Collegati con noi

In Evidenza

Depp contro Heard, “Amber ha disturbi di personalità”

Pubblicato

del

Dopo aver esaminato per 12 ore Amber Heard nel 2021, una psicologa assunta dall’ex marito Johnny Depp ha diagnosticato all’attrice un doppio problema mentale, in realta’ “due facce della stessa medaglia”. Amber, che accusa Johnny di violenza domestica e adesso e’ al centro di una causa per diffamazione da 50 milioni di dollari, soffrirebbe di “disordine borderline della personalita’” e di “disturbo istrionico”, ha deposto la perita di parte Shannon Curry davanti alla corte di Fairfax in Virginia chiamata a dirimere la vicenda. Le persone con disordine borderline della personalita’ hanno paura dell’abbandono, interpretano come offese episodi che non lo sono e di conseguenza “reagiscono esplodendo” senza necessariamente essere provocate. La personalita’ istrionica si manifesta a sua volta quando una persona vuole essere a tutti i costi al centro dell’attenzione: quando non lo e’, inventa storie o assume la parte della vittima. Secondo la psicologa inoltre, Amber non soffre di sindrome post traumatica da stress come da lei dichiarato: l’attrice afferma di esserne rimasta vittima in seguito agli abusi di Depp. La deposizione della Curry ha provocato polemiche e gli avvocati della Heard l’hanno accusata di essere di parte. Ha d’altra parte aperto la strada alla testimonianza di poliziotti di Los Angeles accorsi nell’attico di Johnny Depp il 21 maggio 2016 dopo aver risposto a una chiamata di Amber. Gli agenti hanno detto di non aver trovato prove di violenza domestica sulla scena. “Non c’erano elementi a suggerire che fosse stato commesso un crimine”, ha detto il poliziotto Tyler Hadden, notando peraltro che la Heard piangeva e “aveva il viso rosso”, ma “questo poteva essere per via delle lacrime”. Alla fine Hadden non ha fatto verbale: “Litigare a parole non e’ un reato. Lo faccio anch’io con mia moglie”. Nel decimo giorno di udienze ha deposto anche Alex Romero, il portiere del palazzo dove Depp possiede cinque appartamenti, compreso quello dove fino al 2016 ha vissuto con la Heard: “Non l’ho mai visto comportarsi in modo violento”, ha detto dell’attore. Depp ha fatto causa alla Heard per diffamazione dopo un articolo di opinione scritto da lei nel 2018 sul Washington Post in cui, senza nominarlo esplicitamente, afferma di essere stata vittima di violenza domestica. L’attore e’ stato per tre giorni sul banco dei testimoni, mentre Amber deve ancora raccontare la sua versione della vicenda.

Advertisement

Esteri

Usa bloccano bozza su adesione piena Palestina all’Onu

Pubblicato

del

Gli Usa hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che raccomandava l’adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore (Algeria, Russia, Cina, Francia, Guyana, Sierra Leone, Mozambico, Slovenia, Malta, Ecuador, Sud Corea, Giappone), 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti.

La brevissima bozza presentata dall’Algeria “raccomanda all’Assemblea Generale che lo stato di Palestina sia ammesso come membro dell’Onu”. Per essere ammessa alle Nazioni Unite a pieno titolo la Palestina doveva ottenere una raccomandazione positiva del Consiglio di Sicurezza (con nove sì e nessun veto) quindi essere approvata dall’Assemblea Generale a maggioranza dei due terzi.

Continua a leggere

In Evidenza

La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

Pubblicato

del

Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

Continua a leggere

In Evidenza

Studenti bocciati con il 5 e multe a chi aggredisce prof

Pubblicato

del

Dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle scuole medie fino alle multe per aggressioni al personale scolastico. Via libera del Senato al disegno di legge messo a punto dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Il provvedimento, che ora deve passare alla Camera, prevede una serie di novità. Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Il giudizio sintetico sul comportamento rimarrà, dunque, solamente per i bambini della scuola primaria. Per tutti gli altri ci sarà il voto espresso in decimi e farà media con le altre materie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà automaticamente bocciati.

L’insufficienza si può ottenere per mancanze disciplinari gravi e reiterate avvenute nel corso di tutto l’anno scolastico. Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. Il vero spartiacque per gli studenti delle superiori, specie in ottica diploma, è però l’8 in condotta. Se non si supera questa soglia si possono perdere fino a 3 punti di credito scolastico, punteggio che va a confluire direttamente nel voto di Maturità. Anche le sospensioni cambieranno.

Non ci sarà più l’allontanamento da scuola e lo studente dovrà partecipare ad attività scolastiche di riflessione e a una verifica finale da sottoporre al consiglio di classe. Il tenore della punizione dipenderà dalla durata della sospensione. Chi avrà più di due giorni dovrà partecipare ad “attività di cittadinanza solidale” in strutture convenzionate. Per il ministro Valditara si tratta di “un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti”. “A differenza di quanti parlano di misure autoritarie e inutilmente punitive – ha detto il ministro – io rivendico la scelta di dare il giusto peso alla condotta nel percorso scolastico degli studenti”.

Il provvedimento introduce anche multe per i reati commessi ai danni di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola a causa o nell’esercizio delle sue funzioni. La somma varia dai 500 ai 10.000 mila euro “a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”. “È anche importante – ha sottolineato Valditara – che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare”.

E sempre il ministro ha annunciato oggi, rispondendo a un question time alla Camera, che è allo studio una normativa che riguarderà le chiusure scolastiche per festività religiose. “La norma che stiamo studiando è molto semplice – ha detto – non consentire la chiusura delle scuole in occasione di festività religiose o nazionali non riconosciute dallo Stato italiano. Ovviamente senza nessuna discriminazione nei confronti dei ragazzi che vogliano invece festeggiare quelle determinate ricorrenze, che saranno giustificati se rimarranno a casa”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto