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Cronache

Costi e prestazioni buone, nel mercato smartphone c’è la riscossa dei cinesi in Europa e Africa con Huawei e Xiaomi

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Apple e Samsung scivolano nelle spedizioni smartphone nella zona Emea (Europa, Africa e Medio Oriente) volano le cinesi Huawei e Xiaomi che iniziano a far paura ai big. Lo attestano le rilevazioni della societa’ di analisi Idc riferite al quarto trimestre 2018, quello piu’ importante che include le spedizioni natalizie. E al quarto posto spunta un’altra azienda cinese, Transsion, meno conosciuta ma venduta in Africa e nei paesi emergenti. Complessivamente, nella regione considerata, le spedizioni totali di smartphone sono pari a 98,8 milioni di unita’, simili allo stesso periodo dell’anno precedente, il 2017.

 

Quello che cambia sono i rapporti di vendita e di forza tra i marchi. “Nell’Unione europea, un mercato chiave per Huawei, l’azienda si e’ avvicinata al sorpasso di Samsung”, spiega Marta Pinto, ricercatrice di Idc. Andando nello specifico, Samsung resta il primo produttore in classifica nel mercato Emea ma rallenta spedizioni e quota di mercato, con un calo del 3,8%. Anche Apple registra una diminuzione: passa da 19,3 milioni di unita’ a 16,4 milioni, con una riduzione della quota di mercato che passa dal 19,6% del 2017 all’attuale 16,6%. Sono gli unici due big a perdere terreno, mentre le cinesi Huawei e Xiaomi volano con incrementi che superano il 70%. In particolare Huawei – che nell’area Emea e’ seconda avendo scavalcato Apple – dai 12 milioni di spedizioni smartphone di fine 2017 balza a 20,9 milioni di unita’: la sua quota di mercato esplode dal 12,2% al 21,2% con una crescita del 73,7%. E il 26 marzo a Parigi presenta un nuovo smartphone. Anche Xiaomi quasi raddoppia il suo business passando da 2,4 milioni di spedizioni di smartphone nella regione Emea a 4,2 milioni di unita’, una crescita del 70,5%. Ma, a sorpresa, viene scavalcata al quarto posto nell’area, da Transsion, piu’ nota agli addetti ai lavori.

L’azienda cinese che opera in diversi settori della tecnologia con i marchi Tecno, Infinix e Itel, irrompe in classifica con 8,2 milioni di terminali, venduti principalmente con il marchio Tecno in Africa, India e altri paesi emergenti. E proprio qui che gli analisti Idc prevedono la crescita piu’ grande trainata dalla sostituzione dei telefoni base con gli smartphone. Gli analisti, infatti, prevedono un lieve calo in tutta la regione nel 2019, principalmente a causa delle condizioni del mercato in Europa occidentale, centrale e orientale, con il Medio Oriente e l’Africa che dovrebbero registrare una crescita di quasi il 3%.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Cronache

Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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