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Dal Dna alI’IA, da 50 anni la scienza si auto-regola

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Poter modificare geneticamente i batteri trasformandoli in fabbriche di farmaci, come l’insulina, ma anche il rischio di ottenere microganismi potenzialmente pericolosi: erano queste le grandi opportunità e le incognite che il 24 febbraio 1975 spinsero i pionieri delle ricerche sull’ingegneria genetica a riunirsi in California, ad Asilomar, per darsi regole che misero nero su bianco e che da allora sono diventate un punto di riferimento in tutto il mondo ogni volta che nella ricerca si aprono nuove frontiere e si entra in territori inesplorati. E’ accaduto con la biologia sintetica, con le nanotecnologie e sta accadendo con l’intelligenza artificiale.

“Quanto hanno fatto allora i biologi è un buon modello cui guardare”, ha detto recentemente uno dei pionieri delle ricerche sull’intelligenza artificiale, il Nobel Geoffey Hinton. Come oggi accade pensando ai possibili sviluppi dell’IA in molti settori della società, anche all’inizio degli anni Settanta le tecnologie per manipolare il Dna avevano aperto possibilità inaspettate. Poter spostare un frammento di Dna da un organismo a un altro per studiarne la funzione “permetteva a chiunque di fare qualsiasi cosa”, aveva detto il pioniere di quella tecnica, il Nobel Paul Berg. La stessa preoccupazione era stata espressa nel 1973 in una lettera firmata da numerosi ricercatori e pubblicata sulla rivista Science.

Così nel 1974 Berg e gli altri pionieri delle ricerche sul Dna invitarono i colleghi a una pausa di riflessione, una moratoria dei loro esperimenti “fino a quando non fossero stati valutati meglio i potenziali rischi di queste molecole di Dna ricombinante o fino a quando non fossero stati sviluppati metodi adeguati per prevenirne la diffusione”. Li invitarono quindi a confrontarsi ad Asilomar nel 1975. Arrivarono in 150 fra ricercatori, rappresentanti di istituzioni governative e di aziende e 16 giornalisti e per tre giorni si confrontarono in discussioni animate che portarono a stilare regole per la sicurezza che ancora oggi sono un modello in tutto il mondo. Da allora ‘Asilomar’ è il simbolo della capacità della comunità scientifica di autoregolarsi senza il coinvolgimento dei politici e il modello per tanti altri settori di frontiera, come la biologia sintetica, le nanotecnologie e l’intelligenza artificiale.

Risale al 5 gennaio 2017, per esempio, la ‘Conferenza di Asilomar sulla AI benefica’ organizzata dal Future of Life Institute. Anche in quel caso parteciparono molti ricercatori impegnati in discipline diverse, come l’economia, l’etica e la filosofia anche se, a differenza di quanto accadde nel 1975, molti dei partecipanti lavoravano per aziende private. La conferenza di Asilomar ha influenzato anche la lettera aperta del 22 marzo 2023 nella quale più di 30mila persone, fra le quali Elon Musk, hanno espresso preoccupazione per i sistemi di IA “che possono rappresentare rischi profondi per la società e l’umanità”. Sull’impatto delle loro ricerche si è interrogato, all’inizio di quest’anno, anche il gruppo di ricerca cinese della Fudan University che ha messo a punto un sistema di intelligenza artificiale capace di auto-replicarsi. “Speriamo – hanno scritto i ricercatori – che la nostra scoperta serva come allerta per la società, per concentrare maggiormente gli sforzi tesi a comprendere e a valutare i possibili rischi anche a livello internazionale”.

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Elon Musk nella bufera: condivide post revisionista su Stalin, Hitler e Mao e poi lo cancella

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Nuovo scivolone social per Elon Musk, che su X (ex Twitter) ha condiviso un post altamente controverso, per poi rimuoverlo rapidamente dopo una forte reazione negativa.

L’imprenditore, noto per il suo rapporto privilegiato con Donald Trump, ha condiviso un post che minimizzava le responsabilità storiche di tre dei più sanguinari dittatori del XX secolo: Joseph Stalin, Adolf Hitler e Mao Zedong. Il post affermava falsamente che non erano stati loro a causare la morte di milioni di persone, ma i loro dipendenti del settore pubblico.

