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Spettacoli

Depp contro Hollywood, boicottato per la mia vita privata

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Johnny Depp si lancia in un arrembaggio contro Hollywood, accusando lo ‘star system’ di averlo boicottato da tempo. “Sono stati cinque anni surreali”, cosi’ il protagonista dei Piraiti dei Caraibi definisce il periodo turbolento dello scontro legale con la ex moglie, l’attrice Amber Heard, che si e’ rivolta ai tribunali per denunciare una serie di abusi subiti nella loro agitata relazione di coppia. L’attore si e’ ‘confessato’ in un’intervista al britannico Sunday Times. Ammette come “uomo e attore” di essere passato attraverso una situazione caotica negli ultimi tempi ma rilancia promettendo di “far luce” sul suo conto. Ci ha gia’ provato in diversi modi ma con scarsi risultati: come la querela persa contro il tabloid inglese Sun che nel 2018 aveva definito la star un marito “picchiatore”. Depp ha tuttora contenziosi aperti nella causa di divorzio con la Heard negli Usa. Intanto la casa di produzione americana Mgm, che ha comprato i diritti del suo ultimo film dal titolo ‘Minamata’, ha deciso di non distribuirlo negli Stati Uniti. Nella pellicola interpreta il fotografo documentarista William Eugene Smith, che negli anni Settanta denuncio’ gli effetti sulla popolazione giapponese dell’avvelenamento da mercurio (patologia poi nota come malattia di Minamata, dal nome della cittadina nipponica piu’ colpita). Depp e il regista Andrew Levitas non hanno dubbi sul fatto che la scelta del colosso dipenda dai problemi personali dell’attore e dalle cattive ripercussioni che questi potrebbero avere sull’immagine della societa’ col leone ruggente, ancor di piu’ col mondo di Hollywood ancora scosso dalla campagna ‘#MeToo’ contro le molestie sessuali ai danni delle donne.

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Spettacoli

Nel segno del digital, standard Auditel si cambia

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Auditel accelera sulle rilevazioni degli ascolti frutto di nuove fruizioni tv che danno sempre più ampio spazio al digitale su device diversi dal televisore e on demand: dal 30 dicembre cambiano infatti lo Standard giornaliero di Fascia e lo Standard giornaliero di programma includendo una modalità più inclusiva di dispositivi ‘second screen’ come smartphone, tablet e Pc. A illustrare i particolari dei nuovi standard, incontrando i giornalisti, è stato il direttore generale di Auditel Paolo Lugiato che ha ricordato come la società che raccoglie e pubblica i dati di ascolto dall’86 ha iniziato già dal 2019 a misurare gli ascolti anche sui device digitali, pubblicandone successivamente i dati “anche a livello di individui, in modo da misurare – ha detto – quante teste ci stanno davanti a questi dispositivi, che poi è il dato che interessa a imprenditori e pubblicitari”. Oggi i due documenti che Auditel comunica al mercato tutti i giorni sono lo Standard Auditel di Fascia (esprime l’ascolto tv del giorno prima diviso per fascia oraria) e lo Standard Auditel di Programma (l’ascolto di ogni programma del giorno prima).

Il primo riporta due fruizioni dei panelisti (dal 2017 sono 16mila famiglie 41mila individui): quella live e quella Vosdal, acronimo di Viewing On Same Day As Live, cioè il live consumato nella stessa giornata, dati relativi agli schermi Tv nelle prime case nelle fasce orarie predefinite. Dal 30 dicembre questo Standard includerà anche gli ascolti VOD (Video On Demand) su tutti gli schermi più i dati Live di Pc, Tablet e smartphone. “E’ la prima innovazione che corre dietro ai tempi – osserva Lugiato – infatti oggigiorno spesso la fruizione di un programma è posposta rispetto alla messa in onda e fruita in un altro orario. Tuttavia oggi questo ascolto non viene sommato al Vosdal. Con il nuovo standard quella visualizzazione viene sommata al dato live anche dei device digitali quali smartphone, tablet e pc sempre relativo alla fascia”. La performance di fascia oraria riveste grande interesse per il mercato perché, spiega Lugiato, “è quella che si interfaccia con le garanzie di fascia che vengono date agli investitori pubblicitari, che investono di più in questa o quella per esempio nel prime time. La fascia esprime l’ascolto di un canale in una fascia che magari contiene due programmi e che quindi testimonia l’appetibilità di quel certo canale nella fascia oraria che interessa”.

