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Cosa fare se ci rubano lo smartphone: guida per proteggere i nostri dati

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Lo smarrimento o il furto dello smartphone può trasformarsi in un vero incubo. Oggi, infatti, perdere il telefono non significa solo subire un danno economico, ma anche mettere a rischio dati personali, conti bancari e identità digitale. L’Unione Nazionale Consumatori fornisce alcune indicazioni su come reagire rapidamente.

Perché il furto dello smartphone è così pericoloso?

Nel nostro smartphone conserviamo informazioni sensibili, come:

  • Accesso ai conti bancari tramite app dedicate;
  • Dati personali e credenziali per social e e-mail;
  • Carte di credito e wallet digitali;
  • Foto, documenti e informazioni private.

Chiunque entri in possesso del nostro telefono potrebbe utilizzarlo per truffe, furti di denaro e accessi non autorizzati.

Cosa fare subito dopo il furto

Se ci accorgiamo di aver perso il telefono o di essere stati derubati, dobbiamo agire velocemente:

  1. Provare a rintracciare il telefono.
  2. Bloccare il telefono per proteggere i dati.
  3. Bloccare la scheda SIM.
  4. Denunciare il furto alle Forze dell’Ordine.
  5. Bloccare le carte di credito collegate.
  6. Cambiare tutte le password dei nostri account.

Come rintracciare il telefono

Prima di tutto, assicuriamoci di non aver smarrito il cellulare utilizzando gli strumenti di tracciamento:

  • Android: utilizziamo Trova il mio dispositivo per localizzarlo su Google Maps. Se il telefono è spento, vedremo l’ultima posizione rilevata.
  • iPhone: accediamo all’app Dov’è da un altro dispositivo Apple o tramite iCloud. Possiamo anche farlo suonare o contrassegnarlo come smarrito, bloccandolo e sospendendo le carte di pagamento collegate.

Bloccare il telefono e cancellare i dati

Se il telefono non può essere recuperato, è essenziale bloccare il dispositivo e cancellare i dati da remoto:

  • Android: accediamo a Trova il mio dispositivo e selezioniamo l’opzione per inizializzare lo smartphone.
  • iPhone: tramite Dov’è, possiamo eliminare tutti i dati, rendendo inutilizzabile il dispositivo.

Attenzione: una volta inizializzato il telefono, i dati non potranno più essere recuperati.

Bloccare la scheda SIM

Dobbiamo contattare subito il nostro operatore per bloccare la SIM e richiedere un duplicato del numero. Questo impedisce ai malintenzionati di ricevere codici di autenticazione via SMS, spesso utilizzati per accedere agli account bancari e social.

Denunciare il furto alle Forze dell’Ordine

La denuncia deve essere presentata entro 48 ore e serve per eventuali richieste di rimborso. Dobbiamo fornire:

  • Gestore telefonico e numero d’utenza;
  • Marca e modello del telefono;
  • Codice IMEI, reperibile sulla confezione o nella documentazione dell’acquisto.

Bloccare le carte di credito

Se le nostre carte sono registrate sullo smartphone, avvisiamo subito la banca per bloccarle. È importante sapere che:

  • Le spese effettuate dopo il blocco verranno rimborsate.
  • Le transazioni prima del blocco comportano una franchigia di 50 euro a nostro carico.

Cambiare le password e aumentare la sicurezza

Una volta risolto l’emergenza, impostiamo nuove password per i nostri account. Sul nuovo smartphone, attiviamo misure di sicurezza avanzate come:

  • Blocco con password, impronta digitale o riconoscimento facciale.
  • Attivazione di “Trova il mio iPhone” o “Trova il mio dispositivo” su Android.
  • Autenticazione a due fattori su account bancari e social.

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Esteri

Elon Musk nella bufera: condivide post revisionista su Stalin, Hitler e Mao e poi lo cancella

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Nuovo scivolone social per Elon Musk, che su X (ex Twitter) ha condiviso un post altamente controverso, per poi rimuoverlo rapidamente dopo una forte reazione negativa.

L’imprenditore, noto per il suo rapporto privilegiato con Donald Trump, ha condiviso un post che minimizzava le responsabilità storiche di tre dei più sanguinari dittatori del XX secolo: Joseph Stalin, Adolf Hitler e Mao Zedong. Il post affermava falsamente che non erano stati loro a causare la morte di milioni di persone, ma i loro dipendenti del settore pubblico.

