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Da Londra al Colle, Mattarella celebra sport azzurro

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Da Londra – e piu’ precisamente dai due campi verdi di Wembley e Wimbledon – al Quirinale. Gli azzurri, al di la’ di come andranno le due finali inglesi, verranno celebrati in patria. A prescindere, anche se Matteo Berrettini non ce l’ha fatta contro un grandissimo Djokovic. Perche’ arrivare a giocarsi il titolo degli Europei di calcio e quello individuale di tennis, e’ comunque motivo di lustro per la patria. E allora domani, nella speranza sia una seconda passerella, la nazionale di Mancini e Berrettini saranno accolti al Quirinale dal presidente Mattarella e, successivamente a Palazzo Chigi, dal premier Draghi. Cerimonie semplici, i cui toni, ovviamente, seguiranno i risultati dei campi. Per la stessa ragione il capo dello Stato, che rappresenta l’unita’ nazionale, e’ voluto essere presente a Londra per tifare “azzurri” a Wembley. Una presenza al piu’ alto livello che si e’ concretizzata dopo una attenta valutazione della situazione sanitaria. Domani sara’ comunque una festa al Quirinale che aprira’ i suoi splendidi giardini per una cerimonia sobria ma di grande impatto. Non e’ la prima volta che un capo dello Stato omaggia lo sport italiano e il calcio in particolare. Il Presidente della Repubblica volato oggi a Londra per la finale degli Europei di calcio, ha illustri predecessori “tifosi” che hanno presenziato in tribuna a finali degli Azzurri. Il primo fu Sandro Pertini nel 1982, in occasione del Mundial vinto dagli Azzurri di Bearzot. L’11 luglio, giorno della finale contro la Germania, volo’ a Madrid e assistette all’incontro a fianco di Re Jan Carlos e del Cancelliere Helmut Schmidt. Ad ogni goal Pertini scattava in piedi levando in cielo i pugni, mentre alla terza e decisiva realizzazione, dal labiale si intui’ che gridava “Non ci prendono piu’, non ci prendono piu'”. Ma nella memoria collettiva, piu’ delle sue esultanze, resta indelebile il rientro di tutta la squadra sull’aereo presidenziale e lo scopone scientifico in coppia con Zoff contro Bearzot e Causio. Atterrati a Roma Ciampino, i due Pullmann degli Azzurri, superando con fatica la calca impazzita dei tifosi, andarono direttamente al Quirinale per un pranzo nel Salone degli specchi. Dopo 24 anni, il 9 luglio 2006, ecco un’altra finale. Questa volta con la Francia, anche questa vincente. E anche questa con il ‘primo tifoso’ d’Italia in Tribuna d’onore: Giorgio Napolitano. Il presidente volle premiare i 23 e lo staff tecnico con l’onorificenza dell’Ordine al merito della Repubblica, che fu consegnata al Quirinale. Per quanto riguarda i Campionati Europei, dopo la vittoria nel 1968, gli Azzurri accedettero ad una finale solo nel 2000, sotto la guida di Dino Zoff. Allo stadio De Kuip di Rotterdam il 2 luglio, in tribuna c’era il Presidente Carlo Azelio Ciampi, a fianco della regina Beatrice d’Olanda all’Aja e di Jaques Chirac. Il Presidente, grande sostenitore dello sport assistette alla beffa del golden goal di Trezeguet dopo una partita dominata dagli Azzurri, che furono comunque premiati con le insegne di Cavalieri della Repubblica. Nel 2012, alla finale di Kiev l’1 luglio contro la Spagna, arrivo’ la nazionale rifondata da Cesare Prandelli. Alla vigilia il presidente Napolitano invio’ un messaggio al Mister per lodare “l’eccezionale spirito di squadra”. La “rojas” si impose nettamente davanti agli occhi di Mario Monti, il Capo dello Stato volle ricevere al Quirinale gli Azzurri il giorno stesso del rientro, il 2 luglio, ricevendo in dono il pallone degli Europei con le 23 firme.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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