Nuova modalità anche per lo Standard Auditel giornaliero di programma, i cui indicatori sono, come nel caso dello Standard Auditel giornaliero di Fascia, l’ascolto medio (AMR), la penetrazione (%pe) e la share (SHR), rilevati attraverso il campione SuperPanel e relativi sia all’ascolto Live che all’ascolto Vosdal fruiti attraverso il solo schermo televisivo. Dal 30 dicembre il nuovo Standard Auditel giornaliero di programma includerà anche gli ascolti fruiti attraverso gli Small Screen. Gli indicatori di ascolto utilizzati attualmente sono calcolati partendo dal dato SuperPanel con perimento Live + Vosdal e agli schermi Tv nelle prime case. Dal 30 dicembre, riportando i dati degli ascolti del 29 dicembre, il nuovo Standard Auditel di Programma includerà i dati di Pc, Tablet e Smartphone. “Abbiamo semplicemente aggiunto i secondi schermi” osserva Lugiato. “Fin qui tv e altri device erano due mondi separati, davamo il dato disgiunto, oggi si sommano e vengono pubblicati nel dato di standard” ha detto ancora il Dg di Auditel calcolando un aumento medio degli ascolti del del 4%.

“Il nostro primo obiettivo è stato quello di includere gli ascolti dei secondi schermi : oggi la tv viene spesso seguita così e quindi era anacronistico dare il dato di una tv fruita solo dallo schermo del salotto. Fino a poco tempo fa nessuno si vedeva la partita sugli smartphone, oggi in tanti la vedono in questa modalità e magari domani sarà il modo più usato di fruizione, al momento non possiamo dirlo” sottolinea Lugiato anticipando che nel corso del 2025 saranno inclusi nello Standard Auditel di programma gli ascolti delle anteprime fruite via App. Verranno pubblicati il giorno successivo alla messa in onda televisiva del programma. Questa novità renderà complicato fare comparazione tra edizioni diverse di programmi molto seguiti, come il festival di Sanremo, quest’anno capitanato da Carlo Conti che succede ad Amadeus: “Attenzione questo è un anno di passaggio: i due standard modificati renderanno impossibile confrontare il dato di quest’anno con il dato dello scorso anno che appunto scorporava l’ascolto realizzato sugli altri device” avverte il Dg di Auditel. Ultima novità nel segno del digital: nello Standard Auditel di Fascia viene introdotto, per ogni Editore, il contenitore D-Channels che aggrega tutti gli ascolti cumulati Live e On-Demand dei canali esclusivi digital dell’Editore non riferiti ai canali broadcast rilevati mediante SuperPanel.

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Cronache

Capodanno a Napoli: quattro giorni di musica, cultura e spettacolo per accogliere il 2025

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Napoli si prepara a vivere un Capodanno unico in Italia, con quattro giorni di eventi dal 29 dicembre al 1 gennaio, pensati per coinvolgere cittadini e turisti. «Siamo l’unica città in Italia in cui le celebrazioni di fine anno durano quattro giorni», ha dichiarato Ferdinando Tozzi, delegato del Comune per l’Industria Musicale e l’Audiovisivo. Il programma, presentato ieri a Palazzo San Giacomo, offre musica per tutti i gusti e tutte le età, spaziando dalla tradizione napoletana alla scena trap, con omaggi a grandi artisti come Pino Daniele e Fabrizio De André.

Secondo l’Osservatorio dell’assessorato comunale al Turismo, Napoli accoglierà 380mila turisti tra Natale ed Epifania, confermando il suo ruolo di polo attrattivo durante le festività.


