Nuovi rincari in vista per luce e gas. Il rischio di nuovi aumenti delle bollette sembra concretizzarsi a guardare l’andamento del prezzo dell’elettricita’ in Borsa. Non si dovra’ aspettare molto per saperlo, visto che tra domani e giovedi’ l’Arera rendera’ note ufficialmente le nuove tariffe riservate al mercato tutelato. E non si arresta la corsa del costo dei carburanti, con benzina e gasolio sempre piu’ cari, a pesare sulle vacanze estive. Cosi’ il governo valuta nuovi aiuti per famiglie e imprese per mitigare un salasso che non sembra potra’ terminare a breve, anche a causa del contesto geopolitico ed economico delineato dalla guerra in Ucraina. Sara’ quindi molto probabile un nuovo intervento del governo in soccorso di famiglie e imprese. Entro il 30 giugno dovrebbe arrivare in Parlamento il disegno di legge di assestamento di bilancio, con l’aggiornamento delle previsioni di finanza pubblica e sara’ valutata la fattibilita’ finanziaria di ulteriori misure per calmierare il costo dell’energia sino a fine anno, fa sapere il ministero dell’Economia nell’aggiornamento del quadro economico e di finanza pubblica contenuto nel Programma trimestrale di emissione. Nell’ultima settimana, dal 20 al 26 giugno, il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica nella Borsa del Gestore dei mercati energetici (Gme) e’ stato pari a 327,54 euro/MWh, in netto rialzo rispetto a 262 euro della settimana precedente; la vendita ha oscillato tra 313,56 euro/MWh di Sud, Calabria e Sicilia e 333,90 euro/MWh di Nord e Centro Nord. I volumi di energia elettrica scambiati direttamente nella Borsa sono stati intorno a 4,6 milioni di MWh, con la liquidita’ al 74,2%. I prezzi all’ingrosso sono una delle componenti che influiscono sulle bollette di famiglie e aziende e dunque gli aumenti comunicati dal Gme fanno presagire ulteriori rincari in bolletta, come peraltro gia’ indicano le previsioni degli esperti. Gli ultimi calcoli di Nomisma energia indicano aumenti a due cifre con una stima per il terzo trimestre di rialzi del gas del 27% e della luce del 17%. La verifica arrivera’ dall’Autorita’ di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che rendera’ note entro giovedi’ le variazioni ufficiali delle tariffe per i prossimi tre mesi e ha comunque strumenti per bilanciare i prezzi. Inarrestabile anche il rialzo della benzina. La settimana scorsa la verde e’ arrivata a 2,073 euro al litro (in rialzo di 1,05 centesimi, pari a +0,51% rispetto alla settimana prima) secondo le rilevazioni del Mite mentre il gasolio si e’ attestato a 2,033 euro al litro (+2,7 centesimi pari ad un rialzo dell’1,39%). “Sulle vacanze estive degli italiani sta per abbattersi una maxi-stangata legata agli spostamenti per raggiungere le localita’ di villeggiatura” avverte il Codacons che calcola in un anno la maggiore spesa di +540 euro a famiglia in caso di auto a benzina, e 658 euro in caso di auto diesel “senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio. E’ evidente che il taglio delle accise prorogato al 2 agosto non e’ una misura sufficiente” attacca il presidente Carlo Rienzi secondo cui “cio’ che realmente serve e’ bloccare i prezzi di benzina e gasolio alla pompa a tornare a listini amministrati dallo Stato”. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona denuncia che “le speculazioni proseguono indisturbate senza che nessuno intervenga” insomma “un disastro”. Anche per l’Unc la proroga del Governo fino al 2 agosto del taglio delle accise e’ insufficiente “se non si ferma prima questa pericolosa escalation dei prezzi, ormai fuori controllo. Bisogna tornare ai prezzi amministrati o ridurre l’Iva dal 22 al 10 per cento, alzando anche il taglio delle accise di altri 10 cent, altrimenti non se ne esce” conclude Dona.