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Cronache

Crescono i “mammoni” d’Italia, il 66,4% dei giovani tra i 18 e 34 anni vivono ancora a casa con mammà e papà

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Tornano a crescere i ‘mammoni’ d’Italia: dopo l’inversione di tendenza registrata nel 2016 (65,8%), nel 2017 la percentuale dei giovani tra i 18 e i 34 anni che hanno dichiarato di vivere ancora a casa con i genitori si e’ innalzata di nuovo fino al 66,4%, al livello piu’ alto in Europa dopo Grecia, Croazia e Malta. A diffondere i dati e’ stato Eurostat che segnala come nel nostro Paese sia alta soprattutto la percentuale di chi e’ ancora a casa tra i 25 e i 34 anni, la fascia di eta’ nella quale si dovrebbe aver terminato gli studi e cominciato a lavorare. Se tra i 18 e i 34 anni vive ancora nella casa materna nel nostro Paese quasi un giovane su tre (50% la media Ue a 28), nella fascia piu’ alta, tra i 25 e i 34 anni, non si e’ ancora emancipato il 49,3% dei giovani italiani a fronte del 30,6% medio in Ue (3,2% in Danimarca e 4,7% in Finlandia. E se in Italia tra i 25 e i 34 anni vive con i genitori quasi un giovane su due la percentuale e’ del 14,9% nel Regno Unito, del 13,5% in Francia e del 17,3% in Germania mentre nei paesi del Nord Europa si resta al di sotto o poco sopra il 10%.

A lasciare con difficolta’ la casa dei genitori sono soprattutto i giovani maschi: tra i 18 e i 34 anni i giovani italiani che dichiarano di vivere a casa con mamma sono il 72,7% del totale (56,2% in Europa a 28) contro il 59,8% delle femmine nella stessa fascia di eta’ (43,5% in Europa). Il divario cresce nella fascia tra i 25 e i 34 anni con il 57,9% dei maschi italiani ancora con i genitori (37,7% la media Ue, 4,3% in Danimarca) a fronte del 40,6% delle femmine (23,5% in Europa, 1,9% in Danimarca). La percentuale e’ in crescita in Italia soprattutto per gli uomini (dal 57,2% al 57,9%) mentre per le donne l’aumento e’ piu’ contenuto. Alla domanda su quale sia la condizione personale del giovane che vive ancora a casa il 26,2% dei cosiddetti “bamboccioni” tra i 18 e i 34 anni si dichiara occupato a tempo pieno (era il 24,6% nel 2016, il 37,3% nel 2008) mentre il 5,6% si dichiara occupato part time, il 22,8% disoccupato, il 41,8% studente e il 3,6% inattivo. Se invece si guarda alla fascia tra i 25 e i 34 anni le percentuali chiaramente cambiano con il 41,8% che si dichiara occupato a tempo pieno, il 7,8% che si dice occupato part time, il 26,9% che si dichiara disoccupato, il 18,8% ancora studente e il 4,8% inattivo.

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Ancora un forte terremoto fa tremare Napoli e i Campi flegrei: serata di paura

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Ancora una forte scossa di terremoto di magnitudo 4 a dopo  le 22 avvertita a Napoli. Epicentro Campi Flegrei, ipocentro a circa 6,o k. di profondità. Molte persone hanno avvertito il movimento tellurico. Sui social network sono comparsi subito i primi post di persone che commentavano il terremoto. Con ogni probabilità si tratta di scosse che rientrano nello sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. L’evento maggiore registrato è forse proprio quello delle 3,30 circa di qualche giorno fa. Molte persone hanno avvertito nitidamente la scossa soprattutto nella zona occidentale di Napoli e nel quartiere collinare del Vomero. Molte telefonate arrivate ai centralini delle forze dell’ordine e le telefonate all’Osservatorio Vesuviano.

Da alcune settimane, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con moltissimi eventi poco più che strumentali e tanti altri anche di magnitudo superiore a 3 che vengono avvertite e generano paura nella popolazione. Al momento, però, nel corso di queste settimane,  da tutte le verifiche al momento non sono stati segnalati danni.

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Coppia di Acerra muore in un incidente stradale, gravi i due figli

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Una notte di tragica fatalità ha colpito Acerra, una cittadina in provincia di Napoli, quando un terribile incidente stradale ha sconvolto una famiglia, lasciando dietro di sé una scia di dolore e interrogativi.

La notte scorsa, intorno alle 4 del mattino, una Fiat 600 bianca stava facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa fuori. A bordo c’erano quattro persone: Rino Losco, 65 anni, Lina Iannone, 45 anni, e i loro due figli, una bambina di 8 anni e un bambino di 3 anni. La loro serata si è trasformata in una tragedia quando la loro auto è entrata in collisione con una Opel Astra guidata da un uomo di circa 40 anni. Lo schianto è avvenuto in via Volturno, una strada periferica di Acerra, vicino al rione Tappia.

L’impatto è stato così devastante che i due genitori sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo e sono finiti in un terreno privato nelle vicinanze. Purtroppo, per loro non c’è stato nulla da fare, e sono deceduti sul colpo. Per estrarre i loro corpi dalle lamiere contorte dell’auto, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Afragola.

I due bambini, gravemente feriti nell’incidente, sono stati trasportati d’urgenza in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove la loro prognosi rimane riservata. La situazione è drammatica per la giovane famiglia, e le speranze sono rivolte a un recupero miracoloso.

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente sulla scena. Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Acerra, in collaborazione con i carabinieri del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna, stanno indagando sull’incidente. Il conducente dell’Opel Astra, anch’egli residente ad Acerra, non ha riportato ferite significative nell’incidente. Tuttavia, il sospetto di un possibile comportamento imprudente pesa su di lui, poiché è stato sottoposto al drug-test, il quale ha rivelato un risultato positivo. In base a questa scoperta, l’uomo è stato fermato con l’accusa di “omicidio stradale.”

Sorgono domande sul possibile coinvolgimento di sostanze stupefacenti nella tragedia, in particolare la cocaina, che potrebbe aver compromesso la capacità di guida del conducente dell’Opel Astra. L’indagine in corso cercherà di gettare luce su questo aspetto, mentre la comunità di Acerra e l’intera regione di Napoli si uniscono nel cordoglio per questa terribile perdita e nell’auspicio di un pronto recupero per i due bambini sopravvissuti.

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Illegalità e falso in arresti, nove poliziotti indagati

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Otto agenti della questura di Piacenza sono indagati con le accuse di arresto illegale, calunnia, falso in atto pubblico, mentre un nono poliziotto è accusato di false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. Ne riferisce questa mattina il quotidiano Libertà precisando che l’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla sostituto procuratrice Daniela Di Girolamo, riguarda episodi del periodo tra gennaio e luglio 2022, con una più recente coda relativamente alle false informazioni fornite al pubblico ministero. Gli indagati operavano sulle volanti. Le accuse a loro carico sono state mosse anche sulla base di intercettazioni.

 

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