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Cronache

Dal caldo alle bombe d’acqua, allerta Protezione Civile

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I temporali, in alcuni casi vere e proprie bombe d’acqua, segnano la tregua del caldo africano in Italia. L’ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha interessato gran parte del quadrante nord della Penisola, come da previsioni, ha raggiunto il resto del Paese provocando un repentino abbassamento delle temperature e in alcuni casi anche danni e disagi. A iniziare da oggi e almeno fino al giorno di Ferragosto, infatti, l’anticiclone africano non proteggera’ piu’ l’Italia. L’alta pressione delle Azzorre dall’oceano si appresta a invadere i settori centrali e settentrionali fino a raggiungere le Repubbliche Baltiche. Sul bordo inferiore di questa vasta struttura inizieranno a scorrere correnti piu’ fresche che raggiungeranno l’Italia facendo il loro ingresso dai Balcani. L’anticiclone, che verra’ “spinto” verso l’Algeria, Marocco e Spagna, lascera’ spazio ad aria piu’ fresca che portera’ ad un graduale abbassamento delle temperature: tra i due e i quattro gradi. Una instabilita’ caratterizzata da fenomeni anche violenti, temporali con grandine e colpi di vento. In Umbria, ad Orvieto, il temporale che si e’ abbattuto nel tardo pomeriggio di lunedi’ ha causato danni importanti con il distacco di porzioni di pavimentazione in sampietri nel centro citta’. A Roma e nella zona dei Castelli un forte acquazzone, accompagnato da fulmini e tuoni, ha causato disagi e allagamenti. La Protezione Civile regionale ha diramato il bollettino per una allerta gialla in vigore fino al tardo pomeriggio di domani. Decisione presa anche in Campania dove un violentissimo temporale si e’ abbattuto nel Casertano provocando la caduta di alberi e trasformando le strade in torrenti. Stesse scene in Calabria dove le piogge hanno causato allagamenti al punto che e’ stata necessario chiudere al traffico un tratto della strada statale “Tirrena Inferiore”. Da venerdi’ 12, inoltre, una ulteriore bassa pressione sfiorera’ l’Italia generando ancora tanti temporali che dal Nord si porteranno verso il Centro-Sud nel corso del weekend. L’ondata di piogge non ha fermato, pero’, gli incendi. Da giorni brucia la collina alle spalle di Albenga, nel Savonese. Tre Canadair sono impegnati nelle operazioni di spegnimento e la situazione sta tornando lentamente alla normalita’. Una azione complessa che e’ stata rallentata anche dall’incosciente comportamento di un uomo che con una barca ha effettuato alcune pericolose evoluzioni proprio vicino all’area di manovra degli aerei. Nei suoi confronti potrebbe scattare una denuncia oltre alla sospensione della patente nautica. Roghi attivi su tutto il territorio: emergenza al confine della Slovenia dove decine di vigili del fuoco stanno cercando di domare un vasto incendio a Prebenico nel comune di San Dorligo della Valle, in provincia di Trieste. A Bolzano in fiamme il bosco sopra Frangarto, in Puglia sono andati distrutti circa 70 ettari del bosco di Tuori ad Alberona in provincia di Foggia.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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