LA TEMPESTA SOCIAL E LA RIMOZIONE DEL POST

Musk ha condiviso il post senza commenti, ma poco dopo ha cancellato tutto, travolto dalle critiche di utenti e storici, che hanno definito il contenuto antisemita e sprezzante nei confronti del genocidio.

Gli studiosi hanno ampiamente documentato che:

  • Stalin ha causato la morte di milioni di persone tra gulag, carestie indotte e purghe politiche.
  • Hitler è stato il mandante del genocidio dell’Olocausto, sterminando sei milioni di ebrei e milioni di altre vittime.
  • Mao ha scatenato la rivoluzione culturale e il Grande Balzo in Avanti, provocando milioni di morti tra persecuzioni e carestie.

Non è la prima volta che Musk sposa tesi revisioniste o minimizza le posizioni estremiste di alcuni gruppi di estrema destra europea, come Alternativa per la Germania (AfD). Inoltre, ha scatenato polemiche per un saluto considerato nazista durante un comizio di Donald Trump.

IL RAPPORTO CON NETANYAHU E LE ACCUSE DI ANTISEMITISMO

Nonostante le ripetute accuse di post e dichiarazioni antisemite, Musk ha mantenuto un forte legame con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che non lo ha mai criticato pubblicamente e continua a considerarlo un alleato.

Negli ultimi anni, il patron di Tesla e SpaceX ha perso diversi inserzionisti a causa di post considerati controversi. Tuttavia, la sua influenza su X e il suo rapporto con i leader conservatori, compreso Trump, lo hanno mantenuto al centro del dibattito politico e mediatico.

L’ULTIMA PROVOCAZIONE: LA DOMANDA SUL FALLITO ATTENTATO A TRUMP

A pochi giorni dal fallito attentato contro Donald Trump, Musk ha acceso un’altra polemica chiedendo su X perché nessuno avesse mai tentato di uccidere l’ex presidente Joe Biden o la sua vice Kamala Harris.

Un’altra dichiarazione che ha sollevato sconcerto e indignazione, confermando ancora una volta il suo stile provocatorio e la sua inclinazione a polarizzare l’opinione pubblica.

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Esteri

SpaceX, successo per la missione Crew-10: la capsula Dragon attracca sulla ISS

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La capsula Dragon di SpaceX, lanciata venerdì con quattro astronauti a bordo, ha attraccato con successo alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) alle 6.06 ora italiana. L’annuncio è arrivato direttamente dall’azienda aerospaziale di Elon Musk, che ha confermato il regolare svolgimento della manovra.

A bordo della missione Crew-10 si trovano Anne McClain e Nichole Ayers, astronauti della NASA, il giapponese Takuya Onishi e il cosmonauta russo Kirill Peskov.

CAMBIO DI EQUIPAGGIO E IL CASO “STARLINER”

L’arrivo della Crew-10 permetterà ora il rientro sulla Terra dell’equipaggio della missione Crew-9, composto dall’astronauta Nick Hague e dal cosmonauta Aleksandr Gorbunov. A questi si aggiungeranno anche Butch Wilmore e Sunita Williams, astronauti della NASA bloccati sulla ISS da oltre sei mesi a causa di un’avaria alla capsula Starlinerdi Boeing, che avrebbe dovuto riportarli a casa.

L’attracco della Dragon segna un altro successo per SpaceX, che continua a consolidare il proprio ruolo nelle missioni spaziali con equipaggio umano, garantendo trasporti affidabili per la NASA e i suoi partner internazionali.

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Esteri

Incendio in discoteca, 50 morti in Macedonia del Nord

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Un incendio scoppiato in una discoteca della Macedonia del Nord, dove più di mille persone si erano radunate per un concerto, ha causato la morte di almeno 50 persone, ha riferito l’agenzia statale Mia citando il ministero dell’Interno. “Almeno 50 persone sono morte in una discoteca a Kocani”, una cittadina a circa 100 chilometri a est della capitale Skopje, dove “circa 1.500 persone assistevano ad un concerto”, afferma Mia.

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