LA TEMPESTA SOCIAL E LA RIMOZIONE DEL POST

Musk ha condiviso il post senza commenti, ma poco dopo ha cancellato tutto, travolto dalle critiche di utenti e storici, che hanno definito il contenuto antisemita e sprezzante nei confronti del genocidio.

Gli studiosi hanno ampiamente documentato che:

  • Stalin ha causato la morte di milioni di persone tra gulag, carestie indotte e purghe politiche.
  • Hitler è stato il mandante del genocidio dell’Olocausto, sterminando sei milioni di ebrei e milioni di altre vittime.
  • Mao ha scatenato la rivoluzione culturale e il Grande Balzo in Avanti, provocando milioni di morti tra persecuzioni e carestie.

Non è la prima volta che Musk sposa tesi revisioniste o minimizza le posizioni estremiste di alcuni gruppi di estrema destra europea, come Alternativa per la Germania (AfD). Inoltre, ha scatenato polemiche per un saluto considerato nazista durante un comizio di Donald Trump.

IL RAPPORTO CON NETANYAHU E LE ACCUSE DI ANTISEMITISMO

Nonostante le ripetute accuse di post e dichiarazioni antisemite, Musk ha mantenuto un forte legame con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che non lo ha mai criticato pubblicamente e continua a considerarlo un alleato.

Negli ultimi anni, il patron di Tesla e SpaceX ha perso diversi inserzionisti a causa di post considerati controversi. Tuttavia, la sua influenza su X e il suo rapporto con i leader conservatori, compreso Trump, lo hanno mantenuto al centro del dibattito politico e mediatico.

L’ULTIMA PROVOCAZIONE: LA DOMANDA SUL FALLITO ATTENTATO A TRUMP

A pochi giorni dal fallito attentato contro Donald Trump, Musk ha acceso un’altra polemica chiedendo su X perché nessuno avesse mai tentato di uccidere l’ex presidente Joe Biden o la sua vice Kamala Harris.

Un’altra dichiarazione che ha sollevato sconcerto e indignazione, confermando ancora una volta il suo stile provocatorio e la sua inclinazione a polarizzare l’opinione pubblica.

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Esteri

SpaceX, successo per la missione Crew-10: la capsula Dragon attracca sulla ISS

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La capsula Dragon di SpaceX, lanciata venerdì con quattro astronauti a bordo, ha attraccato con successo alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) alle 6.06 ora italiana. L’annuncio è arrivato direttamente dall’azienda aerospaziale di Elon Musk, che ha confermato il regolare svolgimento della manovra.

A bordo della missione Crew-10 si trovano Anne McClain e Nichole Ayers, astronauti della NASA, il giapponese Takuya Onishi e il cosmonauta russo Kirill Peskov.

CAMBIO DI EQUIPAGGIO E IL CASO “STARLINER”

L’arrivo della Crew-10 permetterà ora il rientro sulla Terra dell’equipaggio della missione Crew-9, composto dall’astronauta Nick Hague e dal cosmonauta Aleksandr Gorbunov. A questi si aggiungeranno anche Butch Wilmore e Sunita Williams, astronauti della NASA bloccati sulla ISS da oltre sei mesi a causa di un’avaria alla capsula Starlinerdi Boeing, che avrebbe dovuto riportarli a casa.

L’attracco della Dragon segna un altro successo per SpaceX, che continua a consolidare il proprio ruolo nelle missioni spaziali con equipaggio umano, garantendo trasporti affidabili per la NASA e i suoi partner internazionali.

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Esteri

Incendio in discoteca, 50 morti in Macedonia del Nord

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Un incendio scoppiato in una discoteca della Macedonia del Nord, dove più di mille persone si erano radunate per un concerto, ha causato la morte di almeno 50 persone, ha riferito l’agenzia statale Mia citando il ministero dell’Interno. “Almeno 50 persone sono morte in una discoteca a Kocani”, una cittadina a circa 100 chilometri a est della capitale Skopje, dove “circa 1.500 persone assistevano ad un concerto”, afferma Mia.

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