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Covid: al piano per i morti, la ‘prima volta’ (nervosa) di Kate

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Si sono stupiti persino i ‘royal watcher’ piu’ smaliziati nel vedere al piano la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, nel concerto di Natale, trasmesso in tv ieri sera nel Regno Unito: era la prima volta che suonava in pubblico. Kate – che trascorre col principe William e i tre figli le festivita’ natalizie nella residenza di Anmer Hall, a Norfolk – ha accompagnato al piano Tom Walker: la loro performance, ‘For Those Who Can’t Be Here” durante il concerto “Together at Christmas,” e’ stata uno struggente omaggio a chi se n’e’ andato durante la pandemia. Il duetto e’ stato registrato nell’abbazia di Westminster giovedi’, quindi Kate non ha suonato in diretta, ma comunque per lei e’ stata un prova importante che -pare- le abbia creato qualche tensione: era “piuttosto nervosa”, ha scritto il Daily Mirror, “perche’ non suonava con un altro musicista da molto tempo”.

Non si conoscevano le abilita’ musicali della duchessa, laureata in storia dell’arte e che finora, nei dieci anni di matrimonio con l’uomo che un giorno salira’ sul tRono britannico, ha fatto essenzialmente la mamma oltre a partecipare a migliaia di eventi cerimoniali e di beneficenza. “Credo che entrambi fossimo davvero nervosi che non andasse tutto secondo i piani, che uno potesse deludere l’altro, ma lei e’ stata assolutamente fantastica, ha bucato”, ha raccontato il musicista e cantautore britannico. “Abbiamo provato la canzone tipo nove volte e poi lei l’ha assolutamente azzeccata; quindi se n’e’ andata, ha provato a casa per un paio di giorni e poi alla fine l’abbiamo registrata”. La canzone e’ stata scritta da Walker per “chiunque, innalzando un bicchiere a tavola, ricordi chi non e’ piu’ tra noi”. Il Regno Unito e’ travolto da un’ennesima ondata di Covid, amplificata dalla variante Covid del coronavirus. Walker ha descritto la duchessa come “una persona amabile, gentile, dal cuore grande” e ha aggiunto che per lui e’ stata “una giornata pazzesca”. La consorte del secondo nella linea di successione al trono britannico suonava il piano da piccola, ma non si era mai esibita in pubblico. Prima del suo matrimonio con William, nel 2011, il suo insegnante di piano l’aveva definita una “buona pianista”.

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Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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L’Australia esorta i suoi cittadini a lasciare Israele

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Il governo australiano ha esortato i suoi cittadini in Israele a “andarsene, se è sicuro farlo”. “C’è una forte minaccia di rappresaglie militari e attacchi terroristici contro Israele e gli interessi israeliani in tutta la regione. La situazione della sicurezza potrebbe deteriorarsi rapidamente. Esortiamo gli australiani in Israele o nei Territori palestinesi occupati a partire, se è sicuro farlo”, secondo un post su X che pubblica gli avvisi del dipartimento degli affari esteri e del commercio del governo australiano.

Il dipartimento ha avvertito che “gli attacchi militari potrebbero comportare chiusure dello spazio aereo, cancellazioni e deviazioni di voli e altre interruzioni del viaggio”. In particolare è preoccupato che l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv “possa sospendere le operazioni a causa di accresciute preoccupazioni per la sicurezza in qualsiasi momento e con breve preavviso”.

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Ian Bremmer: l’attacco di Israele è una sorta di de-escalation

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C’è chi legge una escalation e chi invece pensa che sia una de escalation questo attacco israeliano contro l’Iran. “È un allentamento dell’escalation. Dovevano fare qualcosa ma l’azione è limitata rispetto all’attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi”. Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici.

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