Il programma completo: da Ponticelli al Lungomare Caracciolo

29 dicembre: musica e tradizione al PalaVesuvio

La festa inizierà a Ponticelli con “Napoli canta contro la malaciorta”, un evento che celebra i 90 anni dalla morte di Salvatore Di Giacomo e i 25 anni dalla morte di Fabrizio De André. Artisti come Arisa, Enzo Gragnaniello, Walter Ricci e Flo interpreteranno sei brani della tradizione napoletana e sei brani di De André tradotti in napoletano. La serata continuerà con i festeggiamenti per i 50 anni di carriera degli ‘E Zezi, con ospiti come Peppe Barra e Luca Zulù Persico.


30 dicembre: la scena urban conquista piazza Plebiscito

Il 30 dicembre sarà dedicato alla musica urban e trap, con un contest masterclass presentato da Geolier e Luchè, giudici della competizione. In serata, sul palco di piazza Plebiscito, si esibiranno Ernia, Coco, Enzo Dong e altri artisti emergenti, con Gianni Simioli alla conduzione.


31 dicembre: concertone al Plebiscito e festa sul Lungomare

Il clou delle celebrazioni sarà il concertone di Capodanno a piazza Plebiscito, che inizierà alle 20:30 con 10 giovani artisti emergenti e proseguirà fino a mezzanotte con esibizioni di Loredana Bertè, James Senese, Sal da Vinci, Raiz, Massimiliano Gallo e molti altri. Il tributo a Pino Daniele, con la canzone simbolo “Napul’è”, chiuderà la serata.

Contemporaneamente, il Lungomare Caracciolo ospiterà il “Bit Fest – Back in town”, una maratona di musica elettronica e dance con guest internazionali come Deborah De Luca e Riva Starr.


1 gennaio: concerti e cori per salutare il nuovo anno

Il nuovo anno inizierà con un concerto del coro That’s Napoli Live Show, diretto da Carlo Morelli, a piazza Municipio. Nel pomeriggio, piazza Vittoria accoglierà una maratona live con artisti come Tony Esposito, Greg Rega e Jovine, accompagnati dai musicisti dei 99 Posse.


Un messaggio di inclusione e cultura

Il sindaco Gaetano Manfredi ha sottolineato il valore di questa iniziativa: «Vogliamo dare il segnale di una città policentrica, che festeggia in tutte le sue zone con una proposta culturale di alta qualità». L’assessora al Turismo, Teresa Armato, ha aggiunto: «Offriamo un cartellone ricco e variegato per accogliere cittadini e turisti in una Napoli pronta a stupire».

Con un programma che abbraccia tradizione e modernità, Napoli si conferma capitale della musica e del divertimento, pronta ad accogliere il 2025 con stile e passione.

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Spettacoli

Gianni Morandi compie 80 anni, una vita ‘a 100 all’ora’

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Festeggerà l’ottantesimo compleanno allo stadio di Lisbona per assistere alla partita di Champions League del suo amato Bologna con il Benfica. Cuore rossoblù non mente. L’inossidabile Gianni Morandi, l’eterno “ragazzo di Monghidoro”, spegnerà mercoledì prossimo, 11 dicembre, 80 candeline e due giorni dopo sarà su tutte le piattaforme digitali con il nuovo disco L’Attrazione, anticipato a metà novembre dal brano title track scritto e composto dall’amico e compagno di avventure Lorenzo Jovanotti, un sodalizio avviato con ‘L’allegria’ e proseguito con ‘Apri tutte le porte’, ‘La Ola, Evviva!’ e ‘Anna’ della porta accanto. Ma soprattutto, un brano che canta l’amore senza distanze che trascende i confini fisici e temporali.

Un evergreen nel più puro stile Morandi, testimonial di un tempo che per lui non sembra mai passare, e che nell’album vede tra l’altro una versione particolare di ‘C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones’ interpretata insieme a molti amici, anche della Generazione Z, nel segno della continuità per omaggiare un’intera vita trascorsa fra musica, cinema, teatro, televisione. E da anni anche sui social, dove Gianni mantiene un costante e genuino filo diretto con il pubblico, che lo ha portato a raggiungere 3,2 milioni di follower su Facebook. Una carriera inarrestabile che non è stata fermata, se non per i break strettamente necessari, nemmeno dal serio incidente domestico del marzo 2021: mentre bruciava sterpaglie in giardino si era procurato ustioni sul 15% del corpo, alle mani (soprattutto la destra), gambe e un orecchio, ed era stato ricoverato all’Ospedale Bufalini di Cesena.

