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Cronache

Covid, lavoro, fertilità, figli: ecco la fotografia dell’annuario Eurostat

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Dal triste primato di decessi nella prima ondata del Covid in Lombardia, a quello sull’occupazione nel Sud Sono alcuni dei principali fenomeni che emergono dal Regional Yearbook 2021, la fotografia delle regioni europee scattata da Eurostat su ogni aspetto della vita dei cittadini negli ultimi anni. Da marzo a maggio 2020, infatti, in Lombardia il numero medio di decessi settimanali e’ stato 2,5 volte superiore alla norma registrata nel periodo 2016-2019. Nello stesso periodo, tra le cinque regioni Ue con il piu’ alto tasso di decessi ogni 100 mila abitanti, c’e’ stata anche la Liguria. Drammatica la situazione al Sud per quanto riguarda il lavoro. Calabria, Campania e Sicilia sono tra le regioni Ue con il piu’ basso tasso di occupazione nella popolazione in eta’ lavorativa: meno della meta’. Nelle tre regioni del Sud Italia e in Sardegna si registrano anche percentuali tra le piu’ alte di giovani disoccupati. Interessanti anche i dati su trasporti e autovetture. Secondo l’annuario il record del Nord Italia e’ quello per piu’ persone alla guida. In particolare, il maggior numero di auto nell’Ue e’ stato registrato in Lombardia con 6 milioni nel 2019 mentre il tasso di motorizzazione e’ stato piu’ alto in Valle d’Aosta (1.711 auto per 1.000 abitanti). La maglia nera per gli incidenti stradali va invece alla Liguria, dove nel 2019 si e’ registrato il piu’ alto tasso per milione di abitanti: 6.482. Non va meglio nemmeno a livello di inquinamento dell’aria, per cui il Nord d’Italia sfiora i livelli record dell’Europa dell’Est. Le province con l’esposizione piu’ alta al particolato fine nel 2018 erano infatti Brescia e Padova (alla pari con 24 microgrammi al metro cubo). Eurostat riferisce poi che l’Italia e’ fanalino di coda per il consumo del suolo. Sono infatti ben 34 le province italiane con l’erosione idrica piu’ significativa in Europa: Crotone (con 20 tonnellate di suolo per ettaro perse solo nel 2016), Messina (18) e Vibo Valentia (17). Gli italiani infine si confermano fra i piu’ longevi d’Europa con gli uomini piu’ anziani fra gli abitanti di Trento, Bolzano, Umbria, Marche, Toscana, Veneto e Lombardia. Ma sono quelli che fanno meno figli: quattro province in Sardegna (Oristano, Medio Campidano, Cagliari, Carbonia-Iglesias) hanno registrato un tasso di fertilita’ totale inferiore a 1 nato per donna nel 2019.

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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