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Cronache

Csm, magistrato sia imparziale e non cerchi consenso

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“Ancora più in questo difficile transito epocale, i magistrati sono chiamati ad acquisire una profonda consapevolezza che le prerogative della funzione si giustificano e si legittimano solo in funzione di quella imparzialità che è costitutiva dell’essere magistrato. Questa consapevolezza implica un magistrato che non cerchi il consenso politico e sociale alle proprie decisioni ma che grazie alla sua imparzialità e alla solidità degli argomenti a sostegno delle sue decisioni e azioni si dimostri autorevole”. E’ il monito del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli (nella foto Imagoeconomica) lanciato in occasione della cerimonia di inaugurazione dei corsi della Scuola superiore della magistratura di Scandicci (Firenze), alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Rivolgendosi ai giovani magistrati tirocinanti che frequentano la scuola, Pinelli ha detto: “Siate liberi, indipendenti nel giudizio (il valore da salvaguardare non è solo l’indipendenza ordinamentale, ma l’indipendenza di giudizio del giudice), sottraendovi al pericolo di sentirvi un’autorità morale. Il giudice accerta responsabilità individuali, non spetta a lui determinare l’etica pubblica di un Paese. Il magistrato deve avvertire la cultura della responsabilità”, “deve sentirsi responsabile non meno di quanto si senta indipendente”. E ancora, “occorre che i magistrati siano pienamente consapevoli dell’inscindibile correlazione tra la loro competenza professionale e la responsabilità sociale che l’esercizio della giurisdizione comporta”. Dal vicepresidente del Csm anche un richiamo “sull’importanza che assume il ‘senso di umanità’ del magistrato”, “un richiamo al rispetto delle persone e della loro dignità, in tutte le circostanze della vita professionale e privata del magistrato, una consapevolezza della dimensione umana delle sue decisioni e delle conseguenze che esse hanno. E non perdete mai il senso di umanità”.

A Mattarella, che non ha preso la parola durante la cerimonia, è stato dedicato un lungo applauso al momento di lasciare la scuola da parte dei giovani magistrati, ai quali il Capo dello Stato, e presidente del Csm, ha augurato ‘Buon lavoro”. Nel corso della cerimonia, Margherita Cassano, prima presidente della Corte di Cassazione, ha auspicato che “questo patrimonio comune di valori, oggetto di approfondimento grazie all’opera sapiente e attenta della Scuola della magistratura, possa essere condiviso in un clima rinnovato, improntato al rispetto reciproco tra le varie istituzioni dello Stato, a pacatezza, equilibrio, disponibilità effettiva ad ascoltare le ragioni altrui”. Ad aprire e concludere l’inaugurazione le parole di Silvana Sciarra, presidente della Scuola fiorentina. Un istituto, ha detto, che “ha incorporato nel suo atto fondativo i principi costituzionali di indipendenza della magistratura, di libertà della ricerca e dell’insegnamento e di buon andamento dell’amministrazione della giustizia”. La Scuola vedrà transitare nel 2025, nelle sedi di Scandicci e di Napoli, oltre ai magistrati ordinari, tra 1200 e 1400 magistrati ordinari tirocinanti; di essi circa 600 hanno iniziato il tirocinio il 9 dicembre scorso. Altri 400, vincitori del concorso bandito nell’ottobre 2022, inizieranno il loro percorso di formazione inziale in primavera.

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Cronache

Sigfrido Ranucci e le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti: polemica e reazioni

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Imbarazzo e sconcerto per le dichiarazioni rilasciate sui social dal vicedirettore Rai Sigfrido Ranucci (foto Imagoeconomica in evidenza) in merito alle elezioni dell’Ordine dei Giornalisti. A esprimere perplessità è il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai, che in una nota critica l’intervento del conduttore e volto noto della televisione pubblica.

LA POSIZIONE DI UNIRAI

Secondo Unirai, Ranucci sarebbe intervenuto “a gamba tesa” nella campagna elettorale dell’Ordine, con affermazioni che violerebbero la legge ordinistica e i principi deontologici della categoria. Il sindacato solleva inoltre interrogativi sulla compatibilità di tali dichiarazioni con il codice etico della Rai, sottolineando che in casi simili l’azienda ha avviato procedimenti disciplinari.

L’INTERVENTO DI RANUCCI E LE SUE MOTIVAZIONI

Ranucci, attraverso un post su Facebook, ha preso una posizione netta, sostenendo la Lista Controcorrente e motivando la sua scelta con un quadro critico dell’attuale condizione del giornalismo in Italia. Il conduttore di Report ha parlato di “leggi bavaglio”, dell’aumento di denunce contro i giornalisti e di pressioni da parte di apparati segreti.

