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Curtoni, Bassinio e Brignone, a Bansko tripletta in discesa di sci: è la Valanga rosa

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– Anche le montagne della Bulgaria entrano a pieno titolo nella storia dello Sci azzurro al femminile. A Bansko la ‘valanga rosa’ ha messo a segno un nuovo strepitoso trionfo in discesa: 1/a Elena Curtoni in 1.29.31, 2/a Marta Bassino in 1.29.41 e 3/a Federica Brignone in 1.29.45. Solo bandiere italiane e ai piedi del podio l’americana dei record Mikaela Shiffrin in 1.29.65. Questa di Bansko e’ la quarta tripletta delle azzurre nella storia. L’ultima il 14 gennaio 2018 nella discesa di Bad Kleinkircheim, in Austria. Ed in ben tre di queste triplette e’ presente la Brignone, sempre piu’ punto di riferimento e faro della squadra azzurra. Il tutto e’ successo poco prima che a Kitzbuehel, sulla mitica Streif, assente Dominik Parsi che per la terza volta aveva vinto l’anno scorso, dopo sei anni tornasse alla vittoria un austriaco.

Primo Matthias Mayer, 29 anni ed otto vittorie oltre a due ori olimpici in discesa, che ha domato la Streif in 1.55.59. Ancora solo un secondo posto, invece, il quarto sulla Streif per lui ancora stregata , per lo svizzero Beat Feuz in 1.55.81, ex aequo con l’altro austriaco Vincent Kriechmayr. Per l’Italia, assente Christof Innerhofer che ha preferito non gareggiare, il migliore e’ stato Matteo Marsaglia 12/o in 1.56.58 e poi Mattia Casse 14/o in 1.56.65. Al veterano Peter Fill, che sulla Streif vinse nel 2016, nella sua ultima apparizione a Kitzbuehel si e’ aperto un attacco poco dopo il via, ed e’ finito fuori senza danni. A Bansko invece la valtellinese Curtoni a 28 anni si prende la prima vittoria in carriera, il quarto podio individuale oltre ad un terzo posto nella gara a squadre. Elena e’ la 21 esima azzurra a vincere in coppa del mondo ottenendo cosi’ il 90/o successo delle italiane. Come gia’ nella discesa di venerdi’, recupero di Val d’Isere, anche questa libera ha esaltato soprattutto l’abilita’ ed il coraggio delle gigantiste veloci, e cioe’ delle atlete piu’ tecniche capaci di tenere meglio linea e rapidita’ su curve strette come quelle di Bansko. La gara e’ stata anche fatta partire piu’ tardi rispetto alla discesa di venerdi’ per garantire, con l’arrivo del sole sulla pista, maggiore visibilita’ a tutte le atlete.

E’ una opportunita” che Curtoni, pettorale n. 28, ha sfruttato al meglio. Ma che sarebbe stato un’altra grande giornata azzurra lo si era capito ben prima e cioe’ quando Bassino, pettorale 4, si era portata al comando e subito dopo la supercampionessa Usa Shiffrin, con ii pettorale 5, le era rimasta nettamente alle spalle. Poi ci sono state un po’ di emozioni con altre atlete che riuscivano a fare buoni tempi intermedi ma chiudendo pero’ in ritardo alla fine. Solo Federica Brignone, seconda nella discesa di venerdi’, con il pettorale 20 ha fatto un altro suo capolavoro portandosi alle spalle di Marta. Poi e’ stata la volta di Curtoni nella gara della sua vita. Domani la tappa di Bansko si chiude con un superG. L’Italia e’ a caccia di un nuovo grande risultato mentre a Kitzbuehel tocca allo slalom speciale in cui gli azzurri al momento paiono non rendere a dovere. Intanto le sorelle d’Italia fanno grande lo Sci azzurro.

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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