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Da Times Square New York ad Alexander Platz, il mondo festeggia lo scudetto del Napoli

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L’azzurro del Napoli inonda le strade di tutto il mondo. La festa tracima e dilaga oltre i confini; si appropria di latitudini lontane e contagia paesi e lingue straniere. Il terzo scudetto del Napoli è stata un’attesa lunga 33 anni per i tifosi partenopei, quelli sparsi per il mondo, quelli di prima e seconda generazione, ma anche gli stranieri che, da lontano, si sono appassionati a una favola che fino a un mese fa era soltanto un racconto nostalgico dei tempi in cui Diego Armando Maradona faceva sognare il mondo intero. C’è chi l’ha festeggiato nei pub o nei club con i propri connazionali, c’è chi invece non ha rinunciato allo spirito tutto italiano di scendere per strada tra lo stupore della gente. Tanto che persino la nota band britannica dei Coldplay è rimasta colpita dalla festa per lo scudetto. “Scene meravigliose al nostro ristorante italiano locale. Congratulazioni al Napoli, non vediamo l’ora di suonare nella casa dei campioni”, è il loro tributo social accompagnato da uno scatto della festa “Da Maria”, un ristorante napoletano di Notting Hill, a Londra. Nel ristorante napoletano di Londra, a godersi lo spettacolo della vittoria scudetto del Napoli c’era anche Ed Vuillamy, notissimo inviato del Guardian e dell’Observer e altre riviste inglesi e americane. Ed ama Napoli ed è tifoso del Napoli.

Ovviamente non poteva mancare la festa in Argentina, legata a Napoli dal mito de “el pibe de oro”. Come ricorda La Nacion, la vittoria del Napoli è arrivata esattamente 33 anni e cinque giorni dopo che Diego Armando Maradona portò gli azzurri all’ultimo titolo in Serie A. E così a Buenos Aires i tifosi, expat napoletani e argentini, sono scesi in strada per celebrare insieme il tricolore azzurro, sventolando sciarpe e bandiere con le foto di Maradona. Una festa pagana dove però aleggia il misticismo della “mano di Dio”, quasi fosse scesa anche questa volta in campo per portare il Napoli in cima alla classifica. Tanto che il quotidiano sportivo francese L’Equipe celebra lo scudetto con un fotomontaggio: in prima pagina Maradona e Osimhen esultano insieme e sotto il titolo “La Resurrection”.

Sacro e profano del resto descrivono queste giornate di Napoli dove i tifosi hanno portato la festa persino nei cimiteri, con tanto di striscioni “Non sapete che vi siete persi”. Dall’altro mondo e agli altri mondi: l’azzurro del Napoli ha inondato anche le strade di Monaco di Baviera, Valencia, Barcellona, Madrid, Parigi, e poi in Irlanda e in Inghilterra, dove in alcune strade per qualche ora lo scudetto ha insidiato la festa per l’incoronazione di re Carlo. E poi i cori a Copenhagen, a Berlino, nella celebre Alexander Platz. I Napoli Club si sono riuniti in Giappone, a Taiwan e in Australia. Non sono mancati i tifosi in strada anche a Times Square, a New York. La festa ha raggiunto anche latitudini inesplorate per il tifo italiano: in Georgia Khvicha Kvaratskhelia è osannato come un eroe nazionale sui quotidiani che hanno celebrato “lo scudetto” partenopeo nelle pagine sportive. A New York, il ristorante italiano all NEAPOLITAN, la Ribalta,  per una sera è diventato una sorta di piccolo stadio Maradona nel cuore della grande Mela. Poi dopo, il patron Rosario Prosino e alcune decine di napoletani, si sono riversati in strada a fare festa sotto gli occhi dei newyorkesi.

La Ribalta. Per una sera il ristorante di Rosario Procino è diventato una sorta di piccolo stadio Maradona nel cuore della grande Mela

E la Corea del Sud non è da mano: “Kim Min-jae conquista il titolo italiano”, ha titolato a Seul il “Korean Herald” che coccola a modo suo l’altro campione e protagonista della vittoria. La festa ha rotto gli argini anche di cerimoniali e understatement diplomatico: la Console Generale degli Stati Uniti Tracy Roberts Pounds nei giorni scorsi ha srotolato gli striscioni bianco azzurri indossando la maglia della squadra, mentre l’ambasciatore britannico a Roma Ed Llewellyn ha postato un video delle celebrazioni chiosando, “i festeggiamenti sono iniziati”. Per lui di certo visto che la Gran Bretagna incoronerà il suo nuovo re tra poche ore. Ma qui in Italia e in tutto il mondo che ora sa di azzurro a regnare è Napoli campione.

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Cultura

Nei papiri di Ercolano il luogo di sepoltura di Platone

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Dai papiri di Ercolano riemerge il luogo esatto della sepoltura di Platone nell’Accademia ad Atene: era situato nel giardino a lui riservato (un’area privata destinata alla scuola platonica) vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse. Lo rivela il papirologo Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa, presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’ condotto con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. La scoperta è racchiusa in mille parole nuove o diversamente lette del papiro contenente la Storia dell’Accademia di Filodemo di Gadara.

