a fare leva su partiti giovani, sull’esempio di Slovacchia progressista, la formazione uscita vincente dal primo turno delle presidenziali a Bratislava. Per ora, il M5S fa perno su un’alleanza eterogenea, di stampo populista ma che, allo stesso tempo, intende restare a debita distanza dal fronte sovranista guidato da Matteo Salvini. E Di Maio dovra’ stringere anche sulle candidature. Al momento i vertici del Movimento stanno vagliando i quasi tremila candidati che si sono proposti sulla piattaforma Rousseau ed entro la fine di marzo potrebbero essere indette le Europarlamentarie. Anche se sui capilista sarà Di Maio ad avere l’ultima parola: non è scontato che il vicepremier scelga candidati esterni al Movimento come in occasione delle Politiche ma, molto probabilmente, si orienterà su nomi e volti noti.

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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