Figlio di un calzolaio e una casalinga, a Monghidoro, sull’Appennino bolognese, Morandi lavorava come venditore di bibite nel cinema Aurora, che ha da poco riaperto i battenti ed è stato teatro anche delle sue prime esibizioni, e aiutava il padre in negozio. Fu alle feste dell’Unità, con un cachet di mille lire a serata, che si trovò a cantare su un palco: “Era il tempo dei bambini prodigio – raccontava a Gigi Vesigna – così la domenica facevo due esibizioni, una pomeridiana e l’altra serale. Mille lire ciascuna e da allora non ho mai smesso di cantare”. Ed è diventato una delle colonne portanti della musica leggera italiana, con oltre 50 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e un curriculum in cui spicca ovviamente il festival di Sanremo, la vetrina d’eccellenza della canzone italiana: sette volte in gara, vincitore nel 1987 con Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi (‘Si può dare di più’), conduttore nel 2011, 2012 e 2023, quest’ultima al fianco di Amadeus.

E poi una Targa Tenco, tour da tutto esaurito con Lucio Dalla (1988) e Claudio Baglioni (Capitani coraggiosi, 2015-2016), 36 album in studio e 6 live, un’ottantina di singoli, una settantina di compilation. Le canzoni sono una serie infinita, dall’esordio discografico nel ’62 con ‘Andavo a cento all’ora’ e ‘Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte’, alla vittoria del Cantagiro due anni dopo con ‘In ginocchio da te’, che vende oltre un milione di copie, al successo di ‘Non son degno di te’ nel ’66 a Canzonissima. Negli anni Settanta il successo diminuisce, sensibilmente, perché nell’epoca della canzone d’autore e di impegno politico Morandi è considerato, come altri colleghi, un cantante tradizionalista e commerciale.

Poi da ‘Canzoni stonate’, ‘Grazie perchè’ e ‘Uno su mille’, prima metà degli anni Ottanta, torna a scalare le classifiche e a riempire le platee, senza una sola battuta d’arresto. Anzi, affiancando all’impegno artistico molte prime serate tv che lo vedono protagonista, da ‘Alta pressione’ nel 1962 fino a ‘Evviva-La grande bellezza della tv’, in onda la scorsa primavera su Rai1 in occasione dei 70 anni della televisione.

E poi il cinema, con l’esordio in ‘Totò sexy’ del 1962, varie pellicole musicali ma anche film diretti da registi come Pietro Germi (‘Le castagne sono buone’), Luciano Salce (‘Il provinciale’) e Aldo Lado (‘La cosa buffa’), e serie tv tra cui ‘L’isola di Pietro’ in 18 episodi fra il 2017 e il 2019. In primo piano anche la passione sportiva fra pallone e podismo: fonda nell’81 la Nazionale italiana cantanti impegnata nella solidarietà, sostiene il Bologna calcio, di cui è presidente onorario tra il 2010 e il 2014 sotto la presidenza dell’imprenditore Massimo Zanetti, corre una decina di maratone tra cui quella di New York per tre volte, oltre a più di quaranta mezze maratone.

Nella vita privata è stato sposato due volte e ha avuto quattro figli: Marianna e Marco da Laura Efrikian (Serena, nata nel ’67, ha vissuto solo poche ore) e Pietro – anche lui musicista, con il nome d’arte di Tredici Pietro – da Anna Dan, con la quale il mese scorso ha raggiunto il traguardo del trentesimo anniversario. Così come da quasi trent’anni è commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, mentre la sua Bologna nel 2022 gli ha conferito il Nettuno d’oro, una benemerenza destinata a chi ha onorato la città con la propria attività professionale e pubblica.

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