L’aumento del testo (pari al 30% in più rispetto alla precedente edizione del 1991) corrisponde all’incirca alla scoperta di 10 nuovi frammenti di papiro di media grandezza. Il testo rivela che Platone fu venduto come schiavo sull’isola di Egina già forse nel 404 a.C., quando gli Spartani conquistarono l’isola o, in alternativa nel 399 a.C., subito dopo la morte di Socrate.

Finora si era creduto che Platone fosse stato venduto come schiavo nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa. I testi parlano anche della sua ultima notte, ma non solo. Diverse nuove letture forniscono un nuovo quadro delle circostanze della corruzione dell’oracolo di Delfi da parte del filosofo accademico Eraclide Pontico. Viene inoltre corretto il nome di Filone di Larissa in ‘Filione’ (allievo del grammatico Apollodoro di Atene per due anni e dello stoico Mnesarco per sette anni), che morì a 63 anni in Italia durante una pandemia influenzale.

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Esteri

Musk rifiuta di eliminare da X video dell’attacco a Sidney

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Elon Musk ha reagito all’ordine di un tribunale australiano di eliminare da X i video dell’attacco nella chiesa di Sidney dopo che il commissario per la eSafety dell’Australia ha chiesto un’ingiunzione. Il miliardario patron di Tesla ha risposto con un post sulla sua piattaforma accusando il premier Anthony Albanese di “censura”. “La nostra preoccupazione è che se qualsiasi Paese è autorizzato a censurare i contenuti di tutti i paesi, allora cosa impedirà a qualsiasi paese di controllare Internet?”

Musk ha detto che X farà appello contro l’ingiunzione australiana. “Abbiamo già censurato il contenuto in questione per l’Australia, in attesa di ricorso legale, ed è archiviato solo su server negli Stati Uniti”, ha aggiunto. Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha affermato che Musk è cieco di fronte all’angoscia causata dai video. “Faremo ciò che è necessario per affrontare questo miliardario arrogante che pensa di essere al di sopra della legge, ma anche al di sopra della comune decenza”, ha detto Albanese all’emittente pubblica Abc. “L’idea che qualcuno vada in tribunale per il diritto di pubblicare contenuti violenti su una piattaforma mostra quanto il signor Musk sia fuori dal mondo”, ha aggiunto.

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Economia

Enel, istruttoria Antitrust per rincari sui rinnovi

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L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Enel Energia per accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta sulle modalità di comunicazione dei rinnovi. L’informativa di avvio istruttoria è apparsa sul bollettino dell’Authority, che evidenzia il “numero elevato di istanze di intervento pervenute”. In sostanza è stato segnalato “oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato”, anche il “non aver ricevuto alcuna informazione preventiva” sul rinnovo contrattuale e “di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso”. Enel Energia ha prontamente respinto le ipotesi avanzate nell’istruttoria affermando di “aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonché della disciplina contrattuale” e di confidare pertanto “di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento”.

“Se saranno accertati illeciti, le maggiori somme pagate in bolletta come conseguenza dei rinnovi contrattuali scorretti andranno restituite agli utenti”, ha fatto sapere intanto il Codacons commentando la decisione del Garante della concorrenza e del Mercato. “Gli utenti nell’ultimo periodo avevano ricevuto bollette sensibilmente rincarate, senza però essere stati adeguatamente informati dalla società circa le modifiche tariffarie applicate – ha precisato l’associazione dei consumatori – Attendiamo ora l’esito dell’indagine e, se saranno accertate irregolarità, avvieremo una azione per far ottenere ai consumatori coinvolti la restituzione delle maggiori somme pagate in bolletta per effetto delle scorrette o mancate comunicazioni su rincari tariffari, che in modo evidente hanno impedito ai clienti di esercitare i propri diritti, come quello al recesso”.

“Da mesi le società dell’energia stanno comunicando ai propri clienti modifiche unilaterali delle condizioni economiche, ossia sensibili aumenti delle tariffe praticate, comunicazioni però che avvengono spesso in modo sibillino, ad esempio attraverso mail che l’utente può dimenticare di leggere o messaggi che sembrano contenere informazioni pubblicitarie”, ha stigmatizzato Consumerismo.

“I rialzi erano vergognosi e spropositati – ha invece messo in evidenza l’Unione nazionale consumatori – Stavamo già raccogliendo casi in modo da ottenere un ricalcolo delle bollette. Ora si apre, in caso di condanna, una nuova via per ottenere lo storno di quanto pagato per le bollette fin qui”. Sono oltre 600 le segnalazioni pervenute all’Antitrust di singoli consumatori e microimprese, anche per il tramite di associazioni di consumatori, che lamentano di aver ricevuto, in occasione dei cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023-gennaio 2024, bollette recanti un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica rispetto alle bollette riferite allo stesso arco temporale nell’anno precedente.

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