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Cronache

Corruzione alla Sogei, tra gli indagati anche il referente di Musk in Italia

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C’è anche Andrea Stroppa, classe ’94, ritenuto, secondo quanto scrive la Gdf, il “referente di Elon Musk in Italia”, tra le persone indagate dalla Procura di Roma nel procedimento che ha portato all’arresto del dg di Sogei, Paolino Iorio, e in cui si procede per corruzione e turbativa d’asta. In particolare, secondo quanto scrive la Gdf in una informativa citata nel decreto di perquisizione, il militare della Marina indagato, “nell’apprendere del progetto volto all’acquisizione da parte del Governo del sistema satellitare (Starlink ndr) realizzato e fornito da un noto gruppo statunitense, approfitta dello svolgimento presso il VI reparto di cui fa parte di una riunione sul tema per agganciare e contattare successivamente il referente italiano del Gruppo, Andrea Stroppa”.

“Nel corso delle conversazioni – si legge – emerge che da un lato l’ufficiale di Marina programma con un altro indagato l’inserimento di Olidata Spa nell’affare e, dall’altro, lo svolgimento di una certamente illecita propalazione a beneficio dello Stroppa (e, suo tramite dei suoi referenti) di notizie riservate in ordine a decisione assunte nel corso di riunioni ministeriali. Vicenda sintomatica di un accordo concluso, o in corso di conclusione, al fine di far beneficiare Olidata Spa, e attraverso la stessa l’ufficiale di Marina e un altro indagato, degli affari che il gruppo statunitense potrà concludere con l’amministrazione italiana, grazie all’intervento illecito del pubblico ufficiale”.

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Ladro e imbecilli, tentano rapina con spray urticante ma se lo spruzzano addosso

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Avrebbero tentato di rapinare un giovane in pieno centro a Siena ma si sarebbero spruzzati lo spray al peperoncino in faccia invece che colpire la vittima. Così due ragazzi di 17 e 16 anni, residenti a Siena, sono stati denunciati per tentata rapina in concorso. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia i minori avrebbero intimato al giovane di consegnargli dei soldi e tentato di strappargli lo zaino. Il tutto usando, maldestramente, uno spray urticante e consentendo alla vittima di scappare e di rifugiarsi in una casa. Gli agenti hanno verificato tramite la visione delle immagini delle telecamere cittadine che i due ragazzi si erano poi recati a sciacquarsi il viso ad una fontanina dopo il tentativo di rapina.

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Cronache

Madre travolta e uccisa a Milano, arrestato il camionista

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E’ stato arrestato per omicidio stradale l’autista del camion che stamane ha travolto e ucciso una donna che stava attraversando la strada con i suoi due figli gemelli di un anno. I piccoli e la nonna che era con loro sono salvi. Il caso è seguito dal pm di turno Paola Biondolillo e dal procuratore Marcello Viola.

L’autista, che stamane subito dopo aver travolto la donna è fuggito, è stato individuato e bloccato qualche ora dopo. L’incidente è avvenuto attorno alle 9.45 all’angolo tra viale Scarampo e viale Renato Serra. La vittima, 34 anni, madre dei due gemelli, mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali e con il semaforo verde, è stata investita dal camion che stava svoltando a destra. Illesi i due figli e la nonna che stava spingendo il passeggino con i nipotini.

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Cronache

Impronte digitali artificiali, la frontiera per l’autenticazione

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In un contesto globale in cui la contraffazione ha enormi implicazioni economiche e può compromettere la sicurezza, lo sviluppo di impronte digitali artificiali, non clonabili, rappresenta un passo avanti cruciale. Queste impronte, applicabili a una vasta gamma di prodotti e oggetti, possono rivoluzionare le tecniche di anticontraffazione, rendendole sempre più sicure ed efficaci. Una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications da un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim) e del Politecnico di Torino, segna un passo in avanti in questa direzione.

Lo studio, intitolato “Artificial fingerprints engraved through block-copolymers as nanoscale physical unclonable functions for authentication and identification”, mostra come sia possibile incidere impronte digitali alla nanoscala, grazie alle nanotecnologie. Le caratteristiche morfologiche di queste impronte digitali, codificabili anche in matrici binarie simili ai Qr-Code, sono non clonabili e possono essere utilizzate come identificativi univoci su una vasta gamma di materiali, oggetti e prodotti. Imitando il processo di formazione delle nostre impronte digitali, i ricercatori e le ricercatrici hanno mostrato come sia possibile ottenere impronte digitali artificiali alla nanoscala, grazie all’auto assemblaggio di materiali polimerici, dove l’unicità è garantita dalla aleatorietà intrinseca del processo stesso. “Abbiamo dimostrato come le impronte digitali artificiali, oltre ad essere altamente stabili nel tempo, siano anche molto resistenti ad alte e bassissime temperature” commentano Chiara Magosso e Irdi Murataj, rispettivamente dottoranda del Politecnico di Torino e ricercatore dell’Inrim. “Tali impronte digitali artificiali in miniatura abbinate allo sviluppo di algoritmi di riconoscimento immagini – aggiungono Gianluca Milano e Federico Ferrarese Lupi, ricercatori dell’Inrim – aprono nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure che sfruttano l’intrinseca stocasticità dei processi di autoassemblaggio di materiali alla nanoscala”.

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