In particolare, Ranucci ha lanciato accuse dirette nei confronti di un candidato, definendolo un “personaggio oscuro” che avrebbe utilizzato la stampa come un “manganello” e diffuso dossier falsi su di lui e sulla sua trasmissione. Il giornalista ha espresso preoccupazione per un metodo che, a suo avviso, potrebbe minare la libertà di stampa.

UN DIBATTITO CHE DIVIDE

L’intervento di Ranucci ha generato forti reazioni all’interno del mondo dell’informazione, con alcuni che ne difendono il diritto di esprimere un’opinione, mentre altri evidenziano la delicatezza del suo ruolo all’interno della Rai, che impone una particolare equidistanza nelle dinamiche elettorali di categoria.

La vicenda pone una questione più ampia: fino a che punto un giornalista di servizio pubblico può esporsi in ambito politico o associativo? Un dibattito che, con le elezioni dell’Ordine dei Giornalisti alle porte, appare destinato a proseguire.

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Non ce la fa operaio ustionato, morto dopo sei giorni

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Ha lottato per quasi sei giorni contro le gravissime ustioni subite, ma non ce l’ha fatto Sanderson Mendoza, l’operaio di 26 anni dipendente della Tapojärvi coinvolto il 10 marzo in un incidente sul lavoro avvenuto nel parco scorie all’interno dell’area del polo siderurgico di Ast a Terni. E’ morto nel pomeriggio di domenica al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio di Roma. La notizia si è subito diffusa negli ambienti sindacali ed ha poi trovato conferma da quelle sanitarie. La Tapojärvi Italia è una società specializzata nella movimentazione di materiali utilizzati nell’industria siderurgica. Per questa lavorava il giovane operaio, ternano a tutti gli effetti anche se con origini sudamericane.

“Siamo profondamente dispiaciuti e porgiamo le nostre sincere condoglianze alla famiglia e ai cari del dipendente scomparso” hanno affermato Mari Pilventö, acting ceo Tapojärvi group, e Martti Kaikkonen, ceo Tapojärvi Italia. “La nostra comunità – hanno annunciato – onorerà il nostro collega con un minuto di silenzio in tutte le sedi del Gruppo Tapojärvi lunedì 17 marzo alle 12”. “Profondo dolore” è stato espresso da Arvedi Ast . “In questo momento di immensa tristezza – dice Arvedi Ast – desideriamo esprimere la nostra vicinanza ed il nostro cordoglio di vero cuore alla famiglia, ai colleghi ed a tutte le persone a lui care”. Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha sottolineato che “la morte del giovane operaio che lavorava all’interno di Ast “è una bruttissima notizia che colpisce tutti noi e tutta la città di Terni”.

Ha quindi riconfermato il suo impegno “affinché i luoghi di lavoro siano occasione di sviluppo, indipendenza economica, realizzazione professionale e personale e non certo di morte”. Cosa sia successo esattamente nella serata del 10 marzo è ancora al vaglio della Procura della Repubblica di Terni. Il ventiseienne era alla guida di un mezzo da lavoro, denominato Klingher, adibito al trasporto delle siviere e improvvisamente investito dalle fiamme. All’interno dei recipienti vengono infatti movimentare scorie d’acciaio, fuse ad altissime temperature.

Una delle ipotesi è che il metallo allo stato liquido si sia almeno in parte sversato e il contatto con il terreno abbia innescato il rogo. Il giovane era stato subito soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Terni e poi trasferito nella struttura sanitaria romana dove è morto. Il giorno dopo l’incidente otto ore di sciopero per tutti i turni di lavoro erano state proclamate per i lavoratori di Tapojärvi e per il personale diretto e delle ditte terze di Acciai speciali Terni e Tubificio dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm e le rsu di Tapojärvi e Ast. I sindacati avevano subito incontrato le direzioni aziendali, sottolineando “il fatto ripropone con forza il tema della sicurezza all’interno di tutti i luoghi di lavoro”.

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Terremoti in Calabria: prosegue la sequenza sismica nel Catanzarese

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Prosegue anche stanotte la sequenza sismica in corso nel centro della Calabria, in provincia di Catanzaro. La scossa di terremoto più forte registrata nelle ultime ore è stata di magnitudo 2.9, avvenuta alle ore 00:34, con epicentro vicino Miglierina e ipocentro a 11 km di profondità.

MONITORAGGIO INGV: SEI SCOSSE NELLE ULTIME ORE

Secondo i rilevamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dalla mezzanotte sono state registrate almeno sei scosse nella zona. Il continuo susseguirsi di eventi sismici viene costantemente monitorato per valutare eventuali sviluppi e possibili effetti sul territorio.

NESSUN DANNO, MA MASSIMA ATTENZIONE

Al momento non si segnalano danni a persone o edifici, ma la popolazione sta vivendo con apprensione il ripetersi delle scosse. Le autorità locali e la Protezione Civile mantengono alta l’attenzione, invitando i cittadini a seguire le buone pratiche di prevenzione sismica.

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