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Cronache

Cresce il business delle agromafie, ora vale 25miliardi di euro annui

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Si fa sempre piu’ raffinato e spietato il gioco sporco delle agromafie che chiudono il 2018 con un business in aumento del 12,4% in un solo anno che vale 25 miliardi di euro. Un fenomeno che non conosce crisi, a dispetto della stagnazione dell’economia e dalle tensioni sul commercio mondiale, che intacca produzione, trasporto, distribuzione e vendita di tutti i prodotti della tavola, nessuno escluso. Aumentano, infatti, del 59% le frodi e i reati nel piatto degli italiani, con il vino (+75%) e la carne (+101%) i piu’ colpiti. E’ quanto emerge dal sesto Rapporto agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalita’ nell’agroalimentare presentato oggi, che mette in risalto il business del nuovo volto delle organizzazioni criminali, una rete in ‘doppiopetto’ che sa gestire i vantaggi della globalizzazione e delle nuove tecnologie e sa muoversi nel mondo dell’economia e della finanza, tanto da guadagnarsi il nome di mafia 3.0. Questo business, che coinvolge persone preparate e plurilingue, non ha confini, si annida nel percorso che frutta e verdura, carne e pesce, devono compiere per raggiungere le tavole, passando per alcuni grandi mercati di scambio fino alla grande distribuzione. Ma la criminalita’ colpisce duro anche in campagna, dove si registra un’impennata di furti dei mezzi agricoli, di gasolio, di rame, di prodotti nei campi dai limoni alle nocciole alle olive e di animali, con un ritorno dell’abigeato. A questo si aggiungono racket, usura, pascolo abusivo ed estorsione; nelle citta’ invece, i tradizionali fruttivendoli e i fiorai sono quasi scomparsi, sostituiti da egiziani, indiani e pakistani che controllano ormai gran parte delle rivendite sul territorio. Tutto questo va a pesare nel piatto degli italiani, segnala il Rapporto, che si trovano a pagare prezzi anche triplicati soprattutto per frutta e verdura con rischi per la salute, 399 gli allarmi denunciati nel 2018. Tanti i casi che la Coldiretti ha sintetizzato apparecchiando per l’occasione un vero e proprio ‘menu’ del crimine’, dall’antipasto al dolce, che va dalla mozzarella sbiancata con la soda, al pesce vecchio rinfrescato, al pane cotto in forni con legna tossica. agromafie saldamente legate al fenomeno caporalato. Secondo il vice premier, Matteo Salvini intervenuto alla presentazione, “occorre verificare la filiera agroalimentare e tutelare le aziende sane”, nel ricordare che “lo scorso anno abbiamo beccato piu’ di 500 caporali e 600 sfruttatori e confiscato 160 aziende che ora sono gestite dallo Stato”. Il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Rhao, nell’osservare che “le mafie non sono piu’ quelle che sparano ma entrano nei mercati e riescono ad accaparrarsi interi settori”, ha indicato la necessita’ di “alzare una barriera che non sia fatta solo di repressione”. Per il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, occorre avere un sistema punitivo piu’ adeguato, approvando le proposte di riforma dei reati alimentari presentate dalla commissione presieduta da Giancarlo Caselli. A questo proposito il presidente della Commissione agricoltura alla Camera, Filippo Gallinella, ha promesso di lavorare a una norma specifica sui reati agroalimentari.

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Rapinano ufficio postale a Napoli ma vengono presi, 2 arresti

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‘Colpo’ all’ufficio postale finito male per i rapinatori. Accade a Napoli questa mattina nel quartiere di Fuorigrotta. La polizia ha arrestato due napoletani di 47 e 54 anni per rapina aggravata. Dopo una allerta della Sala Operativa, agenti sono intervenuti in un ufficio postale di via Michelangelo Da Caravaggio e hanno sventato la rapina, riuscendo a intercettare e bloccare immediatamente i due rapinatori, anche grazie all’ausilio di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Commissariato Bagnoli e delle Unita’ Operative Pronto Intervento. I due arrestati sono stati trovati in possesso di due pistole a salve e della refurtiva appena asportata. L’attivita’ e’ stata vigilata dall’alto dall’elicottero del VI Reparto Volo della Polizia di Stato.

 

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Sui social foto omicida Santo Romano, madre presenta esposto

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La madre di Santo Romano ha presentato un esposto affinché vegano fatti accertamenti sulle foto del 17enne che ha ucciso il figlio, postate sui social verosimilmente dall’istituto penale minorile dove il giovane è detenuto. Santo è stato ucciso a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), la notte tra l’1 e il 2 novembre 2024 con un colpo di pistola esploso al culmine di una lite scoppiata solo per un paio di scarpe sporcate.

L’avvocato Marco De Scisciolo, che difende la famiglia Romano, ha presentato un esposto al Tribunale, alla Procura per i minorenni di Napoli e alla Polizia postale, con il quale chiede che venga disposta una perquisizione nella struttura dove il 17enne è detenuto ed eventualmente anche un sequestro. Sui social sono stati pubblicati di recente foto e messaggi che hanno suscitato sconcerto e ira della mamma di Santo, Filomena De Mare. Lo scorso 29 aprile la sentenza il 17enne accusato di aver ucciso Santo Romano, giovane portiere di calcio è stato condannato in primo grado a 18 anni e 8 mesi di reclusione al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato.

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Bergamo, carabiniere fuori servizio salva una donna sospesa nel vuoto su un cavalcavia

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Ieri un carabiniere scelto della stazione di Albino, in provincia di Bergamo, libero dal servizio, è intervenuto per impedire un gesto estremo da parte di una donna. Intorno alle 11.20, il militare stava percorrendo in auto con i suoi familiari la SS42 quando, all’altezza di San Paolo d’Argon, ha notato una donna, visibilmente agitata, che si era posizionata all’esterno del parapetto di un cavalcavia, in una situazione di grave pericolo. Il militare ha fermato il proprio veicolo precipitandosi verso la donna. Una volta vicino, mentre sotto le auto continuavano a transitare, il carabiniere ha abbracciato la donna per trattenerla contro il parapetto, evitando che potesse cadere, fino all’arrivo dei soccorritori. Nelle delicate fasi successive si è assicurato della sua incolumità tenendola e rassicurandola, mentre insieme lentamente strisciavano contro il parapetto, fino a raggiungere il terrapieno posto sul lato destro del cavalcavia, dove erano finalmente al sicuro. Sul posto sono giunti i carabinieri della vicina stazione di Trescore Balneario e i sanitari del 118, che hanno soccorso la donna, poi trasportata presso l’ospedale di Alzano Lombardo.

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